Selene B. |
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| Parte abbastanza bene, caratterizza in modo piuttosto credibile la patologia del protagonista (che però definirei più ipocondria che paranoia), ma poi piano piano si perde, dal pronto soccorso in poi, e finisce per concludersi in modo insoddisfacente. La scena al pronto soccorso non mi sembra molto riuscita: non credo (anche se posso sbagliarmi) che di fronte a un paziente che sbraita un po’ la soluzione sia subito quello di un ricovero coatto e di un letto di contenzione. ll tema dell’amicizia mi pare forzato, sembra entrarci poco con la storia principale.
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