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Ombre, di Roberto Bommarito

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RobertoBommarito
view post Posted on 28/11/2012, 22:00




Ombre



«Cosa diavolo vuoi?» tuonai, mentre Clara continuava a fissarmi, gli occhi colmi di rabbia.
«Te ne vai così?» Aveva la voce rotta.
Mi strinse la faccia fra le dita, infilandomi le unghie nella carne, quanto bastava a farmi male, poi mollò la presa. «Un cazzo di bacio è chiedere troppo?»
Ci eravamo amati, prima che la ragione lasciasse spazio all'assurdo, che le ombre dichiarassero guerra al mondo, distaccandosi dagli oggetti, dalle persone.
«Non posso,» dissi.
«No: non vuoi.»
Anche noi avevamo perso le nostre, di ombre. Si amalgamarono in un'unica macchia nera che sparì davanti ai nostri occhi, senza attaccarci. Un gesto di compassione nei confronti dei loro padroni.
Le restituii lo stesso sguardo, intriso della medesima collera. «Devo andare.» Potevo rimanere ancora qualche minuto, forse ora, ma lo dissi con tale decisione da convincerla del contrario.
«Dimmi solo perché,» insistette. «Cos'è, hai paura di scoprire di amarmi ancora?»
L'arruolamento era su base volontaria.
«No, per la ragione contraria,» dissi, sperando che Clara non facesse un altro passo verso di me, non tentasse di abbracciarmi. «Non voglio baciarti perché ho paura di scoprire di non amarti più.»
Rimase immobile, le labbra socchiuse. In un mondo stretto nel guanto oscuro della follia, c'era ancora la possibilità di farsi male come prima, quando le cose avevano ancora una logica. Era un piccolo miracolo. E, allo stesso tempo, una maledizione nella maledizione.
Mi riempii i polmoni d'aria, come se il coraggio si potesse estrarre dal nulla, solo respirando. «Quello che provo per te è l'unica cosa in cui credo. L'ultima. Se dovessi perdere anche quello, non mi rimarrebbe più nulla.»
Avremmo fermato le ombre con la luce, dicevano i governi. Si parlava di fotoni diversi, trasformati in arma, come se la ragione della scienza significasse ancora qualcosa. Propaganda o no, era però l'unica speranza che l'umanità aveva. Le ombre mangiavano tutto. Cancellavano i colori. Toglievano la vita.
Ma non c'era ancora modo di fermare il dubbio. Quello viveva ancora nell'anima di noi tutti. Incluso la mia. Se avessi scoperto di non amarla più, avrei rischiato comunque la vita per salvarla? Per impedire che le ombre uccidessero un giorno pure lei? Avevano già cancellato Roma. Intere città.
«Io invece non ho dubbi,» disse. «So cosa provo. Io e te apparteniamo l'uno all'altra.» Non era la prima volta che lo diceva. Così come spesso mi accusava della depressione in cui era scivolata, contro cui il Daparox non faceva nulla.
Mi voltai a guardarla, domandandomi se insieme alla mia ombra non avessi perso anche me stesso. Se quell'ombra non fosse nient'altro che me, in realtà. Se io stesso non fossi parte di quel male che toglieva la vita a tutto. Anche a lei.
Le dissi solo: «Addio,» prima che quel dubbio si trasformasse in una certezza che mi terrorizzava.
«Muori,» fu l'ultima parola che mi disse.

Edited by RobertoBommarito - 11/12/2012, 10:59
 
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view post Posted on 28/11/2012, 22:04
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Magister Abaci

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Il tuo stile è inconfondibile. Ancora una coppia ai ferri corti, come in "Scatola". Però questa volta la fretta ha giocato un brutto scherzo: "Mi riepii l'aria di polmoni" ;)
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 28/11/2012, 22:37




grazie mille TETRACTYS :) l'ho scritto in 15 minuti perché non riuscivo a caricare la pagina!
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 29/11/2012, 13:27




NOTA:



QUOTE
Mi riempii l'aria di polmoni, come se il coraggio si potesse estrarre da

ovviamente questa frase doveva essere:

QUOTE
Mi riempii i polmoni d'aria, come se il coraggio si potesse estrarre dal

devo avere confuso qualcosa con word e la correzione in qualche modo si è persa!

Edited by RobertoBommarito - 29/11/2012, 14:08
 
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marcoad82
view post Posted on 30/11/2012, 12:22




Ciao Roberto, se non mi sono ingannato questo voleva essere un omaggio all'attaccamento confuso con l'amore. Le ombre potrebbero rappresentare l'ingrigimento dei rapporti dovuto alla routine? In ogni caso è ben scritto e molto evocativo, anche se a tratti ho dovuto rileggere qualche frase per afferrarla pienamente e questo ha rallentato un po' la lettura.

CITAZIONE
In un mondo stretto nel guanto oscuro della follia, c'era ancora la possibilità di farsi male come prima,

qui la virgola dopo follia poteva essere evitata
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 30/11/2012, 12:50




ciao marcoad82!

QUOTE
Le ombre potrebbero rappresentare l'ingrigimento dei rapporti dovuto alla routine?

sì, anche. però le ombre nel racconto si distaccano davvero dalle persone e dagli oggetti

QUOTE
Ci eravamo amati, prima che la ragione lasciasse spazio all'assurdo, che le ombre dichiarassero guerra al mondo, distaccandosi dagli oggetti, dalle persone.

grazie mille per la lettura e i complimenti! :)
 
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view post Posted on 30/11/2012, 13:43
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Arrotolatrice di boa

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OMBRE di ROBERTO BOMMARITO
Buondì Roberto e ben trovato.
CITAZIONE
Potevo rimanere ancora qualche minuto, forse ora

mi sa che t'è sfuggito un "un'"
CITAZIONE
Mi riempii l'aria di polmoni

XD

Allora Rob, il tuo stile è inconfondibile, e anche se questo brano sembra estrapolato da un contesto più ampio. Molto più ampio. Ha comunque il suo spessore, non lascia troppi dubbi.
All'inizio credevo che le ombre fossero metaforiche, invece sono proprio il nulla che distrugge Fantàsia! Io cercherei di non creare questo dubbio nel lettore, (che poi può darsi che ce lo abbia solo io, quindi chissene!) e cercherei di essere subito chiaro sulla natura del "pericolo".
Per il resto complimenti! ;)

 
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RobertoBommarito
view post Posted on 30/11/2012, 14:02




Ciao Polly,

grazie per il commento. Non credo che ci sia il dubbio però, per due ragioni: primo viene detto:

QUOTE
Ci eravamo amati, prima che la ragione lasciasse spazio all'assurdo, che le ombre dichiarassero guerra al mondo, distaccandosi dagli oggetti, dalle persone.

secondo si dcie anche che:

QUOTE
Avremmo fermato le ombre con la luce, dicevano i governi. Si parlava di fotoni diversi, trasformati in arma, come se la ragione della scienza significasse ancora qualcosa.

quindi è chiaro che non si tratta di ombre metaforiche

grazie di nuovo per il commento!
 
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view post Posted on 30/11/2012, 14:15
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Il racconto mi è piaciuto.
Prima di tutto ho apprezzato la scelta di inserire il tema intimistico in un contesto fantascientifico così forte. Il mondo viene divorato dalle ombre, ma i personaggi sono concentrati sulla fine della loro storia, come è verosimile che accada. Poi mi è piaciuto l'approfondimento psicologico: in poche righe capiamo perfettamente chi abbiamo di fronte.
Scrittura fluida e sicura, nulla da dire.
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 30/11/2012, 14:39




Grazie mille LeggEri! Sono molto contento che ti sia piaciuto! :)
 
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view post Posted on 30/11/2012, 15:29
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Arrotolatrice di boa

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Bè a me il dubbio lo ha messo, certo solo all'inizio.
Poi Rob (mi permetto perche ci conosciamo) se prendiamo per buone delle ombre che si staccano dai loro possessori e agiscono per loro conto, poi e difficile dire che non si crede a un cane senziente! ;) ci hanno fatto otto milioni di film e tre miliardi di racconti! XD
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 30/11/2012, 16:17




sì, forse è vero. però ogni volta che vedevo un cane parlante in tv non potevo far a meno di immaginarmi il tizio che lo doppiava... però tequila e bonetti mi piaceva :P
 
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view post Posted on 30/11/2012, 16:33
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Arrotolatrice di boa

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XD
io impazzivoper la Mazzamauro in senti chi parla adesso! :)
 
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simolimo
view post Posted on 4/12/2012, 08:56




Ciao Roberto, eccoti tornato tra noi. Con un bel pezzo carico di suggestione. Non tanto per il dialogo che, sinceramente, è un po' alla luogo comune (permettimi il termine) quanto alla descrizione di tutto il resto che riesci a farci arrivare e vivere, senza quasi narrarlo. In pochissime righe mi sono tuffata con l'ansia in questo mondo fatto dalla grande ombra, eeeee....wow. Sarà che amo il tema, amo le ombre...sia come immagine più positiva per la presenza di luce, che nel senso più classico di tenebra, e sarà che ci ho scritto una favola "Il grande buio", ma...mi hai ancora una volta conquistata. Accidenti se sei bravo.
...Strano a dirsi, ho da segnalarti delle piccolezze, e quasi tutte riconducibili a un'unica osservazione:

Mi strinse la faccia fra le dita, infilandomi le unghie nella carne, tanto quanto bastava a farmi male, ... > credo scorra meglio.

Le restituii lo stesso sguardo che aveva lei, intriso della medesima collera. > anche qui credo alleggerisca, in fondo, il dialogo è solo tra loro due, quindi è implicito.

«No, per la ragione contraria,» le dissi, sperando che Clara > qui, metterei o dissi, sperando che Clara... oppure, metti solo le dissi. Sempre secondo il mio opinabilissimo punto di vista.

Lei rimase immobile, > come sopra, leverei il "lei"

...domandandomi se insieme alla mia ombra non avessi perso anche me stesso. Se quell'ombra non fosse nient'altro che me, in realtà. Se io stesso non fossi parte di quel male che toglieva la vita a tutto. Anche a lei. > MOLTO BELLA, talmente bella che la sola prima riga basterebbe a tutto l'intento.

Le dissi solo: «Addio,» prima che quel dubbio si trasformasse in una certezza che mi terrorizzava. > leverei il mi terrorizzava, dopo quelle righe stupende, è inutile scriverlo, è implicito.

«Muori,» fu l'ultima parola che mi disse lei. > come sopra e sopra e sopra..leverei il "lei"
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 4/12/2012, 09:07




simolimo, sono lusingato! non so se mi merito tutti quei complimenti ma grazie! :)

grazie anche per le osservazioni e le cose che mi hai fatto notare. mi trovi d'accordo su tutte le annotazioni che hai fatto. credo che gli stessi errori li ho ripetuti anche in altri racconti. starò più attento in futuro. provvederò poi ad aggiustarlo!

grazie mille di nuovo! :)
 
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