Nero Cafè Forum

Rosso Natale (Fiorella Frau)

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DevianceLover
view post Posted on 1/12/2011, 12:15




Eravamo tutti lì, nel salone addobbato per la festa. I canti natalizi infondevano gaiezza nei cuori, mentre il camino acceso rendeva l’atmosfera calda e accogliente, a dispetto della candida neve che all’esterno cadeva soffice e vaporosa. Ci divertivamo, coi sorrisi sulle labbra e una luce di autentica felicità che brillava negli occhi di ognuno: era un Natale perfetto, come quelli che si vedono nei film.
Quando udimmo un forte rumore provenire dal tetto, qualcuno scherzò dicendo che le renne dovevano essere atterrate male. Una risata generale, e poi di nuovo quel tonfo. Il buonumore venne smorzato per qualche secondo. Davide, il padrone di casa, decise di uscire a controllare: forse una delle decorazioni si era staccata dalla grondaia e il vento la faceva sbattere. Nulla di grave, comunque. Continuammo a festeggiare, come lui stesso ci aveva raccomandato. Sua moglie Lucia propose un brindisi, “al coraggio dell’uomo che sfida il gelo per noi”, disse, ironica e allegra.
I bicchieri vennero svuotati in fretta, riempiti e di nuovo svuotati, svariate volte. Ma Davide ancora non era rientrato. Un’angosciante immobilità piombò bruscamente nella stanza, sguardi inquieti cercavano una risposta al di là delle finestre. Qualcosa non andava, a quel punto era chiaro. Che Davide fosse scivolato sul ghiaccio e avesse battuto la testa? Un paio di amici si offrirono di andare a cercarlo.
Dopo un tempo che parve infinito, avvertimmo un flebile picchiettio che, in breve, si fece più intenso e fragoroso, come se qualcuno stesse bussando alla porta in maniera frenetica e con un’eccessiva insistenza. Esitante, Lucia andò ad aprire, le mani che tremavano e gli occhi sbarrati. E capimmo troppo tardi che ciò che avevamo sentito non era un bussare, ma un martellare. Davanti a Lucia c’era Davide, inchiodato alla porta, il volto tumefatto incorniciato dalle sue stesse braccia, disposte verso l’alto come in un inutile gesto di resa. Dalle raccapriccianti ferite che disegnavano la morte sul suo corpo straziato stillava, goccia dopo goccia, il poco sangue che ancora gli rimaneva. Rivolse un lacrimoso sguardo a sua moglie e tentò di parlarle per l’ultima volta, ma non poté: la lingua gli era stata strappata via, insieme a un dito della mano sinistra, quello dove portava la fede. L’urlo di Lucia riempì il silenzio per interminabili istanti e, intanto, la sua dolce metà spirava a pochi centimetri da lei.
Oltre la soglia, sullo sfondo di quell’insensata scena d'addio, si ergeva serafico l’abete adornato da palline e nastri dorati, e nell’intermittenza delle luci colorate scoprimmo due nuovi, macabri ornamenti. I corpi di Enzo e Giorgio, usciti alla ricerca del loro amico, penzolavano da un ramo scossi da prepotenti spasmi.
E mentre contemplavamo increduli e atterriti l’osceno spettacolo, comparve alla nostra vista colui che ne era responsabile: indossava un vestito da Babbo Natale, ma non portava doni.
Alcuni scapparono, senza nemmeno sapere dove rifugiarsi, o se un riparo sarebbe davvero servito a evitare l’orrore che si stava compiendo quella notte.
Ma tutti vennero trovati, e torturati in modi fantasiosi, trucidati come bestie al macello.
Rimasi a guardare, immobile, inalando gravemente l’odore del sangue che impregnava ogni cosa. La musica, ormai sovrastata da urla disperate, non aveva smesso di suonare.
Quando la confusione cessò lui venne verso di me. Era finita.
“Veniamo a noi”, mi disse.
Lo fissai, imperturbabile, e con molta flemma risposi “Bene. Ecco i tuoi soldi. Ora colpiscimi: quando arriverà la polizia dovrò fingermi una vittima”.
Uno scoppio, lo schianto, e un dolore lacerante mi pervase.
Nel camino era rimasta soltanto la cenere, attorno a me sangue e cadaveri.
“Finalmente”, pensai, prima di perdere i sensi vinta dalla debolezza, “avrò io il controllo”.
Il giorno seguente mi trovavo all’ospedale quando un’edizione straordinaria del notiziario raccontò l’episodio di scellerata furia che aveva coinvolto gli azionisti di un noto gruppo immobiliare, riuniti per la festa natalizia aziendale. “Ma per fortuna”, disse compassato il giornalista, “una persona è sopravvissuta. Un vero e proprio miracolo di Natale”.
Già. Grazie, Babbo.

***



Daiii che bello, sono la prima di dicembre con un testo tutto natalizio! :woot:
Per correttezza specifico che questo racconto è già apparso su Scheletri.com

Edited by DevianceLover - 1/12/2011, 14:44
 
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Nauthiz7
view post Posted on 1/12/2011, 13:43




Oddio… posso dire che se mi invitassi da te a Natale avvertirei un leggero senso di angoscia?
L’accostamento tra atmosfera natalizia e massacro è raccapricciante, rosso sangue e rosso tutina da Babbo pure, direi che hai colpito e lasciato il segno. Hai scelto gli elementi giusti e i termini appropriati, quelli che non lasciano indifferente lo stomaco: Davide inchiodato alla porta, decorazioni vive scosse da spasmi, lingue strappate. Ho un paio di dubbi, ma probabilmente sono del tutto personali e dipendono da come mi immagino io le cose:
- Davide è inchiodato alla porta, quindi fatico a capire come possano vedere che gli manca un dito, in teoria dovrebbe essere nascosto dallo stipite e dubito che vedendolo gli girino attorno per dare un’occhiata. Però bella (nel senso di terrificante e azzeccata) come immagine, non ti consiglierei mai di toglierla;
- Subito dopo lo sguardo del lettore si sposta dietro di lui (“oltre la soglia” mi suggerisce “poco fuori”, quindi un paio di metri al massimo) e vede l’abete sullo sfondo: io qui ho pensato a un albero di dimensioni medie, di quelli che normalmente si decorano a Natale, solo dopo ho capito che deve essere mastodontico per reggere su un ramo ben due corpi (forse “ergeva” avrebbe dovuto aiutarmi). Come può un albero così grande essere tutto decorato da nastri dorati? Lavoro immane. Ma forse ho capito male io mi sa.
- Si potrebbe dire magari che la casa è isolata, questo spiegherebbe come il killer sia riuscito nel suo intento nonostante i tentativi di fuga e le urla;
- “cominciarono a dirigersi” non mi suona tanto bene, rompe un po’ l’armonia della scrittura;
- “Bene”, risposi: mi piacerebbe sapere come lo hai detto, per capire come ti senti in quel momento, se la tua è una vittoria adombrata da vaghi sensi di colpa o se c’è sadico piacere in quella parola. Hai la voce che trema o il tuo tono è secco? Mi piacerebbe davvero saperlo.
Il titolo è bellissimo, la battuta finale perfetta.
 
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DevianceLover
view post Posted on 1/12/2011, 14:04




Ciao Nauthiz, uno splendido primo commento :)
Sono proprio contenta che tu abbia apprezzato l'accostamento: ho scritto il racconto l'anno scorso proprio in questo periodo, quando si vedono in giro i primi addobbi e comincia a farsi sentire quel vago senso di tradizione e bontà d'animo... Nulla contro il Natale, anzi, lo adoro! Ma ho voluto sperimentare mettendo in questo contesto quanto di più crudo mi venisse in mente (di solito non scrivo in maniera così esplicita, o per lo meno, non descrivo mai così tante scene cruente :D) e mi fa davvero piacere che il risultato sia stato così diretto!

Riguardo alle tue osservazioni:
1. Ho immaginato le braccia di Davide verso l'alto (gli avambracci all'altezza del viso per intenderci) e perciò le mani sarebbero state ben visibili. Forse dovrei specificarlo.
2. L'albero che avevo in mente era tipo quelli che si vedono nelle piazze :lol: un po' più piccolo in realtà... Abito in un paese non tanto grande e quindi il nostro albero "comunale" non è spropositato ma due persone appese le reggerebbe tranquillamente... <_< Sul lavoro immane per decorarlo: nulla di strano che due imprenditori di successo paghino dei giardinieri per questo no?
3. Avevo dato per scontato che un abete così grosso non può che trovarsi in un'enorme giardino... Mi sa che ho lasciato in sospeso un po' troppo!
4. Devo pensare alla frase :huh:
5. Hai ragione, un solo aggettivo potrebbe rendere meglio l'idea!

Grazie mille!
 
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Libero Neri
view post Posted on 1/12/2011, 15:10




Ciao Deviancelover
evidenzio subito il fatto che questo killer travestito da babbo natale deve avere molte braccia o essere velocissimo a trucidare per far sì che nemmeno uno di loro scappi, trovi scampo o perlomeno avverta con un cellulare la polizia, chieda aiuto insomma: l'immagine che si è impressa subito nella mia mente è stata quella di bambini che giocano a nascondino e sebbene tutti scappino e si nascondano (sorry, non sanno dove rifugiarsi, quindi un caotico fuggi fuggi) vengono trovati e puniti. Ma nessuno tenta di fermare il babbo assassino? Nessuno tenta di chiedere aiuto con il cellulare? Come fa il killer a tenere a bada una situazione del genere? Nessuno l'aiuta? No, non mi pare. Nemmeno il mandante/narratore che se ne sta "a guardare, immobile, inalando gravemente l’odore del sangue"... e nessuno degli altri si rivolge a lui quantomeno per gridare AIUTO! Insomma, per concludere, immagino che gli azionisti di un noto gruppo immobiliare non si contino sulle dita di una mano, dovrebbero essere parecchi: come fa una persona sola a tenere a bada tutti e riuscire nel proposito di ucciderli (torturandoli addirittura) senza che niente o nessuno si metta sul suo cammino? Ecco perchè questo passaggio del racconto mi è sembrato un pò affrettato, tutto qui... il resto mi è piaciuto, anche se da lettore curioso mi chiedo ancora:
- perchè il babbokiller taglia a Davide la lingua e il dito che porta la fede?
- i corpi dei due amici-ornamentali sono scossi da prepotenti spasmi perchè sono stati impiccati al ramo?
- quando dici "un paio di amici si offrirono di andare a cercarlo": permettimi di additare "amici" come fuorviante visto che alla fine si parla di azionisti. L'inizio fa pensare davvero a una festa di natale tra amici e qui tutto bene, anche a me piace confondere, nascondere, seminare indizi... e usando la parola amici rafforzi questa idea che si tratti proprio di una cena tra amici, quando alla fine non è così. E veniamo al mio suggerimento: che ne dici di togliere proprio la parola amici e lasciare solo "due di noi/un paio di noi si offrirono di andare a cercarlo"?
- Ho visto che hai colto al volo il suggerimento di Nauthiz7: lei lo guarda negli occhi... e scrivi che lei è imperturbabile - se posso dire la verità mi piaceva di più prima, un secco "Bene, ecco i tuoi soldi" l'ho trovato più funzionale: fa capire quanto sia insensibile il mandante senza specificare nessun aggettivo. L'osservazione e la richiesta di Nauthiz7 è a suo modo giusta ma se fossi stato io a portarti questa richiesta, sappi che così com'è stata modificata, la frase non risolve la curiosità (che era questa "mi piacerebbe sapere come lo hai detto, per capire come ti senti in quel momento, se la tua è una vittoria adombrata da vaghi sensi di colpa o se c’è sadico piacere in quella parola. Hai la voce che trema o il tuo tono è secco?): non so se ho reso l'idea di quello che voglio dire... ma di sicuro mi piaceva più la prima versione :)
- Ultimo: trovo difficile che si realizzi una edizione straordinaria del notiziario per questo massacro... io toglierei straordinaria, anche perchè, come tu stessi affermi, questa edizione è del giorno dopo, e di solito le edizioni straordinarie battono la notizia a caldo, se non in diretta.
Ti lascio ribadendoti che il racconto mi è piaciuto ;)
Buenaventura!
 
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DevianceLover
view post Posted on 1/12/2011, 15:39




Ciao Libero.
Giustissime osservazioni, credo di essermi fatta prendere un po' troppo dalla foga delle descrizioni e il risultato è stato quello di ignorare le reali possibilità di attuazione! L'unica soluzione che mi viene in mente è assoldare degli aiutanti che si occupino di torturare simultaneamente tutti i presenti senza lasciargli il tempo di chiedere aiuto... Ovviamente sarebbero vestiti da folletti! :D Ma devo capire come inserirlo...

Le tue domande:
1. Il babbokiller è semplicemente un sadico. Anche perché chi altri avrebbe accettato di compiere un massacro su commissione solo per i soldi? Doveva avere un altro fattore motivante.
2. Esatto!
3. Ti confesso che inizialmente doveva davvero essere un gruppo di amici: l'idea di trasformarli in azionisti è venuta solo al momento di rendere credibile il movente. E ho dimenticato di ricontrollare la coerenza dei termini!
4. Ho sempre il timore di non riuscire a far capire al lettore quello che ho immaginato durante la scrittura: io so che a pronunciare quella frase è una persona fredda, calcolatrice e senza il minimo senso di colpa, anzi. E spesso non penso che per gli altri possa essere poco immediato vedere le stesse cose che ho visto io. Ecco perché al commento di Nauthiz sono corsa subito ai ripari! Il mio intento è quello di trasmettere immagini dirette, inequivocabili. Ho pensato che se quei dubbi erano venuti a lei, anche altri avrebbero potuto avere difficoltà ad arrivare all'immagine che proponevo. Evidentemente la prima modifica non ha dato i frutti sperati... Ma ho un mese di tempo :P
5. Un'altra imprecisione da sistemare!

Ti ringrazio per il tuo utilissimo commento, mi ha fatto riflettere molto! ^_^
 
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William Munny
view post Posted on 2/12/2011, 22:34




Ciao Deviancelover,
ho letto il racconto e trovo che abbia un potenziale che, a mio avviso, non hai sfruttato. Dopo poche righe credevo di leggere un racconto horror… poi ho notato qualche “buco”. Libero Neri ha evidenziato molto bene tutto ciò che ha bisogno di essere rivisto.
Per non scrivere un commento inutile, ti suggerirei di sfruttare i caratteri a tua disposizione; io presenterei gli invitati, direi quanti sono. Creerei un falso indizio introducendo una “ruggine” tra due personaggi secondari (sono soci, avranno qualche motivo per odiarsi), al fine di dirigere altrove i sospetti del lettore. Descriverei come vengono intrappolati e/o trucidati dal o dai killer/s… Sei o sette invitati dovrebbero essere difficili da controllare. La soluzione più rapida: un ak47. Altrimenti entrano in ballo molte variabili come cellulari, tentativi di ribellarsi, la fuga di qualcuno… tutti grattacapi che dovrai risolvere!
Il killer mantiene i patti, ma se non lo facesse? Se la protagonista fosse veramente dura da uccidere… una resistenza pari alla freddezza che dimostra… Ma le mie sono solo delle proposte. L’autrice sei tu!
Detto questo, ho poco altro da aggiungere.
Buon Lab.
 
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DevianceLover
view post Posted on 3/12/2011, 10:39




Ciao William, grazie per il commento!

Rifletterò sicuramente sui tuoi suggerimenti, in effetti non sarebbe male ampliare l'idea... Però purtroppo dovrei lavorarci parecchio e non so se avrò il tempo di farlo questo mese! :( Ma del resto lo spirito con cui partecipo a questo lab non è tanto quello di vincere quanto quello di migliorarmi... Dunque prima o poi metterò mano alla storia e la sottoporrò alle vostre meravigliose critiche in qualche altre sede... ^_^
 
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cattanu88
icon1  view post Posted on 6/12/2011, 01:31




felice di commentare un racconto natalizio pieno di sangue! :lol:
odio il Natale... <_< grazie di averlo stuprato con il tuo scritto! ;)
ecco a te i miei pensieri.

Commenti sul contenuto:
Il racconto devo dire che è stilisticamente scorrevole, scritto con cura e precisione e con minime correzioni da apportare. Quasi inappuntabile, oserei dire. E questo è già un ottimo punto di partenza. Passando all’analisi contenutistica della narrazione mi sento in obbligo di appuntare alcune cose, che spero possano indurti a riflettere sulla tua scrittura: può una persona sola compiere una carneficina del genere? Magari sarebbero stati utili dei complici, non dico travestiti da renne perché si cadrebbe nel ridicolo, ma forse qualche paia di mani in più sarebbero tornate utili a Santa Claus. Non vale la pena di descrivere anche gli altri omicidi? È vero che si potrebbe cadere nel trash o appesantire troppo il racconto, ma magari alcuni spot qua e là, alcune fotografie sanguinanti potrebbero donare ancora più succulenta carne al fuoco a questa trama. Babbo Natale chi è? Non viene approfondito questo particolare. Se si decidesse di sviluppare questo punto la storia non avrebbe più sicuramente il taglio veloce che le hai dato, ma potrebbe essere alla base per una trattazione più ampia.
È praticamente tutto. Trovo il racconto molto bello e le mie non sono dita accusatrici ma semplici riflessioni che spero tu possa cogliere.
Commenti tecnici:
“candida neve che all’esterno cadeva” dopo neve ci va la virgola perché che ha funzione pronominale. Lo rifai anche in “flebile picchiettio che, in breve, si fece più intenso”; "sangue che ancora gli rimaneva”

“risata generale, e poi di”; “vennero trovati, e torturati”; “Uno scoppio, lo schianto, e un dolore”; “nastri dorati, e nell’intermittenza” dove inserisci sia la virgola che la e congiunzione

“le mani che tremavano” direi le mani tremanti, per rendere più fluida la frase



sperando di esserti stato utile... un sanguinolento abbraccio di buon Natale :B):

Gianmarco
 
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DevianceLover
view post Posted on 6/12/2011, 09:33




Ciao Gianmarco, grazie mille per il commento utile e preciso!
Come forse avrai letto non sei il primo a farmi notare che ci vorrebbero dei complici e, ripeto, mi auguro di riuscire a modificare la storia in questo senso ma potrei non trovare il tempo! Ad ogni modo farò tesoro delle tue osservazioni :)
Spero di leggere presto un tuo racconto!
 
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cattanu88
view post Posted on 6/12/2011, 14:32




CITAZIONE (DevianceLover @ 6/12/2011, 09:33) 
Ciao Gianmarco, grazie mille per il commento utile e preciso!
Come forse avrai letto non sei il primo a farmi notare che ci vorrebbero dei complici e, ripeto, mi auguro di riuscire a modificare la storia in questo senso ma potrei non trovare il tempo! Ad ogni modo farò tesoro delle tue osservazioni :)
Spero di leggere presto un tuo racconto!

felice di esser utile... ^_^

prima di postare un racconto se non sbaglio devo raccogliere abbastanza punti, no??? (qui chiedo aiuto... non so proprio... )

se vuoi leggere un mio racconto ne trovi uno nello Skannatoio della Tela Nera, nella quale gli schizzi di sangue e parole volano copiosi... :lol:
 
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DevianceLover
view post Posted on 9/12/2011, 12:31




CITAZIONE (cattanu88 @ 6/12/2011, 14:32) 
prima di postare un racconto se non sbaglio devo raccogliere abbastanza punti, no??? (qui chiedo aiuto... non so proprio... )

Per postare il primo racconto non occorrono punti ;)
 
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cattanu88
view post Posted on 10/12/2011, 03:37




CITAZIONE (DevianceLover @ 9/12/2011, 12:31) 
Per postare il primo racconto non occorrono punti ;)

ah sì???? :D alla grande... allora vedrò di produrre qualcosa già magari per dicembre!!! :P
 
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Wild Child
view post Posted on 12/12/2011, 13:01




Ciao Deviance,
un Natale più rosso del tuo credo non sia mai stato celebrato!
Anche nel cinema ricordo pochissimi film horror con protagonisti Babbi Killer.
Però peccato che non hai sfruttato le restanti battute concesse dal regolamento.
Con un pizzico di intreccio e un paio di litri di passata di pomodoro in più "Rosso Natale" sarebbe potuto essere ancora più squisito.

Tuttavia, ogni tanto, si ha la sensazione che la scrittura scivoli più in fretta di quanto serva all'immaginazione per visualizzare quanto accade, come quando scrivi: "Davanti a Lucia c’era Davide, inchiodato alla porta, il volto tumefatto incorniciato dalle sue stesse braccia, disposte verso l’alto come in un inutile gesto di resa." Mi sembra che manchi un passaggio. Come fanno gli ospiti dentro casa a capire cosa c'è dietro la porta? Uno di essi per lo meno, attirato dalle urla della donna, dovrebbe uscire a vedere cos'è successo.

La mia mente mal funzionante mi fa vedere il tuo raccontino come un buon incipit per qualcosa di più esteso. Se nell'appartamento fosse stato presente un bambino (il figlio di uno degli ospiti) che ha assistito alla carneficina diventando da adulto un killer che agisce soltanto la notte di Natale?
Mi intriga l'idea di un piccolo paese di montagna che vive col terrore che ogni anno possa ripresentarsi il serial killer che i Natali scorsi ha già sterminato diverse famiglie.
E' solo uno spunto per buttare più carne al fuoco, anche se di frattaglie le tue righe sono già belle infarcite!

Buon (Rosso) Natale!
Ma speriamo ci sia anche qualche spruzzata di bianco, visto che non vedo l'ora di andare a sciare e quest'anno, a quanto pare, non vuole scendere un filo di neve...



 
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Silvia1986
view post Posted on 12/12/2011, 19:46




Non hai perso il tuo talento per i racconti vedo! E' veramente bello:il contrasto tra la scena di gioia e festa e,subito dopo,l'agghiacciante strage è davvero perfetto!
 
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Penelope Silence
view post Posted on 13/12/2011, 18:00




Ciao. Complimenti vivissimi per il tuo racconto. L'ho trovato molto originale e ben scorrevole. Quasi mi 'vergogno' del mio lavoro. :D Comunque, tornando al tuo racconto, è ben dettagliato e scrupoloso. Non so cos'altro aggiungere perché lo trovo davvero fatto bene. Complimenti ancora.
 
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18 replies since 1/12/2011, 12:15   373 views
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