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Lista racconti ammessi e vostre classifiche MC VIII Edizione Terza Era

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Angelo Frascella
view post Posted on 20/9/2014, 22:44 by: Angelo Frascella




Ciao a tutti.

Dopo aver letto il tema, mi aspettavo una prevalenza di racconti in cui questo venisse interpretato secondo l'idea del film (il bivio). Invece la maggioranza si è concentrata sull'idea di "soglia" come passaggio metaforico verso la morte e/o l'aldilà e, comunque, ha preso il tema in maniera letterale.

In ogni caso, ecco la mia classifica:


1. Luna di Viviana Tenga
Dopo le prime battute del racconto, credevo si trattasse della solita storia di fantasmi. Invece mi hai stupito piacevolmente, con il seguito. Soprattutto mi è piaciuto il confronto fra il mondo dei grandi e quello dei piccoli, confronto che non viene solo dalle considerazioni esplicite di Luna, ma anche (e soprattutto direi), dalle differenze fra il comportamento degli adulti e quello dei bambini, a partire dall’errore dell’amica di famiglia nel ricordare il nome del bambino, fino all’incapacità della madre di capire il figlio. Molto più facile bollare, tutto ciò che fanno i bambini come gioco, che interrogarsi davvero su cosa pensino e sentano davvero.

2. Una porte su Marte di Marco Fronzoni
Davvero carino questo racconto, che ricorda lo stile del miglior Brown: umorismo efficace e un finale “tagliente”.
Ci vedo però due piccoli difetti. Uno logico: prima di far rischiare la vita a un povero (in tutti i sensi) scienziato, di sicuro, in un caso del genere, si provvederebbe a mandare una sonda o un robottino (tipo Mars Rover) oltre il portale per verificare l’effettiva sicurezza dell’operazione. Certo, così verrebbe meno l’effetto umoristico, quindi chiudiamo un occhio. L’altro difetto è che l’aderenza al tema è un po’ forzata (tant’è che hai voluto sottolineare l’analogia del passaggio con le porte scorrevoli del supermercato). Diciamo che, se non ci fossero le membrane che si aprono e si chiudono, il racconto funzionerebbe comunque. Questo penalizza un po’ il racconto (dal punto di vista di questo giro di Minuti Contati, non in maniera assoluta, ovviamente).

3. Serenità o Futuro di Francesco Nucera
Il suicidio per rimediare all’incapacità dello stato di mantenere gli anziani, non è un’idea nuova, ma qui l’hai resa bene e, soprattutto, l’hai dipinta mostrando la freddezza e il cinismo con cui le istituzione e le persone al loro interno (infermiere e medici) trattano un aspirante suicida, trasformando un dramma in una pratica da sbrigare. Anche le immagini della famiglia da vedere obbligatoriamente, danno molto il senso di tutto ciò.
Tutti i particolari sono messi al posto giusto, per trasmettere il senso di un evento assurdo avvolto in un "pacchetto" di banalità.
Un’errore: la canzone dei Queen è “who wants to live forever” e non “how want to live forever”.


4. IL CALENDARIO DI PIETRA, di Beppe Roncari
Molto bella l’idea dei Dolmen che rappresentano delle porte in grado di portare indietro il tempo e bello anche il rapporto che costruisci fra i personaggi.
Ti segnalo un errore, all’inizio, sul punto di vista, che sembra quello della bambina, mentre per tutto il resto del racconto usi quello dello zio.
Quando scrivi “Per un attimo, solo un attimo, fu sicuro che il bastone era una spada”, sarebbe, secondo me, più corretto “fosse una spada”.
Mi ha lasciato un po’ in dubbio la frase su “un’altra porta doveva aprirsi…”. Intendevi la porta della mante dello zio?
In ogni caso, a parte i dettagli, hai scritto un bel racconto.


5. La discesa di Diego Ducoli
Simpatico il gioco delle citazioni e dei rimandi della Divina commedia e anche l’idea della modernizzazione della discesa negli Inferi è divertente. Essendo abbastanza facile capire dove si svolga l’azione, l’identità di Lucy e di Ali risulta evidente prima del “colpo di scena” della rivelazione, ma questo non rovina certo la lettura. Insomma un racconto leggero che mi ha fatto sorridere. Forse, quello che un po’ manca, è un secondo livello di interpretazione che gli dia un po’ più di spessore, ma va bene così.

6. Le porte scorrevoli del paradiso
Il racconto è scritto bene. Il tema è quanto mai classico: la soglia dell’aldilà e qui viene interpretato con una certa ironia, per cui la porta dell’Inferno deve persuadere il “dannato” a entrare e dunque deve convincerlo, contro ogni evidenza, di essersi meritato il Paradiso. Bisogna dire che forse verso la metà il gioco diventa sin troppo evidente, per cui manca la sorpresa, nel finale, dell’inganno rivelato. Comunque un racconto simpatico e divertente.
PS L’occhio rosso mi ha richiamato un po’ un Silone o Hal 9000.

7. Storia Muta di Beppe Roncari
Apprezzo l’idea di fondo della storia: il Cristiano salvato dal Leone da una porta inceppata e Nerone che scende nell’Arena per ucciderlo, ma ne rimane ucciso, ma tutto questo non passerà alla storia perché Nerone sarà sostituito da un sosia. Ma, a parte un paio di problemini di coerenza (il cristiano, da quello che raccontano le cronache, avrebbe preferito farsi uccidere che ammazzare lui stesso. E poi come si fa a tener nascosta la morte di Nerone con tutti quegli spettatori?), il problema principale è che la storia è affogata in uno stile barocco ed eccessivo. Non dico che si debba sempre scrivere in maniera lineare, ma quando ripetizioni, aggettivi e figure retoriche inghiottono personaggi, ambientazione ed emozioni, anziché esaltarle, io credo che il testo vada un po’ asciugato, cercando il giusto mezzo fra effetto stilistico e narrazione.

8. Incroci, Elena Grecchi
Un racconto che mischia Sliding Doors e The Walking Dead. Il punto di svolta è il fatto che la protagonista decida di non andare a un appuntamento con un’amica noiosa. L’idea è carina e gestita abbastanza bene, anche se, considerando la situazione e l’immaginario legato alle epidemie zombie, rimane il dubbio che anche la ragazza che si salva sull’elicottero non avrà futuro. Mi lascia un po’ dubbioso il fatto che una ragazza qualunque sia in grado di cavarsela così bene in un’invasione zombie.

Buona notte
Angelo
 
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13 replies since 19/9/2014, 13:08   239 views
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