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L'Uomo Nero, di marco Fronzoni

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Olorin
view post Posted on 22/4/2014, 22:49




«Ti dico che si è mossa» bisbigliò Andrea, tutto raggomitolato sotto la trapunta.
«E basta, Andrea!» protestò Fabio nel buio della stanza «ogni sera devo sorbirmi tutta ‘sta manfrina…».
«Ssst, abbassa la voce!»
«Ma abbassa cosa! Ma c’hai tredici anni ormai! Non puoi ancora pensare che nell’armadio ci sia…».
«E allora chi è che ha socchiuso l’anta, eh? Chi è?»
«La tua fantasia, è» replicò Fabio.
La luce esplose all’interno della camera.
«Adesso, come tutte le porche sere, ti faccio vedere che in quel cazzo di armadio non c’è nessuno».
Una voce femminile dal fondo del corridoio «Ragazzi, la piantiamo di fare casino? Domani dovete andare a scuola!»
«Sì, ma’!» risposero all’unisono.
Andrea intanto era uscito allo scoperto. Fabio teneva stretta la maniglia dell’armadio «Devo anche contare fino a tre, oppure stasera facciamo la versione light?»
«Eh sì, facile così però!» osservò il fratello.
«’Così’ come?»
«’Così’, alla luce».
«Ma se te l’ho fatto anche al buio! E più di una volta».
«Ma stasera è diverso. Stasera si è mossa per davvero!»
«Sì, e l’altra notte si era mossa la tenda, quella prima c’era un’ombra ‘anomala’ sotto la scrivania, e quella prima ancora…»
«Ma stasera…».
«Zitto!» lo interruppe Fabio «Non hai sentito anche tu?»
«C-cosa?»
La luce si spense.
«F-Fabio, n-non fare il coglione» mugolò Andrea sgattaiolando sotto la coperta.
Silenzio.
«F-Fabio?»
Silenzio.
«Mamma!»
«Andrea, se vengo di lì vi rovino!»
«Mamma, Fabio fa gli scherzi cretini!»
La porta della camera si chiuse con uno scatto.
Silenzio.
«Eddai, Fabio!» gemette Andrea.
Silenzio.
Da sotto il lenzuolo sbirciò verso la penombra della finestra.
La tenda si mosse.
«Oh…».
In quel momento un’ombra sembrò scivolare sinuosa da sotto la scrivania. Andrea si ritrasse ai piedi del letto, poi sgusciò fuori cercando di guadagnare l’uscita.
Inciampò in qualcosa di ingombrante.
Era Fabio riverso a terra, con gli occhi spalancati e lo sguardo vitreo.
«Aiuto!» urlò Andrea, afferrando la maniglia della porta per aprirla «Mamma, aiuto!».
In quell’istante l’armadio si spalancò.
Un’orribile figura, buia come il buio stesso, balzò fuori e si proiettò su di lui afferrandolo per le spalle.
«No!» urlò il ragazzo divincolandosi e lanciandosi nel corridoio.
«Ma’! Ma’!» chiamava con voce strozzata quando irruppe nel salotto, dove un gruppo di ragazzi stava intorno a un tablet.
L’ultimo “ma’” fu sommerso dalle risate. Si girò e dal fondo del corridoio vide arrivare Fabio con Mario tutto vestito di nero, la faccia sporca e Giulio.
Ridevano anche loro.
«Idioti! Poteva venirmi un colpo!»
«Be’… » rispose il fratello tra sussulti irrefrenabili «Magari questo trauma a qualcosa servirà».

***

Silenzio.
«Buonanotte ragazzi. Ora spengo la luce e basta casino per stasera».
«Buonanotte ma’».
«’notte».
Silenzio.
«Sei stato proprio un coglione» disse Andrea.
Fabio ridacchiò «Ma non ti ricordavi che papà e mamma erano al cinema?»
«No, ma chi va a pensare che…»
«Zitto!»
«Piantala».
«N-no, davvero».
«Davvero cosa?»
«L’anta».
«L’anta?»
«S-si è mossa, ora l’ho vista anch’io…»
 
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simolimo
view post Posted on 24/4/2014, 11:26




ciao Marco e ben ritrovato :) contenta assai che il martedì non ti sia stato d'impiccio! ma bando le ciance, veniamo al pezzo :)
mi hai fatto piegare dalle risate! come spesso accade! hai saputo calare alla perfezione il lettore nella gag e poi nella reale inversione di visione. lì, però, mi sono un po' incazzata... non fosse che mi sarei aspettata che il fratello continuasse a mantenere la sua posizione di impavido e sbruffone che, cmq, fa la parte del fratello maggiore. oltretutto un'altra cosa che mi ha stonato moltissimo è stata sapere che i genitori fossero al cinema e il figlio non lo ricordasse, soprattutto se fifone. non credo lo scherzo avrebbe potuto sussistere, a meno che tutti i ragazzini non fossero nella stessa stanza. non so, la scena mi è piaciuta moltissimo per davvero, ma questi due particolari me l'hanno un po' guastata perché me l'hanno resa non troppo reale... non so se mi capisci, nel caso cercherò di spiegarti meglio.
nel complesso il tuo stile è inappuntabile, leggero e caratterizzante come sempre e le idee che fanno da perno ai tuoi racconti sono sempre originali e divertenti. ribadisco, l'unico suggerimento sarebbe quello o di fermare la narrazione al prima dell'inversione di paura del fratello o di farlo finire davvero con l'uomo nero che fa la sua entrata in scena :)
ovvio, tutto è frutto del mio mero gusto personale.
complimenti a prescindere e alla prossima!
ciao ciao Marco ^_^
 
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Olorin
view post Posted on 24/4/2014, 13:06




Ciao simolimo. In realtà il martedì mi è sempre d'impiccio, anche se ormai sono ben consapevole del fatto che ribadirlo non ottenga altro risultato che amplificare il godimento che hanno gli organizzatori del contest a piazzare MC proprio in quel giorno.
Che ci vuoi fare, sono feticisti dell'Olorin trafelato che scalza il macchinista dal posto guida, prende possesso della metropolitana e guida il treno a velocità folle verso casa, saltando di netto tutte le altre fermate.

Riguardo le osservazioni sul brano, mi trovi d'accordo sulla questione dell'amnesia di Andrea in merito alla presenza in casa della madre: pur nel panico delle sue paure, è forse un po' debole come presupposto. Del resto l'intento del racconto è proprio quello di sfruttare ciò che il lettore è portato naturalmente a credere sarà il finale - il concretizzarsi di quella che sembrava essere una semplice paranoia - per poi proporgli una soluzione opposta, ma articolata e credibile (i dettagli dello scherzo però richiedevano che all'interno della casa ci fossero degli amici di Fabio pur in tarda serata, situazione incompatibile con la contemporanea presenza dei genitori), salvo poi riportarlo alla situazione iniziale nel capoverso conclusivo.

Uhmm... quando mi cacci giù tutti quei complimenti, di solito... settimo? :P :D
 
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simolimo
view post Posted on 24/4/2014, 13:57




QUOTE (Olorin @ 24/4/2014, 14:06) 
Uhmm... quando mi cacci giù tutti quei complimenti, di solito... settimo? :P :D

ahah! ma Marco! la posizione in classifica per me è sempre molto relativa, davvero. trovo sempre, quasi sempre cià, cose che mi piacciono e mi colpiscono in quasi tutti i racconti che leggo XD non sono una lamentona e i complimenti, qualora meritati, vanno detti eccome :woot: ! la classifica non è che un delirio, da fare... e il più delle volte la faccio dopo due notti dalla lettura dei brani: più li ricordo, più mi hanno colpita e più saranno alti in classifica. a volte invece non ho alba e, allora, continuo a invertire i titoli fino a che non credo di aver trovato la giusta fila XD... questo giro, a parte la posizione in cima e l'ultima, ho davvero faticato. ma??? dovevo risponderti a qualcosa??? ahahah! vedrai Marco, vedrai :wub:
e vedrai che il giorno non sarà sempre il martedì :ph34r: :D , o sì? :huh:
 
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Ceranu
view post Posted on 25/4/2014, 08:35




Ciao Marco.
Il racconto è piacevole e con il giusto ritmo, ma non ho capito come abbia fatto la madre a rispondere alle richieste del figlio se in casa non c'era. Forse il tablet dei ragazzi serviva a quello, ma da dove arrivava quel gruppo? Com'è possibile che Andrea sia andato a letto senza sapere chi ci fosse in casa. La parte finale mi piace, lì non succede nulla o forse tutto, lasci la completa libertà al lettore.
 
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Olorin
view post Posted on 25/4/2014, 19:04




CITAZIONE (Ceranu @ 25/4/2014, 09:35) 
Ciao Marco.
Il racconto è piacevole e con il giusto ritmo, ma non ho capito come abbia fatto la madre a rispondere alle richieste del figlio se in casa non c'era. Forse il tablet dei ragazzi serviva a quello, ma da dove arrivava quel gruppo? Com'è possibile che Andrea sia andato a letto senza sapere chi ci fosse in casa. La parte finale mi piace, lì non succede nulla o forse tutto, lasci la completa libertà al lettore.

Ciao Francesco,

sì il tablet serve a riprodurre la voce della madre. I ragazzi in sala in realtà possono essere tranquillamente entrati dopo che i due fratelli sono andati in camera; che so, magari Fabio ha dato loro la seconda copia delle chiavi di casa e poi gli ha inviato di nascosto col cellulare un messaggio di via libera...
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 25/4/2014, 21:24




Un racconto che, per più della metà, mi è piaciuto molto. L'atmosfera è molto ben riuscita e la tensione infantile dei due protagonisti si percepisce viva e concreta frase dopo frase. Il problema è la spiegazione del tutto, che a tratti sembra non quadrare: ci sono una serie di cose che non stanno in piedi se non attraverso una gran quantità di supposizioni lasciate al lettore, forse un po' troppo per lasciare intatta la credibilità della storia narrata. Peccato: con un finale diverso, magari pensato con più calma, sarebbe potuto venire fuori un gran bel racconto. Comunque, non una prova negativa.
 
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ilma197
view post Posted on 26/4/2014, 14:50




Racconto ben scritto, anche se l'ho trovato un po' prevedibile (la scena dell'ombra che esce dall'armadio arriva troppo presto per essere definitiva e anche il capovolgimento finale me lo aspettavo). Bruttina l'espressione "buia come il buio stesso". Piccolo appunto sulla trama: se i genitori sono fuori, chi è la voce femminile che si spaccia per la madre? Possibile che Andrea non si accorga che non è lei?
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 26/4/2014, 23:39




Il racconto è scritto bene e non ha difetti né di ritmo, né stilistici. Non mi hanno convinto due cose: l’idea dell’uomo nero che esiste davvero sa un po’ di già visto. Il colpo di scena centrale sembrava riportare le cose fuori da questo binario, ma poi il turning point finale è un piuttosto prevedibile, per quanto forse inevitabile. La seconda cosa è l’organizzazione dello scherzo: mi sembra, per esempio, un po’ difficile che il bambino, oltretutto pauroso com’è, si sia scordato che i genitori non fossero in casa. In ogni caso, un racconto gradevole, con qualche debolezza.
 
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Selene B.
view post Posted on 27/4/2014, 11:27




L’inizio mi era sembrato incoraggiante, anche se la situazione non era proprio delle più originali e aveva una sola via di uscita narrativa, abbastanza “forzata”: sembra vero, ma è uno scherzo, ma in realtà è vero, invece. Infatti hai preso proprio questa strada, e così la storia mi pare davvero troppo prevedibile. Poi: quando dici che “Era Fabio riverso a terra, con gli occhi spalancati e lo sguardo vitreo.” sono al buio, no? Come fa Andrea a vedere addirittura lo sguardo vitreo del fratello? Tutt’al più può vedere un’ombra, se il buio non è proprio assoluto. Oppure non sono veramente al buio, come fino a quel momento hai fatto credere al lettore.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 27/4/2014, 17:24




Ciao Marco, il racconto non mi ha convinto fino in fondo. L’ho trovato un po’ altalenante. Mi spiego: all’inizio mi è piaciuto con l’atmosfera che crei fra i due fratelli, molto credibili. Poi mi sono cadute le braccia alla scena dell’armadio e dell’uomo nero che mi sembrava molto il tipico prologo di un episodio di Supernatural… Poi hai ribaltato ancora la frittata e messo quello che sembra un po’ uno spiegone sullo scherzo cattivo organizzato dal fratello maggiore e dagli amici e poi… ribalti ancora con la paranoia che prende il maggiore? Insomma, troppi alti e bassi e ribaltamenti, almeno per i miei gusti, è come se ci fossero quattro piccoli finali, invece che uno solo, e questo non moltiplica la tensione, ma la dimezza ogni volta. Alla prossima!
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 17/5/2014, 17:50




Un racconto tutto incentrato sul dialogo, come piace a me, ottimo. Il brividino è palese in almeno un paio di occasioni, di contro il finale mi sembra un po' passivo andando a rintanarsi in una conclusione un po' ovvia. Un buon racconto senz'altro che avrebbe dovuto osare un po' di più nel finale.
 
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11 replies since 22/4/2014, 22:49   106 views
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