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NASCONDINO DI CAPODANNO, NICOLA ROCCA

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Olorin
view post Posted on 3/1/2013, 14:56 by: Olorin




Ciao Nicola.

Innanzitutto salta all'occhio la ripetizione dell'espressione colloquiale "E vi posso garantire che...".
Poiché si tratta di una richiesta esplicita di fiducia gratuita fatta dal narratore sulla base di antefatti che omette di condividere, la sensazione di credito che rimane nel lettore è molto netta e trovarsela nuovamente di fronte a breve distanza è come incontrare una persona che ti chiede dei soldi in prestito Martedì e poi degli altri Giovedì...

La trama non mi pare granché coerente. Quand'è che il protagonista ha perso la percezione di sé stesso, tanto da non sapere dove sia stato e cos'abbia combinato? Probabile risposta: quando ha preso la forma di lupo? Be', ma allora il finale non regge, dato che si specchia come tale, ma è comunque ben presente a sé stesso...

Prende un accendino, lo usa (presumo con le mani) e nemmeno in quel frangente, alla luce della fiamma, vede il sangue sulle proprie mani di cui ci dice alla fine?
E poi, percepisce il sudore sui palmi, ma non il sangue... strano, no?

Per finire suggerisco due cambiamenti:
CITAZIONE
Feci due passi e inciampai su quello che poi scoprì scoprii essere un altro cadavere

e
CITAZIONE
Sentii la sensazione di una strana presenza, le mani mi sudarono sudavano o iniziarono a sudarmi

quest'ultima perché l'azione è tipicamente prolungata nel tempo.

Edited by Olorin - 3/1/2013, 17:02
 
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7 replies since 27/12/2012, 22:31   117 views
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