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Amici fino alla fine, di Francesco Nucera

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Ceranu
view post Posted on 27/4/2014, 14:28 by: Ceranu




ormai è chiaro che il finale non è comprensibile. Evidentemente ho dato troppe cose per scontate. Nella mia testa la storia era talmente chiara da avermi fatto saltare delle spiegazioni indispensabili. proverò a farvi capire queli fossero le mie intenzioni, ma già questo indica l'insuccesso del racconto.

-Stai tranquillo è la solita crisi-
Finalmente era tutto chiaro, lui l'aveva sempre saputo.
-Da quanto lo sai?-
-So cosa? Questo è il tuo solito attacco di panico- Pietro lo guardò sorpreso
-Ora capisco, quindi quelli che mi davi erano degli antidolorifici

Questo è il passaggio che dovevo rendere più comprensibile. Pietro è un infermiere, quindi non può preschivere dei farmaci, di conseguenza ci sarà uno psichiatra (il camice bianco afferrato per il bavero) che lo fa al suo posto. Ma se non lo scrivo, non si può capire.

Per quanto riguarda la sua patologia ho calcato troppo sull'attacco di panico, dando solo degli indizzi della paranoia(che provoca la prima). Enea non si fida di nessuno, e crede che tutti siano contro di lui. Cosa che non succede con l'ansia o il panico, in cui hai la sensazione di morire.
Le cinghie di contenimento vengono utilizzate spesso per i pazienti pericolosi per se o per gli altri. Ciò non comporta per forza il ricovero coatto, ma fino al colloquio con il medico non vengono tolte.
L'ultima frase doveva indicare il punto di non ritorno. Anche dopo il risveglio Enea resta convinto di avere il tumore al cervello, la paranoia è totale.
Detto questo ho solo una cosa da sottolineare, se non scrivo le cose non si possono capire.
 
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11 replies since 22/4/2014, 22:59   116 views
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