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Lo sguardo del bagnino, di Angelo Frascella

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Angelo Frascella
view post Posted on 22/4/2014, 22:42




“Ne sono certa.”
“Livia, non siamo in un film di Pierino.”
Berto avrebbe voluto usare un tono più severo. La guardò bene, in quel bikini che ne metteva in risalto i difetti. Gambe storte e sedere a pera. Le studiò il viso: il naso adunco e il mento proteso in avanti: l’incarnazione della befana. E quegli occhi a palla che facevano pensare a un camaleonte. No, non se la sentiva di essere severo, se voleva illudersi che il bagnino la bramasse, al punto da spiarla mentre si cambiava nella cabina.
“Berto, mi ami?”
Lui ripensò ai quarantacinque anni di solitudine, fino a quando non l’aveva incontrata: “Certo.”
“Allora devi credermi. Era scritto anche sull’oroscopo: questa settimana, attirerai l’interesse dell’uomo più bello che tu abbia mai visto.”
Berto, professore di scienze alle scuole medie e materialista convinto, respirò a fondo e annuì di nuovo. Sapeva quanto fosse inutile provare a convincerla che le stelle sono ammassi di gas incandescenti e non amuleti.

“Ha tenuto il binocolo su di me, per tutto il tempo del bagno.”
Berto era uscito dal mare più accaldato di quando vi era entrato. Come ogni anno, le aveva chiesto di vedere un posto nuovo e, come ogni anno, erano a Rimini.
“Vigila sui bagnanti. Siamo solo finiti nel suo campo visivo.”
“E, ora che siamo sulla spiaggia, invece di sorvegliare i bagnanti, guarda me.”
Si voltò. In effetti, stava guardando verso di loro, ma appena incrociò gli occhi di Berto si voltò per scrutare l’orizzonte.

Berto aveva otturato con cura i buchi della cabina e badava a mettersi sempre nella linea visiva fra il bagnino e Livia. Avrebbe dovuto lamentarsi col direttore. Era certo, però, che quello si sarebbe fatto solo una grassa risata alle loro spalle. Era meglio convincere Livia a fare le valigie in anticipo. O, magari, smetterla con quella stupida fissazione e concentrarsi sul romanzo che teneva aperto, senza riuscirne a leggere neppure una riga.
“Professor Bertuzzi! È davvero lei!”
Berto sussultò, si raddrizzò sulla sdraio e si voltò verso il bagnino comparso accanto a lui. Finalmente, lo osservò da vicino e lo riconobbe: Attilio Fanelli, mediocre alunno di tanti anni prima. Si ricordava di lui soprattutto per le vivaci discussioni in cui lo coinvolgeva sulle scienze occulte, pur di distrarlo dalla necessità di spiegare o interrogare. Sorrise rilassato, si voltò verso la moglie per spiegarle: il ragazzo aveva creduto di riconoscerlo, ma voleva accertarsi dell’identità del vecchio professore, prima d’importunarlo. Anche lei si era tirata su e rivolgeva ad Attilio un inutile sguardo languido.
“Professore” continuò il bagnino, “per un errore del destino, lei ha sposato la donna che, in tutte le mie precedenti reincarnazioni, è stata la mia anima gemella.”
Berto sentì la propria mascella aprirsi in un’espressione ebete.
“Le devo chiedere di non impedire un amore più grande della vita.”
Sul viso di Livia si era dipinta la soddisfazione di chi ha sempre ragione. La donna si alzò in piedi e scrollò le spalle: “Scusa, caro, non posso oppormi al fato.”
Mentre guardava i due allontanarsi, Berto cercò dentro di sé il dolore dell’abbandono. Vi trovò, invece, il sollievo della liberazione.
Iniziò a ridere sguaiatamente, indifferente agli sguardi degli altri bagnanti.
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 23/4/2014, 21:04




Sottile, intelligente, originale, per niente scontato. Ho dovuto rifletterci un attimo per capire in pieno la "dimensione psicologica" dei protagonisti, per il fatto che non sono banali. Poi, quando ho capito tutto (forse sono un po' distratto, ultimamente) ho apprezzato il racconto. Bravo. Prima di stilare la classifica lo rileggerò, ma per adesso ti faccio i complimenti: i tuoi racconti sono sempre molto interessanti.
 
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simolimo
view post Posted on 24/4/2014, 11:21




ciao Angelooo! ^_^ eccoti ancora una volta tra gli autori di MC =) evvai!!! orsù, andiamo al pezzo!
ahahahah! esilarante! una chicca dietro l'altra! hai orchestrato il susseguirsi di dialoghi e comportamenti in modo maestrale. non è arrivato nulla per scontato e fino all'ultimo ero qui a chiedermi cosa sarebbe successo. ho azzardato un paio di finali in anticipo e... gli ho bucati entrambi XD! complimenti per davvero Angelo, mi piace sempre moltissimo la tua penna, delicata e scorrevole, ma mai banale. mi complimento e ti lascio alcune osservazioni sul pezzo che, come avrai capito, mi è garbato abbestia! ahah!

Le studiò il viso: il naso adunco e il mento proteso in avanti: l’incarnazione della befana. > Angelo... non credo sia possibile usare in un'unica frase due volte di fila i ":", ma nel caso mi sbagliassi, raccontami che così imparo anch'io :)

No, non se la sentiva di essere severo, se voleva illudersi che il bagnino la bramasse, al punto da spiarla mentre si cambiava nella cabina. > la frase un pelo zoppica rispetto a tutto il resto del tuo periodare... toglierei una virgola o dividerei le frasi, se non la rivedrei in toto :P

In effetti, stava guardando verso di loro, ma appena incrociò gli occhi di Berto si voltò per scrutare l’orizzonte. > in questa scena io mi immaginavo il bagnino fisso alla sua postazione e loro sui lettini o le salviette, ma... non credo si possa parlare di incrocio di occhi, quanto di sguardi... o è colpa della mia miopia o.O? ahahah! :P

bom, con questo è tutto :) spero ti possano tornare utili gli spunti dati. Grazie per le belle letture che sempre offri e alla prossima, sperando di esserci!
ciao ciao Angelo ^_^
 
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Ceranu
view post Posted on 25/4/2014, 09:43




Ciao Angelo.
Ho dovuto leggere più volte il racconto perché in un primo momento l'ho trovato piatto. Ho tenuto un'espressione ebete durante tutto il tempo, ero pronto a ridere senza riuscirci. Poi ho capito, era quello lo scopo, il totale surrealismo, una storia sospesa tra la schiettezza di Berto e la follia di Livia e Attilio. Alla fine il sorriso è rimasto, e ad esso si è aggiunto uno stato di appagamento. Veramente bello, complimenti.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 25/4/2014, 21:55




Grazie a tutti e tre per lettura e commenti! :)

@Simo: ciao Simo! Grazie per le osservazioni stilistiche.
Sui due punti nella stessa frase, mi sono sfuggiti.
La tua domanda però mi ha fatto venire il dubbio. In questi casi, di solito, faccio riferimento al sito della Crusca. Leggendo qui:
http://www.accademiadellacrusca.it/it/ling...particolari-usi
ho scoperto che non sono proibiti. In linea generale sarebbe preferibile non usarli, ma, per esempio, in caso di "susseguirsi di enunciati consequenziali" si possono usare (la mia frase mi pare ricada benissimo in questo ambito). Tra l'altro pare che Gadda ne facesse un grande uso.

Sull'incrocio di "occhi" hai ragione. Avevo in effetto scritto "sguardo" poi mi è caduto l'occhio su quel "guardò" poche parole prima e la ripetizione "guardò-sguardo" mi ha condotto all'errore ;)
 
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ilma197
view post Posted on 26/4/2014, 14:45




Un racconto in cui succedono decisamente molte cose rispetto alla brevità del testo: Livia convinta che il bagnino la fissi, il marito che prima la considera pazza, poi diventa paranoico al riguardo, poi il bagnino che si rivela un ex alunno, la fissazione della moglie che sembra infondata e infine il bagnino che si porta via la moglie... Una mole di avvenimenti e capovolgimenti che hai gestito tutto sommato bene, ma il racconto risulta
comunque un po' affrettato, soprattutto nella parte finale. Altro piccolo appunto: mi sembra poco verosimile che un ragazzino delle medie discuta con un professore di scienze occulte, mi sembra che sarebbe decisamente meglio se il professore insegnasse in una scuola superiore. (ok, nulla vieta di pensare che insegni alle medie adesso ma all'epoca in cui il bagnino era suo alunno si trovasse alle superiori... ma, visto che non costa nulla, io cambierei comunque). A parte questo, racconto simpatico e ben scritto, mi è piaciuto.
 
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Selene B.
view post Posted on 27/4/2014, 11:24




L’idea di fondo è carina, e hai fatto tutto il possibile per evitare il decorso più prevedibile della storia, anche se comunque potevi depistare il lettore solo fino a un certo punto. Restano alcune domande: come ha fatto il bagnino a riconoscere nella moglie del professore la donna del suo destino? È un punto abbastanza fondamentale, qualcosa avresti dovuto dire; l’accenno a un qualche interesse per l’esoterismo fin dai tempi della scuola è veramente troppo poco, secondo me. Anche perché non mi risulta (non è che io sia un’esperta, però) che esistano metodi così certi per identificare a colpi di binocolo persone che abbiamo incontrato nelle nostre vite precedenti.
L’ultimo appunto: l’ultimissima frase è superflua, a mio parere persino dannosa. Avresti chiuso più efficacemente con una riga in meno.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 27/4/2014, 16:55




Ciao Angelo, decisamente carino il racconto. Mi è piaciuto come hai fatto salire nel lettore il dubbio che le attenzioni del bagnino fossero rivolte al professore, in senso omosessuale, per poi virare bruscamente sulla reincarnazione e sul destino astrale. Divertente.
Che appunti farti? Forse il racconto pecca un filo di maschilismo, data la sensazione di liberazione provata da Berto quanto il suo ex allievo gli soffia una donna bella quanto la befana.
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 17/5/2014, 17:46




Originale, ben gestito, divertente. Un buon lavoro sotto molteplici punti di vista con il più il pregio di tenere davvero con il dubbio il lettore fino alla rivelazione finale. Ulteriore pregio quell'affermazione conclusiva, cinica il giusto.
 
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8 replies since 22/4/2014, 22:42   108 views
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