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Lista racconti ammessi e vostre classifiche MC VIII Edizione Terza Era

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sgerwk
view post Posted on 24/9/2014, 19:24 by: sgerwk




1. Luna
Ottima prova, specialmente rispetto al realismo con cui sono resi i personaggi e la scena. Nonostante sia un racconto fantastico, e forse anche per questo, era fondamentale che sia il modo in cui le persone parlano e si comportano, così come anche l'ambiente e il modo in cui tutte queste cose sono filtrate dagli occhi infantili del protagonista, tutto questo venisse reso in modo ottimale. Il tema è centrato più che in altri racconti (dove la porta scorrevole magari poi si scopre essere girevole, o a ghigliottina, o non essere solo un passaggio qualsiasi). L'idea non è particolarmente originale, ma abbastanza; in ogni caso, la qualità della resa compensa. Unico dettaglio che ho trovato fuori posto è che il bambino non si stupisca di sentire la bambina parlare attraverso la porta chiusa.

2. Il calendario di pietra
Molto bene come storia, personaggi molto ben delineati. Mi è piaciuto il finale, con il vecchio zio (prozio, immagino, vista l'età mostrata) che non solo torna indietro a un tempo magico ma anche nelle vesti di bambino a sua volta. Una originale interpretazione dell'idea dei dolmen come porte.
Che poi, tra porta scorrevole e girevole c'è differenza, ma direi che è un dettaglio (certo che se 'sti druidi avessero messo i dolmen dritti invece che in cerchio il racconto ti sarebbe venuto ancora più in tema). Qualche commento nello specifico:
"Non c'erano dubbi: era così!" qui ci sarebbe un problema di punto di vista, che però si risolve molto facilmente: bastava dire una cosa del tipo: "guardava, annuiva"
"Le gridò una voce." idem
"nemici di felce e d'ortica..." già ci sono dei punti di sospensione quattro righe sopra, qui poi nemmeno sono utili
"non ci aveva mai più pensato" mi sembra ridondante il "mai", e anche poco adatto, visto che ci sta pensando adesso
"Che altro credevi che erano? [...] scelte verbali [...]" questa è azzeccata, sia perché dà realismo al discorso che per la reazione dello zio, fa capire meglio il suo carattere
"porte girevoli, come quelle dell'Ikea" ottimo anche qui: è molto realistico che un bambino usi un confronto con un oggetto che conosce, per farsi capire
"Ma un'altra porta doveva schiudersi affinché lo zio si mettesse ad aiutarla." qui però la frase è un po' ambigua: quale altra porta, visto che finora non se ne è schiusa nessuna?

3. Incroci
Un racconto che interpreta il tema come un bivio della storia, in questo caso un horror: la protagonista va all'aperitivo e si ritrova poi a vagare nella città distrutta, oppure non ci va e viene portata in salvo dall'elicottero. L'alternanza funziona piuttosto bene, mostrando in parallelo l'insorgere dell'epidemia e i suoi effetti. In diversi punti ho trovato dei problemi di scrittura, soprattutto di punteggiatura. In uno spazio più lungo credo che si potesse mostrare un po' di più la scena, qui diversi frammenti mi sono sembrati un po' troppo riassunti.
Nello specifico dei problemi di scrittura, mi pare che manchino delle virgole e qualche volta ci sia invece una virgola dove andrebbe il punto. Poi alcuni termini mi sono sembrati un po' poco indicati per rendere l'idea.
"guarda non ho tempo" credo dopo guarda ci vada una virgola
"Ma come???" si tendono a evitare più punti interrogativi di fila (o anche esclamativi)
"lasciava partire il colpo" questo dà più l'idea della pistola, non credo renda bene l'idea del colpo di spranga
"Bene adesso era libera di organizzarsi come voleva, Chiara era simpatica" virgola dopo "Bene", punto prima di "Chiara"
"Si guardò intorno: macchine abbandonate, ecc." ottimo modo di rendere la descrizione senza fermare la storia: qui è inserita nell'azione, e in particolare nel momento in cui la protagonista sta cercando un rifugio per cui ha senso che faccia attenzione ha cosa ha intorno
"Scelse il suo obiettivo:" un po' ridondante, e "obbiettivo" suona inappropriato; bastava "Scelse:", o anche niente
"avrebbe dovuto fare la spesa" la spesa? forse "procurarsi da mangiare"
"strette sul bastone" non era una spranga?

4. La discesa
Ma chi è Lucy, intanto? Ah, ok, ora che lo scrivevo ho capito. Diciamo che non salta subito all'occhio. L'idea era carina, e ci sono almeno due elementi molto apprezzabili nel racconto: il vecchio con il remo, che viene mostrato come un elemento di contorno e invece è fondamentale (Caronte mandato in pensione, per cui ora l'accesso all'inferno è con l'ascensore) e le descrizioni dell'inferno con i vari piani. Quindi, buona l'idea centrale, molto buoni alcuni elementi secondari. Il problema principale è che il racconto mi sembra scritto un po' di fretta, con vari accenti che mancano e una narrazione che troppo spesso appare poco nitida.

5. Il rasoio di Occamo
Da un certo punto di vista, è il racconto più fedele al tema: non ho visto il film, ma il riassunto su Wikipedia dice che se una delle due alternative va male, l'altra finisce peggio. In qualche modo è così anche qui: da una parte lo scrittore di poco successo poi si rivela essere in fondo l'alternativa migliore. Casomai mi viene da chiedere come mai l'altro si senta infelice all'apice del successo che prima lo soddisfava così tanto; l'omicidio sarebbe più giustificato casomai dopo che il quarto d'ora di celebrità è finito. Un refuso (doppio): "mi avvicino Occami" -> "mi avvicino a Occamo"

6. Una porta su Marte
Tutto ruota intorno a una battuta verbale (marte/morte) ma manca una vera idea di sostegno, come dovrebbe essere nella fantascienza classica. In altre parole, la battuta finale poteva anche andare bene se però ci fosse stato un elemento originale nel resto del racconto. Anche il tema è preso molto di striscio, togliendo "porte scorrevoli" dal racconto non sarebbe cambiato niente.
È invece molto ben gestito invece il dialogo, con molto realismo ed elementi di contorno (es. il panino) che lo rendono interessante al di là del filo centrale della narrazione (scienziato riceve messaggio - parte - il messaggio era sbagliato).
Ci sono invece dei problemi di credibilità: Luigi si lancia sulla base di una semplice frase, fra l'altro senza nemmeno poter sapere per certo se si sarebbe ritrovato cento metri sopra o sotto la superficie di Marte (cosa che il messaggio di Rudolph non precisava). Anche il fatto che quello gli abbia scritto solo una frase senza nessuna spiegazione mi pare difficile da accettare: se sa che passare porta alla morte avrebbe dovuto essere un po' più chiaro, più che scrivere quattro parole in una lingua che sa di non conoscere nemmeno troppo bene. E ancora: non mandano prima un robottino, che adesso si comprano pure ai negozi di giocattoli, e va lui di persona? Alcuni altri commenti:
"mordendo là dove non c'era stoffa a proteggere il suo corpo" non dà molto l'idea di un freddo intenso, secondo me
"Thò" mai letto scritto così...
"domandò Beppe mentre scrutava ecc." mi pare un salto nella narrazione, una perdita del flusso; penso sia meglio prima dire che Beppe raggiunge il borsellino e poi domanda; poi non credo sia possibile che riesca a dire una frase così breve mentre fa due cose in sequenza (guardare nel borsellino e poi lo schermo)
"Direi che... che ci siamo" non è chiaro cosa significhi l'esitazione; forse ci voleva una interruzione in cui il personaggio faceva qualcosa tipo guardare in alto (nel caso ci fosse un'esitazione) oppure lavorava a qualcosa (nel caso fosse distratto da altro e per questo non avesse risposto subito)
"che nel frattempo era andato ad aprire un armadio" da come è scritto sembra che sia riuscito a infilarsi nella tuta nel tempo in cui Beppe dice "Lo ammetto... E mo'?"

7. Serenità o futuro
L'idea delle persone che scelgono una forma di eutanasia legalizzata e incoraggiata dallo stato è stata spesso usata nella fantascienza, per esempio nel film Soylent Green. Per qualche motivo, è anche un tema scelto con relativa frequenza nei racconti italiani (è una valutazione ad occhi). Qui la variante innovativa è la specifica esatta del perché, ossia il risparmio dell'INPS viene in parte riconosciuto agli eredi. Detto questo, il racconto come realizzazione ha alti e bassi: mentre è molto buono nel trasmettere lo stato d'animo del protagonista, ha vari difetti di scrittura che ne pregiudicano in parte l'impatto. Ne segnalo alcuni qui sotto, ma la sensazione che ho avuto è stata in generale una mancanza di "pulizia" di scrittura.
"simile a uno sbadiglio. Mentre Futuro, era acquattato" punteggiatura
"in contro"
"fare i suoi conti" vabbe' che è un dettaglio, ma nel direi che i ragionamenti del sudoku si possano definire "conti"
"si trovò davanti" quest'espressione è ripetuta due volte in poche righe, e secondo me almeno la prima non mi è parsa appropriata
"Sollevò il pugno pronto per bussare" pronto è ridondante
"si acciglio" accento

8. Storia muta
La storia c'è, la porta (quasi) scorrevole anche, però credo che il modo in cui la narrazione è portata avanti penalizzi la lettura. Secondo me, le prime righe di un racconto già dovrebbero chiarire la scena o al limite qualche aspetto del personaggio narrante che possa risultare molto interessante. in questo racconto non ho avuto questa impressione: i primi paragrafi danno poche indicazioni su dove il protagonista si trovi o stia succedendo. Dopo si capisce, un po' per volta, ma mi è rimasta sempre una impressione di vaghezza, anche nel momento cruciale in cui il cristiano uccide Nerone. Fra l'altro, non è chiaro come lui riesca a frantumare il polso dell'imperatore con così apparente facilità.
 
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13 replies since 19/9/2014, 13:08   239 views
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