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Giorno felice, di Maurizio Bertino

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Peter7413
view post Posted on 23/12/2014, 00:28




Giorno felice

– Buon Natale!
– Buon Natale a lei, Esattore!
– Da lontano m’è parso di scorgere un’espressione infelice sul suo volto…
– Io, macché! Era stanchezza per i troppi balli di oggi!
– Bene, bravo, apprezzo la sua voglia di vivere e di accettare anche la sua difficile situazione di barbone, continui così e buon Natale!
– Buon Natale a lei, Esattore!
L’Esattore, sorriso sulle labbra, attiva il bluetooth tornando a imboccare la via centrale, alle sue spalle il barbone continua a ballare nonostante la non più giovane età e l’evidente fatica che il gesto gli comporta.
– Pronto, Bertoldo, sono Caputo. Qui tuttobbene, niente da segnalare. Tu? Come come? Stai a entrare in un locale alquanto sospettoso? Minchia, permani in linea intanto che ti raggiungo. Parlami Bertoldo, parlami! Che vedi? Come? Un segretario chino sulla scrivania? Sta lavorando? E che altro vedi, Bertoldo? Dai che sto imboccando a passo sostenuto la via in cui ci siamo separati e a breve giungo. C’è il datore di lavoro del segretario che ti inveisce contro? E che dice, Bertoldo? Che tiene la crisi? Che gli hanno commissionato… ma che minchia di parola è “commissionato” Bertoldo? Parla chiaro! Ah, che gli hanno dato un lavoro da consegnare entro domani e che ha dovuto accettarlo e che oggi tiene bisogno di avere il suo segretario sul posto di lavoro? Ma chi cazzo crede d’essere sto tipo? Sono arrivato, Bertoldo.
Il locale è illuminato da un paio di candele, il segretario è rannicchiato contro una parete. Bertoldo, nell’impeccabile divisa degli esattori del buon costume, sta fronteggiando il datore di lavoro.
– Se non consegniamo perdiamo il lavoro! – urla l’uomo.
– Oggi è Natale! – ribatte Bertoldo.
Caputo li raggiunge, fissa gli occhi in quelli del datore di lavoro, – Quindi lei ha deliberatamente deciso di tenere aperto l’esercizio lavorativo nonostante le contrarie direttive del buon costume di questa nostra onorata società?
– Non avevo scelta…
– Non ha risposto alla mia domanda e pertanto gliela ripeto: quindi lei ha deliberatamente deciso di tenere aperto l’esercizio lavorativo nonostante le contrarie direttive del buon costume di questa nostra onorata società?
Il datore di lavoro guarda Caputo con la stessa espressione con cui potrebbe fissare un marziano e infine risponde – Sì.
– E quindi, avendo io registrato la sua ammissione di colpa ed essendo autorizzato dalla magistratura locale a reprimere con fermezza e decisione ogni atto contrario al comunemente accettabile, la dichiaro colpevole e procedo all’esecuzione.
Caputo estrae una pistola e spara in testa al datore di lavoro.
Il segretario comincia a piagnucolare.
– Immagino che lei non abbia da offrirci un gran pranzo di Natale, giusto? – gli chiede Caputo.
– A casa ho il frigo vuoto, avevo bisogno di questo lavoro…
– Minchia che nullafacente. Bertoldo, più avanti nella via ci sta uno degli amici miei che starà festeggiando a modo, andiamo. E lei, segretario, me lo faccia un sorriso, su! Ecco, così, bravo che oggi è un giorno felice. Buon Natale!

Fine
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 28/12/2014, 00:10




Ciao Maurizio.

Se non mi ricordo male, anche l’ultima volta che avevi partecipato in veste di autore avevi giocato sul linguaggio delle Forze dell’Ordine… cos’è, un periodo intenso di multe di cui ti vendichi qui? :)
Scherzi a parte il racconto è simpatico e prende un po’ in giro il dovere di essere felici a tutti i costi imposto a livello quasi istituzionale… certo che se passasse un Esattore a punire quei supermercati che decidono di stare aperti pure a Natale (come fece l’anno scorso quello sotto casa mia) non è che l’iniziativa mi dispiacerebbe molto.
Nel complesso comunque il tuo racconto mi ha fatto sorridere e un sorriso merita sempre un grazie.

A rileggerci e Buon 2015(un anno che sarà particolarmente intenso dal punto di vista di MC, no? :)
Angelo
 
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Peter7413
view post Posted on 28/12/2014, 22:44




Ciao Angelo e grazie per il commento!
Direi che il tema del controllo sociale mi appartiene parecchio ed è un caso che sia comparso, con toni caricaturali, in due racconti consecutivi qui su mc, pur a distanza di sei mesi!
Occhio che non punto il dito contro chi tiene aperto, ma contro il sistema che costringe e poi tarpa infischiandosene... è ben diverso ;)
Eh sì, il 2015 sarà intenso a livello MC, vediamo di divertirci ancora un po' con quest'ultima edizione su Nero!
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 28/12/2014, 23:18




CITAZIONE (Peter7413 @ 28/12/2014, 22:44) 
Occhio che non punto il dito contro chi tiene aperto, ma contro il sistema che costringe e poi tarpa infischiandosene... è ben diverso ;)

Sì, appunto. Ero io che puntavo il dito contro chi tiene aperto :P
 
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Ceranu
view post Posted on 30/12/2014, 20:13




Ciao Maurizio, ben trovato nelle tue vesti mortali.
Di horror nemmeno l'ombra.
Stile e ritmo sono il punto di forza del racconto che si legge molto bene e risulta gradevole.
Mi è piaciuta l'impronta umoristica e provocatoria, anche se ho apprezzato meno le storpiature e l'evidente ignoranza di Caputo, l'ho trovata gratuitamente territoriale. Nel complesso è un buon racconto con buoni spunti di riflessione.
Ciao
 
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Peter7413
view post Posted on 30/12/2014, 20:27




Ciao Francesco e grazie per il commento :)
Non concordo con l'affermazione "di horror nemmeno l'ombra"... Il tema non voleva portare obbligatoriamente verso tematiche horror e comunque l'horror può essere inteso anche in una rappresentazione dissonante della realtà.
Riguardo all'evidente ignoranza di Caputo... Quando guardo i politici in tv quello è ciò che mi fanno venire in mente... Sono territoriale? (che vuol dire territoriale?) :blink:
 
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Ceranu
view post Posted on 30/12/2014, 20:32




È un modo leggero per dire che è discriminante verso i meridionali. Sono certo che non era quella l'intenzione, ma il risultato era molto vicino.
 
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Peter7413
view post Posted on 30/12/2014, 20:35




Ma capirai se dobbiamo guardare queste cose quando cmq è un fatto che nei posti pubblici il gergo dominante è quello, dai... :woot: Poi, ovvio, esagero, ma la caricatura è esagerazione.
 
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zephiross
view post Posted on 1/1/2015, 22:47




Ciao Maurizio!
Qui si gioca sull’”allegria a tutti i costi” nei tempi della crisi che costringe le persone a tenere aperte forzatamente (o meno) le aziende per lavorare. Lo stile è fresco e godibile, la cosa che mi manca è l’elemento “horror”, che non riesco a intendere di primo impatto come lo intendi tu, e quindi il racconto va un poco “fuori tema” per la mia concezione, appunto, di horror. Per il resto mi piace come scrivi e spero di rileggere in futuro qualcos’altro di tuo ^_^
 
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Peter7413
view post Posted on 2/1/2015, 09:47




Avrai modo di leggerne, insieme al tuo, nel contest di tutti i racconti vincitori (che verrà ufficialmente annunciato oggi, credo) ;)
 
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Serena Aronica
view post Posted on 5/1/2015, 14:36




Ciao Maurizio!
La tua storia racchiude tutto l'orrore del finto buonismo che circola per le strade quando Natale arriva. Non sei felice? Allora sei un deleterio elemento di disturbo per la società. Sinceramente lo sparo in fronte non me lo aspettavo... il tuo è uno stile lontano anni luce dal mio (piuttosto incartapecorito!) e per questo motivo lo trovo spassoso. L'unica nota che un po' mi stona è l'eccessiva ottusità dell'esattore caricata parecchio... anche dietro un perfetto e forbito italiano si celano delle emerite teste di bippppppppp!!!

Ciao!
 
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Giulio Marchese
view post Posted on 5/1/2015, 21:28




Ciao Maurizio. Il racconto ha un ritmo e un linguaggio che mi piacciono. Si legge con una leggerezza incredibile ma al contempo fa riflettere sul buonismo esagerato che c'è nel periodo natalizio. Mi ha molto divertito. Non mi è piaciuta molto la reazione del segretario che "piagnucola" soltanto dopo aver assistito al omicidio cruento di una persona che quanto meno conosceva.
 
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Ozbo
view post Posted on 6/1/2015, 00:06




Racconto molto originale, senza dubbio. Un corpo di polizia addetto al controllo della felicità natalizia è una grandissima idea. Difficile però, per me, calarlo nel contesto di questa competizione. Ironico, divertente ma completamente fuori contesto. Non ci ho trovato, forse per limiti miei, nessun canto di Natale Horror.
Marco Roncaccia
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 6/1/2015, 11:05




Minchia che orrore! Un racconto che mette paura, che lascia l’amaro in bocca, che atterrisce e spaventa. L’orrore del nostro quotidiano, esasperato fino all’iperbole, ma perfettamente riconoscibile, iper-reale e non irreale. Hai avuto il coraggio di denunciare che i mostri della nostra società, quelli che ne costituiscono l’ossatura burocratica e legale, sono peggio di tutti quelli che popolano le nostre più deliranti fantasie. La normalità, sebbene amplificata fino all’eccesso nel tuo racconto, rappresenta l’orrore peggiore forse proprio perché sfugge subdolamente alla definizione di “mostro”, cioè di “diverso” e, per ciò, è perfettamente in grado di mietere vittime (e già ce ne sono) prima ancora che qualcuno se ne accorga. Detto ciò, è ovvio che apprezzo il racconto e ne condivido lo stile amaramente ironico (l’ironia è l’arma del vero “diverso”, cioè di colui che ha il privilegio di riconoscere il male e di pugnalarlo con l’intelligenza). Ben fatto.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 7/1/2015, 12:33




Ciao Maurizio, buon anno! :)
Mi spiace, non trovo efficace questo tuo racconto. Come ormai avrai capito io ho due principi fissi davanti. 1. show, don't tell, 2. e trama sia! Cioè: 1. mostrami e non "raccontarmi" tutto on the face (= no spiegoni) e 2. che succeda qualcosa, minchia! Signor Tenente!
Nel tuo racconto non c'è conflitto, ma solo un trucco per mascherare il tell al posto dello show (l'espediente del tipo al telefono che parla con Caputo e spiega tutto, nasconderlo nel discorso diretto non lo rende più accettabile...) e poi una "esecuzione" senza dramma, senza prove da superare in una parola... senza conflitto.
Quindi è un quadretto e/o scenetta terrificante, nata da una buona idea, ma - mi spiace - non è un racconto.
Alla prossima! ;-)
Qui: "ma che minchia di parola è “commissionato” Bertoldo?" Metterei la virgola prima di "Bertoldo".
Attenzione: del buon costume credo delLA buon costume.
 
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14 replies since 23/12/2014, 00:28   154 views
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