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Lo sbarco alieno, di Viviana Tenga

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ilma197
view post Posted on 22/4/2014, 22:35 by: ilma197




“Stanno arrivando!” esclamò Teo, con le mani nei capelli. “Avranno armi nucleari, non abbiamo scampo!”
Marta sbuffò, cercando di tenere d'occhio allo stesso tempo marito e fornelli.
“Come fai a pensare al pranzo, quando da un momento all'altro una nave aliena sbarcherà a pochi chilometri da qui?”
Assaggiò il sugo. Ancora un pizzico di sale.
“Marta!”
“Santo cielo, Teo, piantala con questa storia dell'invasione aliena! Qui gli unici che stanno arrivando sono i tuoi parenti. E so già che, per quanto mi sia limitata a piatti semplici, tua sorella avrà comunque da ridire! Troverà il sugo troppo acido o la pasta troppo scotta, e non oso immaginare cosa dirà dell'arrosto!”
“Marta, pensi davvero che Gaia e suo marito verranno a pranzo da noi, quando gli alieni stanno per disintegrarci tutti?”
Riassaggiò il sugo. Meglio, anche se di sicuro non abbastanza per Gaia. Se solo Teo l'avesse smessa con le sue paranoie!
“Senti!” esclamò Teo. “Questi sono i Vedori che stanno cercando di scappare!”
Marta sospirò. Non riusciva a distinguere le parole, ma quelle che venivano da fuori erano decisamente le voci dei vicini.
“Teo, i Vedori danno sempre l'impressione di star fuggendo da un'invasione aliena. Tra i bambini e il padre, non so chi sia più esagitato. Piuttosto, questa volta dove l'hai sentita la notizia? Qualche sito che spiega anche gli accordi segreti tra alieni e massoni?”
Spense il fuoco sotto il pentolino del sugo e controllò l'arrosto. Forse aveva sbagliato a comprare la carne in offerta, Gaia avrebbe avuto da ridire sulla qualità...
“Macché massoni! L'hanno detto al telegiornale! Se solo tu la smettessi di pensare a Gaia, forse ti accorgeresti di quello che sta succedendo!”
I telegiornali? Quella era nuova.
“Teo, cosa stai facendo?!”
Aveva sbagliato a non parlare mai delle paranoie del marito con un dottore. Teo aveva appena afferrato un grosso coltello da cucina e lo stava brandendo con sguardo folle. Appena quella crisi fosse finita, doveva prendere un appuntamento.
“Smettila di pensare al pranzo!”
“Teo, cosa vuoi fare con quel coltello?”
“Io...” balbettò lui. “Non lo so! Ma stanno arrivando!”
“Teo, hai appena parlato di armi atomiche. Non stai pensando di difenderti con un coltello da cucina, vero?”
Teo lasciò la presa. Il coltello cadde a terra. Marta diede un'occhiata all'arrosto. Tutto sotto controllo. Teo stava tremando.
“È tutto inutile” singhiozzò. “Stiamo per morire e tu pensi solo a Gaia che critica la tua cucina.”

Marco scese dalla macchina con circospezione. A differenza di quanto si era detto in un primo momento, gli alieni non avevano usato armi atomiche, quindi non c'era pericolo di radiazioni. Ciò nonostante, era dell'idea che recarsi lì, a pochi chilometri dal punto dello sbarco, fosse una follia, ma Gaia aveva insistito per cercare tracce del fratello. Insieme, entrarono in quel che rimaneva nella casa del cognato. Cominciarono a perlustrare l'appartamento, facendosi strada tra i detriti. Arrivato in cucina, Marco notò il forno miracolosamente intatto, con la luce accesa. Dentro, c'era quello che aveva tutto l'aspetto di un arrosto carbonizzato.
“Oh, cielo...” mormorò. “Gaia, ti ricordi di quando tuo fratello ci ha detto che a furia di criticare Marta per la sua cucina l'avevi resa un po' paranoica?”
 
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