Ciao a tutti. Inanzitutto ringrazio per la lettura, e provo a rispondere a qualcuno.
Beppe, è vero che il racconto non era ambientato in inverno, e che potevo evitare la frase
CITAZIONE
non avrebbe più visto l'inverno,
, ma in realtà erano i sentimenti dell'omicida a dover far pensare alla stagione. Un uomo freddo, con pochi sentimenti e una tristezza assoluta che lo attanagliava, proprio come l'inverno, che in pratica si stava risvegliando in lui.
Per quanto riguarda l'omicida che gode nell'essere ucciso, era proprio questo l'unico punto che voleva essere innovativo. So benissimo che la trama non era delle più originali, quindi proprio nei suoi sentimenti doveva esserci quella nota nuova. Non ho mai ucciso nessuno e non sono mai morto, quindi accetto assolutamente la vostra critica. Dovesse succedermi, ve lo farò sapere
Filippo P., ho pensato molto al tuo consiglio di usare di più la fantasia, ma non so se ne sarò mai capace. Proverò sicuramente a cimentarmi in generi diversi, prima di partecipare a Minuti Contati non avrei mai pensato di scrivere di un serial killer, ma non ti prometto nulla. Comunque grazie, perché mi hai messo davanti a un limite che non mi rendevo conto di avere.
Ciao