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lista RACCONTI AMMESSE E VOSTRE CLASSIFICHE (MC IX EDIZIONE)

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patriktroll
view post Posted on 7/1/2013, 19:39 by: patriktroll




eccomi! difficile come sempre. :huh:


1 - La superstite, di Viola Lodato

ciao Viola e ben ritrovata. a me il racconto è piaciuto molto, e trovo che l'atmosfera finale e malinconica che lo caratterizza sia resa bene e arrivi. in più, ho immaginato la protagonista vagare e poi scoprire un tendone, o non so cosa, con dentro quella realtà illusoria... tocca archetipi forti dal punto di vista psicologico. forse è il morbo l'elemento che ho trovato meno integrato. di certo serviva una spiegazione, una fattore mortale rispetto al quale Julia doveva essere, appunto, la superstite. resta il fatto che l'accenno al morbo è veramente estemporaneo, rapidissimo e resta lì senza altre informazioni. comunque avevamo pochi caratteri, quindi era molto difficile non sacrificare qualcosa, e l'allusione è una strategia che piace anche a me. a rileggerti!

2 - Dolcetto o scherzetto? di Maurizio Bertino

ciao Peter, mi fa piacere ritrovarti dopo una (mia) lunga assenza. il racconto ha un'atmosfera palpabile convincente, e sono pienamente d'accordo con te sul fatto che l'esigenza di spiegare cade facilmente nel riduzionismo e non coglie la complessità della psiche. scriviamo racconti, e questo ci permette di alludere, evocare, indagando con procedimenti che, proprio perché non necessariamente sottoposti alla sola razionalità, possono permettere d'intravedere letture laterali e chiavi interpretative impreviste. o semplicemente farci onorare il mistero. questo direbbe tutto come mio commento al tuo testo, ma ho voglia di dirti anche ciò che mi ha convinto meno, ovvero la strage finale, solo perché mi ha riprotato a scenari più prevedibili, e per quanto questo effetto possa anche essere intenzionale, trovo che non scorra del tutto nel racconto. infine, è abbastanza relativa l'aderenza al tema. a rileggerti! patrik

3 - Stasi di Roberto Bommarito

Un racconto veramente ben riuscito nella scrittura, non solo corretta ma anche capace di rendere palpabile l'atmosfera. Nessun dubbio tecnico, dunque, per me. Quello che mi è mancato è piuttosto un senso di sorpresa, o un'emozione più forte dal momento in cui era probabile che il figlio ripetesse lo schema del padre. Certo, ciò può essere visto come un modo in cui la stasi permea l'osso stesso del racconto, ma la sensazione è comunque che manchi qualcosa nell'esito della narrazione che invece una penna così abile può senz'altro dare.

4 - Ti perdono di Marco Fronzoni

ciao Olorin, probabilmente non potrò aggiungere molto rispetto a quanto ti è già stato detto. Secondo me il racconto è ben scritto e privo d'intoppi, come gli altri che ho letto di te. Non ho sentito, nel leggerlo, un'emozione forte, un po' perché dal titolo e dall'accenno al tradimento si sa dove si va a parare, un po' perché , al di là di questo, non c'era che da immaginare come la vendetta venisse realizzata, e non ho trovato l'idea "esplosiva". in ogni caso, c'è la scrittura, c'è una storia plausibile e senza dubbi resa nel poco spazio a disposizione, quindi si tratta sicuramente di un buon lavoro.

5 - La torta di Alessandra Corrà

Quella che ruota intorno alla frase "Inconsapevoli dei nostri atteggiamenti permettiamo al tempo di annoiarsi con noi" per me è la vera intuizione forte del racconto, quella che lo rende psicologicamente interessante. Trovo che il riferimento iniziale all'avvocato non si risolva completamente nel testo, che avrebbe potuto, ad esempio, diventare un dialogo tra la protagonista e il legale, oppure essere semplicemente una confessione al lettore. Sono poco interessato al realismo, e in ogni caso trovo credibile l'illogicità del gesto che lei compie. La condizione umana è intrisa d'illogicità...! E molto credibile è anche un passaggio come "Ho sentito arrivare nel ventre il solito odio. Perché non avevo detto ciò che sentivo?" Nel complesso, il racconto mi è piaciuto più per le idee che per la resa, e trovo che sia una prova efficace. A rilegegerti! Patrik

6 - Giù al fiume di Marco Migliori

Anch'io come altri ho avuto difficoltà a comprendere il racconto, chi fosse chi e che dimensione temporale avesse la narrazione. Rileggendolo più volte, però, ho trovato il tutto un po' più chiaro. Nel complesso, comunque, il testo mi sembra basarsi interamente sullo scambio di persona e sulla dicomotimia di rango sociale reale dei due barboni, quello vero e quello travestito. In entrambi i casi non ho la sensazione che queste idee siano abbastanza forti, attraenti, da dare forza alla pur breve narrazione, e se c'è una qualche idea di giustizia implicita nel finale, ma non ne sono sicuro, la cosa potrebbe suonare un po' moralistica. Scrivi comunque molto bene, e le mie non sono che sensazioni personali. A rileggerti!

7 - Nascondino di capodanno di Nicola Rocca

ciao! forse non potrò aggiungere molto ai commenti che hai già auvto. la mia sensazione è stata di non essere coinvoltò perché gl ieventi mi arrivavano narrati e non mostrati. anche il tempo scelto e il tono un po' colloquiale che l'io narrante tiene con il lettore mi sono sembrati abbassare un po' l'energia. il finale, anche se non è particolarmente originale e non sorprende, è una rivelazione che ci può stare, ma secondo me è troppo "di sopresa". a rileggerti!

8 - L'ultima notte di Leonardo Boselli

Del racconto mi è piaciuto lo stile. Non ho, però, la sensazione di una storia, forse perché la seconda parte appare sì come un rovesciamento emotivo della prima, ma subito e non agito, non narrativamente intrecciato. Cambia anche il ritmo in modo netto, il che però potrebbe essere una strategia interessante se appoggiata da una svolta nei fatti che colpisca di più.
 
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14 replies since 28/12/2012, 11:53   235 views
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