Promessa
«Lei non sa chi sono io» fu la frase che X disse a mio padre, due giorni prima che insieme al suo braccio destro lo pestasse di botte, gli tagliasse la lingua e lo ficcasse in un cassonetto dell'immondizia dandogli fuoco.
La mafia fa paura, dicono tutti. O meglio, tutti quelli che non la conoscono da vicino. Quelli che invece la conoscono sanno che la mafia ti fa pisciare nel letto alle due di mattina, singhiozzare, tremare fra le braccia di tua moglie come fossi un picciriddu. Quella non è paura. È terrore. Sono due cose diverse.
Mio padre era l'uomo più onesto che abbia mai conosciuto.
«Non farò la sua stessa fine» borbottai, cercando di rassicurare mamma. Al funerale tutti piangevano. Ipocriti di merda. Tutti sapevano. Tutti tacevano.
«Ma che ti succede?» Le lacrime le solcano il viso, scivolando a tratti, incastrandosi fra una ruga e l'altra, microscopiche pozze di disperazione. Sono passati quarant'anni dal giorno in cui hanno ammazzato papà come un bastardo rognoso. Mia madre ha settantacinque anni. «È il tuo compleanno» insisto. «Dovresti essere felice».
Mi dà un bacio sulla fronte. Tace. Mi sfiora il visto, le mani tremano. Mi guarda, gli occhi appannati dall'età. Socchiude le labbra, come per dire qualcosa, poi ci ripensa.
Mi chiudo la porta alle spalle. Beppe mi vede e butta la cicca sul marciapiede. La schiaccia col piede, con calma, prendendoci gusto nemmeno fosse Clint Eastwood. «Com'è andata?»
Non dico nulla. Salgo in macchina. Beppe mi segue.
Non farò la sua stessa fine. «Lei non lo sa» dico.
Beppe si accende un'altra sigaretta. Avvio l'auto. Venticinque minuti dopo, ci fermiamo davanti alla tabaccheria.
Pisciarsi sotto, singhiozzare, tremare come mio padre allora. Come mia madre, oggi.
Beppe mi fa: «Secondo me lo sa. Lo sa, eccome».
«Fottiti» gli dico. Lui ride, scende dall'auto, scomparendo nel negozio come un amo infondo alla gola di un pesce.
Non farò la sua stessa fine.Quando Beppe riemerge, si sta aggiustando il giubbotto. Dalla tasca emerge la busta marrone.
Adesso c'è chi chiama me X, per paura di fare il mio nome.
Dentro la busta ci sono i soldi del pizzo.
A costo di divenire come quelli che hanno ammazzato papà, ho mantenuto la mia promessa, mamma. Sono l'uomo più disonesto che abbia mai conosciuto.