Angelo Frascella |
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| Ciao Francesco
Ho trovato questo racconto davvero gradevole ed efficace: hai reso molto bene l’incalzare del panico nella mente del protagonista, a partire da un evento insignificante e a una serie di connessioni internamente logiche ma esternamente folli. Ho potuto percepire la paura di Enea e farla mia. Il difetto principale (a parte qualche svista qua e là, che in MC sono perdonabili) è il finale. Non ho davvero capito cosa intendesse dire Enea con l’ultima frase.
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