Nero Cafè Forum

Delia di Serena Aronica

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Serena Aronica
view post Posted on 22/12/2014, 23:03




In un angolo buio della stanza, Delia sedeva. La luce tremante di un moccolo esausto, le si rifletteva sulla patina pallida e umida degli occhi aperti. Fissava la porta di legno tarlata. La fissava e sulle labbra secche e tagliate dal tempo sciabordava un mormorio perpetuo. Delia aveva la crocchia tutta scompigliata. Fili argentei vagavano intorno alla sua testa ossuta. Fissava la porta e stringeva le mani adunche intorno ad un vecchio ferro maculato dalla ruggine. Era vecchia e aveva un occhio cieco, le gambe la tradivano sempre più spesso e la schiena era ritorta come un ramo di ginepro ma i suoi soldi... quelli non li avrebbe avuti mai nessuno. Li aveva guadagnati lavorando giorno e sera. Aveva seppellito il suo cuore di femmina e riempito il suo petto di avara ingordigia. Sulla soglia del suo petto si erano infrante le promesse d'amore di uomini arditi che avevano provato a conquistare il suo cuore. Delia viveva unicamente per la ricchezza, il danaro solo le interessava. Lo avrebbe carpito anche dai palmi supplicanti di un mendicante.
Seduta nell'angolo buio della stanza da letto, respira il tanfo di chiuso e aspettava la visita del fantasma del fratello. Trapassato da non più di un mese, aveva accumulato ricchezze e ridotto in lastrico famiglie intere. Lo aveva sognato per notti e sempre le diceva che la notte della Vigilia di Natale sarebbe venuto per non darle tregua. Col grasso corpo ignudo, ricoperto solo di catene, si aggirava nel limbo dei suoi sogni appena prima che l'alba sorgesse. Delia si era fatta sempre più taciturna. La notte lasciava accesa una candela a mentre l'accendeva, malediceva l'anima inquieta di suo fratello. Viveva ormai reclusa nella sua enorme dimora temendo la notte e i presagi delle ombre della morte. Solo suo nipote, l'onesto e pallido figlio di suo fratello, aveva avuto l'ardire di spingersi fin sulla soglia della sua villa. Aveva spinto il batacchio contro la porta, ma Delia non aveva mai aperto. Suo padre si era portato tutto nella tomba e il giovane era rimasto vestito di stracci e di vergogna. Delia, sbirciando da dietro le finestre, lo aveva visto ronzare intorno alla sua casa come una mosca su una carogna. Mai gli avrebbe concesso di vivere del suo sudore. Mai gli avrebbe lasciato in dono il suo sonante amore.
La notte era ormai scesa, nera come ala di corvo. Delia era certa che qualcuno o qualcosa stesse salendo su per le scale, appoggiandosi alla vecchia ringhiera. Con le dita ridotte a tendini rapaci, armo il cane del fucile e lo alzò puntandolo verso la porta. Avrebbe riempito di piombo la carogna di suo fratello. Nel baluginio della fiammella, vide la maniglia d'ottone fare su e giù, poi la porta aprirsi come un sospiro. Delia ingoiò il respiro e fece fuoco contro l'ignoto. Il bagliore improvviso, lo sparo e un grido soffocato. Mentre la polvere tornava a posarsi, Delia si alzò dalla sua sedia. In una pozza di sangue suo nipote giaceva.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 22/12/2014, 23:58




Ciao Serena! Ben ritrovata! Non ho ancora letto ma ho notato che hai messo Titolo e Sottotitolo sulla stessa riga. Puoi mettere "di Serena Aronica" nel sottotitolo. Anch'io facevo questo "errore" se così si può chiamare...) all'inizio.
Ciao! :)
 
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Serena Aronica
view post Posted on 23/12/2014, 00:04




Ciao Beppe!!! E' stato un errore di distrazione... e di cicagna!!!
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 23/12/2014, 00:09




Sei ancora in tempo! Fai "modifica"!
 
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Serena Aronica
view post Posted on 23/12/2014, 00:19




Certamente sarò negata io però anche andando su modifica, il titolo non posso cambiarlo, mi consente di modificare solo il testo...
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 27/12/2014, 23:41




Ciao Serena

Alla tua seconda partecipazione a MC, si conferma la tendenza a utilizzare uno stile un po’ retrò, ma ad utilizzarlo in modo sapiente e ben gestito. Così, se la protagonista ricorda lo Scrooge di Dickens, il racconto ci porta più dalle parti di Poe.
Ci sono un paio di refusi (una concordanza di tempi “respira il tanfo” e un accento mancante in un passato remoto), ma data la natura di MC, è qualche piccolo errore è inevitabile.
Ottima prova.

A rileggerci
Buon anno
Angelo
 
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Ceranu
view post Posted on 30/12/2014, 18:57




Ciao Serena,
se la prima volta il tuo stile mi aveva colpito questa volta mi ha lasciato l'amaro in bocca. Vada per i sapori antichi che ben caratterizzano l'ambientazione, ma così ci rendi testimoni di un racconto che personalmente non mi coinvolge. La storia di per sé è carina, ma manca di patos e tensione, il vocabolario che utilizzi rende tutto troppo lontano, impalpabile. Chiaramente è solo un mio punto di vista.
Ciao
 
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zephiross
view post Posted on 1/1/2015, 22:58




Ciao Serena!
Lo stile del tuo racconto è pulito e molto evocativo, grazie anche alla padronanza del linguaggio; ciò che lo penalizza, IMHO, è il fatto che per i tre quarti sia solo raccontato, quindi il ritmo è parecchio lento e l’elemento soprannaturale del fantasma del fratello passa quasi in secondo piano. Dovrebbe fare paura mentre invece la sicurezza ostentata della donna, forse un po’ irreale (uccidere un fantasma con un fucile?) non mi ha reso partecipe della sua attesa.
A rileggerti ^_^.
 
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Ozbo
view post Posted on 6/1/2015, 00:28




Pieno centro per quel che riguarda il tema e chiara la parentela tra Ebenezer Scrooge e la tua Delia. Buona anche la costruzione dell’atmosfera e della trama. Interessante la ricerca del linguaggio anche se, a volte, mi pare che calchi un po’ troppo la mano (ad esempio il vecchio ferro maculato dalla ruggine e la schiena torta come un ramo di ginepro mi hanno fatto sobbalzare anche se, probabilmente, è solo un problema mio).
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 6/1/2015, 11:01




Un racconto pieno di immagini decisamente ad effetto, in uno stile ricercato e opportuno, piacevole e agghiacciante nelle descrizioni di luoghi, personaggi e stati d’animo. Il tema è indiscutibilmente centrato, per stile, ambientazione e sviluppo della trama. Quest’ultima, a mio parere, risulta un po’ troppo prevedibile e non del tutto originale. In definitiva, si tratta di un lavoro in cui la forma supera di gran lunga il contenuto, ma la differenza di qualità tra l’uno e l’altro è tale che il livello alto del primo è sufficiente a rimediare, quasi del tutto, alle carenze del secondo.
 
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Peter7413
view post Posted on 6/1/2015, 14:18




Concordo in toto con il commento di Marra, anche se per me i confini sono meno netti sia verso l'alto per quanto riguarda lo stile (che nel racconto trova una sua compiutezza solo nella seconda parte mentre la prima mi sembra ancora da limare) che verso il basso per quanto riguarda il contenuto (la storia è bella, il problema sta nel contrasto che non riesci a rendere con la figura del fratello ed è lì che si giocava il racconto con tutto il pathos a rimorchio). Una prova molto buona, brava.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 6/1/2015, 14:20




Ciao Delia, benritrovata. :)
Il tuo forte, mi pare, dopo averti letto un paio di volte, è la resa delle ambientazioni e delle atmosfere. Questo però è anche il tuo tallone d’Achille. Show, don’t tell è una regola molto importante per la narrativa, soprattutto breve, ove non c’è spazio per lunghe spiegazioni o descrizioni.
Il tuo racconto è una versione femminile de “La Roba” di Verga, con finale un po’ scontato di contrappasso. Puoi fare di meglio, ne sono sicuro!
Ciao! Alla prossima!
PS
D eufonica qui: “intorno ad un vecchio ferro”.
 
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Giulio Marchese
view post Posted on 7/1/2015, 12:50




Ciao Serena, il tuo racconto è scritto in uno stile retrò che francamente non trovo coinvolgente. La trama è abbastanza steriotipata e malgrado le tante descrizioni non ha suscitato in me alcuna emozione. Il linguaggio è molto ricercato a tratti troppo, sembra più una ricerca del virtuosismo ad ogni costo che il tentativo di trasmettere o semplicemente di raccontare qualcosa. Mi sembra essere un esercizio stilistico più che un racconto, il tema è centrato in pieno ma secondo me in modo non originale. Mi spiace.
 
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12 replies since 22/12/2014, 23:03   111 views
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