Nel nulla
– Ehi Gart!
– Che c’è.
– La spalla…
– Beh?!
Lo sguardo di Ryu è parola.
– Quel maledetto… è colpa tua.
– Questa è bella. Non sai distinguere tra una puttana e tua madre…
– Lascia stare chi non può sentirti.
– Tu puoi sentirmi.
– Allora parla di me.
– Se la cosa ti fa star meglio…
– Non vedere più la tua faccia.
– Cosa.
– Mi farebbe star meglio.
– Ti posso accontentare. – Ryu porta le mani alla cinta.
– Solo un miracolo potrebbe farlo.
– Cosa cerchi Gart!
– La verità.
– Non ti hanno insegnato che la verità fa male?!
– Cos’è il male?
– Questo. – l’amico gli spara dritto in faccia.
Il volto di Gart rimane impassibile, un rivolo di sangue gli passa la guancia. Il dorso della mano a cancellare ogni cosa.
– Non hai ancora capito? – dice Ryu avvolto dal fumo agitato dal vento. – Forse questo ti farà tornare la memoria. – esplode un altro colpo.
Entrambe le guance sono rigate. Gart sempre impassibile. Un istante impercettibile e due colpi restituiscono lo sfregio inflitto.
– Uccidi così tutte le tue risposte Gart?!
– Mi basta un fiato per averle.
– Spara!
– Non è la tua morte a farmi paura, ma le tue risposte.
– Allora vattene.
– Non posso.
– Lo so.
Gart avanza – Tua figlia è più saggia di te.
Lo sguardo di Ryu non lascia fraintendimenti: alza il mento, assottiglia gli occhi. Le dita bruciano, come il sangue.
– Non le hai insegnato che la verità fa male?
– …
– I suoi occhi rifiutavano ogni cosa, non il suo corpo.
– Io ti ammazzo.
– Non puoi.
– Maledetto figlio di puttana.
– Dimmelo Ryu! E lascerò che ogni cosa torni com’era.
– Giò è morto, sepolto. Come me.
– Non oggi.
– Vai a farti fottere. – Il volto si deforma in una maschera di terrore.
– Dimmelo!
Ryu sbottona il gilet di pelle – La mia vita per quella di mia figlia.
– Non puoi dare condizioni.
– Lo vuoi il nome?
– Lo voglio.
– Allora… la mia vita per quella di mia figlia.
Gart schiocca l’indice sulla tesa di cuoio.
La mano di Ryu cinge i fianchi, estrae un coltello a doppia punta e si trafigge il petto.
– Voglio il nome.
– Sally – dice in un singulto.
Il cuore di Gart perde il battito, il viso scaccia ogni emozione.
– Sally Gart Burty. Te l’ho detto che eri un figlio di puttana.
– Muori bastardo! – e mentre il colpo uccide Ryu, la mente di Gart corre a cercare ricordi che ogni giorno svaniscono.
Guarda oltre il corpo stramazzato al suolo. La strada si perde all’orizzonte.
Edited by simolimo - 29/11/2012, 00:38