Raffaele Marra |
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| Grazie per la (doppia) lettura e per il tuo commento, Simolino. Devo dire che, nonostante il tuo digiuno televisivo (o proprio in virtù di codesto), hai colto perfettamente il senso del mio racconto: di tali paranoie è piena l'Italia, ahimè; ma noi siamo coraggiosi combattenti pronti a sacrificare la vita con in mano spada e penna pur di risollevare le sorti culturali e morali della nostra gente. Olè. Scherzi a parte, hai ragione anche sul fatto che l'impatto del racconto è tutto nel capire (prima o poi) quale sia il contesto nel quale è ambientato, e ciò implica che, per capirlo e eventualmente apprezzarlo, è fondamentale essere caduti, almeno una volta nella vita, nella teledipendenza dagli spettacoli di cui sopra. A presto!
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