TETRACTYS |
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| Il racconto è davvero poco coinvolgente e il "capodanno" è ridotto a un semplice pretesto. Ciò che avviene è soltanto raccontato e non mostrato, riducendo in modo notevole l'impatto sul lettore. Per giunta il protagonista non dimostra lui stesso alcun coinvolgimento emotivo. Non è scrivendo "ho paura" che si fa capire al lettore qual è il terrore che attanaglia un personaggio. Ma il limite del racconto è soprattutto un altro. Si fa credere in ogni modo che il Lupo sia qualcun altro, per poi scoprire che, invece, è l'io narrante: il lettore non si può che sentire tradito da un'azione del genere. Almeno qualche indizio concedilo!
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