Nero Cafè Forum

Un bimbo come gli altri, di Laura Platamone (2015 battute)

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lauralafenice
view post Posted on 24/11/2011, 23:02




Mattia sembra un bambino come tutti gli altri. Ha gli occhi verdi della mamma e il naso importante del suo papà. I capelli castani scendono in riccioli sulla fronte e, quando corre con i compagnetti all’uscita di scuola, si incollano al viso incastrandosi tra le labbra. Incollano? Incollavano. Perché un giorno li ha tagliati. Era stanco di sentirsi dire quanto fossero morbidi e belli e soffici e leggeri. Stanco che tutti infilassero le loro dita tra i boccoli per sentirli scorrere sotto i palmi. Stanco di non poter fare lo stesso. O meglio farlo senza sentire assolutamente nulla. E poi, quando ha letto quello stupido soprannome – mani di plastica – sul diario di Ambra ha pianto per tre giorni.

«Perché sono di plastica e non sono come quelle di tutti gli altri bambini?» si lamenta con il viso sprofondato sul seno generoso della mamma. Lei accarezza la testa ormai ruvida del suo piccolo e a stento trattiene i singhiozzi. La crudeltà degli adulti a volte è niente di fronte a quella di certi bambini. Ma come si fa a dire al proprio figlio che al momento del “concepimento” non c’erano abbastanza soldi per comprare tutti i pezzi di prima scelta. Eppure lei un figlio lo voleva, con tutto il cuore, a tutti i costi. E allora si è detta che poteva mettere al primo posto il suo benessere e la sua durabilità investendo sugli organi vitali e tralasciando le cose che riteneva meno importanti. Avrebbe mai immaginato di causargli tanto dolore?

Le coperte del letto d’ospedale sono ruvide. Tela grezza, bianca come il silenzio. Mattia sente un formicolio alle dita quando le passa sul tessuto. Lo fa una volta, poi due, e continua cercando di capire se gli piace o gli dà fastidio. È così assorto in quella specie di gioco che non si accorge che papà e mamma sono entrati nella stanza. Distoglie per un attimo lo sguardo dai solchi che ha disegnato tra le lenzuola e fissa le bende nere che portano sull’occhio sinistro. I due si avvicinano furtivi e circondando il letto esclamano: «Sono arrivati i pirati!»

Edited by lauralafenice - 5/12/2011, 09:31
 
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Peter7413
view post Posted on 26/11/2011, 12:26




E cominciamo questo giro di commenti!
Complimenti Laura, davvero una bella idea e racconto più che riuscito. Ci sono un dita-dita un po' fastidioso nel primo paragrafo, una frase mal riuscita che chiude sempre quello stesso pezzo e magari avrei preferito anche un qualcosa fra il secondo e il terzo, tanto da fare capire il passaggio di tempo (che comunque si comprende, quindi niente di grave). In generale direi che sono tre problemini più che risolvibili con l'ora di tempo che ti rimaneva e i caratteri che avevi avanzato... Tiratina d'orecchie!
In ogni caso, ribadisco, il racconto è, secondo me, splendido. Ottima l'intuizione che riconduce al tema, ben rappresentati i protagonisti con menzione d'onore ai genitori e al loro sacrificio. Eccellente la frase finale che chiude lasciando nel lettore un sorriso interiore pieno di tenerezza velata di tristezza. Bello, bello, bello.
 
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lauralafenice
view post Posted on 27/11/2011, 10:17




Grazie mille Maurizio!
Il tuo commento mi rincuora parecchio dato il mio notorio e ancestrale "strano" rapporto con MC.
Poi diciamo che la fantascienza non è affatto il mio genere, quindi quando ci provo ho sempre la sensazione di ritrovarmi come un pesce fuor d'acqua. Gli errori li ho visti giusto la mattina dopo, ma dati i miei ritmi di vita dell'ultimo periodo è già un miracolo che io sia riuscita a scrivere qualcosa di sensato. Sperare che fosse anche perfettamente corretto sarebbe stato davvero pretendere troppo!
 
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Selene B.
view post Posted on 27/11/2011, 17:17




In questa sessione di Minuti Contati è il mio racconto preferito. Non è banale né scontato, dà spazio in un mondo fantascientifico a sentimenti realistici e credibili dei personaggi (bambino e genitori). Il finale riesce a essere contemporaneamente commovente e agghiacciante. Il tema delle mani di plastica è stato correttamente utilizzato. Non ho notato errori o refusi, lo stile è adeguato. Ottimo risultato in così poche battute.
 
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giudappeso
view post Posted on 27/11/2011, 18:23




Di nuovo il surreale! Non mi lamento, a me piace e quindi mi state anche viziando. Anche il bimbo dalle mani di plastica è già stato usato, ma naturalmente capita ogni volta perché ce la giochiamo tutti insieme con quello che abbiamo e che ci passa per la testa. Mi è piaciuto molto il finale, col gesto dei genitori per restituirgli qualcosa che non gli hanno potuto dare la prima volta. Ecco, però su questo punto… come pensavano che l’assenza delle mani potesse rivelarsi affrontabile, specie per un bambino? Di nuovo, mi dico che è il non-sense dato dal semplice fatto che i bambini non si vendono a tranci, né si montano in maternità nella sezione Lego.
 
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patriktroll
view post Posted on 28/11/2011, 01:21




Il racconto mi ha divertito e un po' straziato allo stesso tempo, e questo mix di sensazioni mi è particolarmente piaciuto.
Mi ha colpito l'idea di scegliere i pezzi del corpo al concepimento, che trasforma qualcosa che a volte si dice per ironizzare su di sé (almeno dalle mie parti) in un fatto drammatico. Il limite economico è forse la cosa più spaventosa (e quindi efficace) del racconto oltre che l'elemento da cui scaturiscono le vicende affettive dei genitori e del figlio e le loro scelte. Il finale è splendido. Infine mi piace questo sfondo fantascientifico delicato, non in evidenza.
Sì, ci sono un paio di frasi problematiche nella prima parte che probabilmente hanno risentito dell'orario in cui scrivevamo (io vedevo tre computer davanti a me quella sera).
 
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Olorin
view post Posted on 28/11/2011, 13:37




Idea stupenda. La mescolanza tra pinocchio, Frankenstein e A.I. quale premessa della storia è davvero intrigante così come risulta assai credibile l’accento addolorato che la madre pone sulla ferocia della crudeltà infantile. La fretta nello scrivere crea però un paio di inciampi che fatico a metabolizzare.
Questo è uno
CITAZIONE
infilassero le loro dita tra i boccoli per sentirli scorrere tra le dita

Questo l’altro
CITAZIONE
al momento del “concepimento” non c’erano abbastanza soldi …. E allora si è detta…

Finale straziante e bellissimo. I genitori orbi ma felici che entrano nella stanza, li ho praticamente visti.
 
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silver moon
view post Posted on 28/11/2011, 19:09




Come fare un commento a una editor di professione? Ti segnalo due cosettine ine ine e poi sparisco XD
“Stanco che tutti infilassero le loro dita tra i boccoli per sentirli scorrere tra le dita”
Qui si potrebbe evitare la ripetizione della parola “dita”.
“E poi, quando ha letto quello stupido soprannome – mani di plastica – sul diario di Ambra e ha pianto per tre giorni.”
E qui, invece, al posto della “e” dopo “Ambra”, metterei una virgola.
Poi un piccolo appunto: “si lamenta con il viso sprofondato sul seno generoso della mamma”
Il fatto che la mamma abbia un seno generoso mi sembra superfluo, cosa cambierebbe se non lo fosse? XD
L'idea mi è piaciuta molto, per il resto scritto bene ^^
 
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lauralafenice
view post Posted on 28/11/2011, 19:12




Di quei refusi mi sono accorta la mattina quando il neurone ha ripreso a ragionare. Mea culpa. e il fatto che io sia un editor non mi rende infallibile, anzi! Sulle cose che scrivo da me e per me sono una catastrofe!

Grazie a tutti dei commenti! Quando avrò un po' di tempo – se mai succederà – vi risponderò uno per uno!
 
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Fini Tocchi Alati
view post Posted on 29/11/2011, 15:25




Mi è piaciuto, anche se ho trovato il primo capitoletto poco incisivo (nel senso che il tema lo hai affrontato partendo da troppo lontano per inquadrarlo in così poche battute) e iil secondo troppo spiegato. Peraltro, credo che il racconto soffra molto a stare in uno spazio tanto ridotto e che necessiterebbe di maggior respiro.
Bello il capitolo finale.
A rileggerti.
 
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KillerQueen
view post Posted on 1/12/2011, 15:51




Ho fatto un po' fatica a capirlo, l'ho dovuto leggere più volte, è un po' troppo "weird" per i miei gusti. Una volta capito l'ho trovato piuttosto commovente.
CITAZIONE
Ha gli occhi verdi della mamma e il naso importante del suo papà.

Se i figli si costruiscono scegliendo i pezzi, perché gli hanno dato il nasone del padre? Insomma, per quanto sia comprensibile che vogliano dare al figlio qualcosa di loro, non potevano scegliere altro? Forse sono troppo pignola XD
Comunque, bel racconto. ^^
 
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MichelaZ
view post Posted on 2/12/2011, 00:16




Un racconto notevole. Buona l’idea, perfetto per la sua lunghezza e ben scritto. Mattia è descritto bene, è innocente nel volere qualcosa senza sapere quanto sta chiedendo, consapevole solo che lo vuole. Della mamma sappiamo solo che desiderava esserlo, del papà niente se non che ama suo figlio: qualcosa in più sui genitori avrebbe arricchito il racconto. Così non è comunque una mancanza, ma un po’ più di empatia coi genitori darebbe un risalto più forte al loro gesto, e al modo generoso in cui l’hanno compiuto.
La frase sui “pirati” è bella per molte ragioni, lascia intendere che i genitori vogliano scherzare con lui nonostante quello di cui si sono privati, però in un mondo in cui si comperano pezzi di ricambio in quel modo mi viene da pensare che non li avrebbero coperti con una benda nera ma con qualcosa di più sofisticato.
Dal punto di vista formale un paio di appunti:
“quando corre con i compagnetti...” compagnetti è molto colloquiale, avrei messo solo “compagni”.
“...sul diario di Ambra e ha pianto...” la “e” non ci andava, in questa frase.
 
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11 replies since 24/11/2011, 23:02   186 views
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