Molti capovolgimenti di chiavi di lettura per un racconto così breve, ma è una tua caratteristica condensare tanti diversi argomenti in pochi caratteri (beh, mi riferisco ai soli tre corti che ho letto di te, un po' poco per emettere una sentenza del genere
). Comunque ci sono davvero tante storie che meriterebbero più spazio: la malattia, l'essere immuni da essa, la solitudine, gli ologrammi, il suicidio pirotecnico con cariche esplosive.
Di bello c'è sicuramente l'attaccamento per quella realtà fittizia, che è diventata la realtà della protagonista, e l'affetto che prova per gli ologrammi, tanto che è dispiaciuta di non poterli ritrovare in un possibile aldilà.
L'inizio poteva far sembrare il racconto simile, nelle tematiche, a "La torta", ma dalla metà in poi parte per la tangente in modo inaspettato. Questo sarebbe un bene per il racconto se non fosse così corto: si aprono tante strade che, però, subito si interrompono.