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Stasi, di Roberto Bommarito

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Peter7413
view post Posted on 7/1/2013, 14:28




Ciao Roberto!
Un racconto formalmente ineccepibile. Bella l'idea della stasi. Mi è però mancata l'empatia con il protagonista e il finale mi ha lasciato freddo e poco convinto circa la logicità del suo comportamento. Ho riletto è ho visto che hai introdotto il suo cambiamento di prospettiva nella frase "Oggi capisco", ma non mi sembra sufficiente. Il racconto si giocava sulla dialettica interna fra l'odio verso il padre e la presa di coscienza, ovviamente errata, circa la giustezza del suo comportamento, ma non mi sembra ben gestita e si arriva al finale senza il corretto travaglio interiore che avrebbe dovuto portare il protagonista alla reiterazione del torto subito facendo risultare il tutto troppo freddo e ancorato sull'idea iniziale. Un buon lavoro, potenzialmente ottimo, ma, a mio avviso, in una forma ancora abbozzata, come l'opera di uno scultore che ha dato la forma alla pietra, ma che ancora deve smussare e darle le giuste curve per fornirla di un'anima libera dalla mera immagine.
A rileggerti!

Edited by Peter7413 - 7/1/2013, 21:06
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 7/1/2013, 14:35




Grazie :)

Ovviamente non ho potuto sviluppare il racconto come avrei voluto, dato il limite dei caratteri. Ho anche dovuto fare questo interpretando l'urlo di capodanno in modo originale e non scontato (ho voluto evitare di usare un vero capodanno). Insomma non è stato facile. Penso che comunque da un punto psicologico i personaggi siano ben sviluppati.
 
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Peter7413
view post Posted on 7/1/2013, 14:50




Non si percepisce il travaglio del protagonista, il suo avvicinarsi alle idee del padre, il suo vedere il mondo come fonte di pericoli e basta. Lo dici, è vero, ma rimane sulla carta. Certo, è un limite dovuto a MC, ma se punti a un racconto di una tale complessità devo giudicarti per quello che a mio modo di vedere è il risultato e non per le intenzioni. I tuoi lavori sono quelli che spesso mirano più in alto, questo è indubbio, ma in tal modo la realizzazione deve essere impeccabile, altrimenti non raggiungi il risultato. Secondo me c'è molto da migliorare qui e lo vedo proprio perché il racconto ha enormi potenzialità, ma in questa sede lo devo giudicare in rapporto agli altri e credo che per te sia più utile un commento come il mio che non un'osanna condita da alleluja... ;)
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 7/1/2013, 14:54




ho capito cosa vuoi dire, credo: non ti è arrivato qualcosa a livello emotivo. penso che intendi questo con rimanere sulla carta.

sì, lo sono utili :)
 
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Peter7413
view post Posted on 7/1/2013, 14:58




A livello emotivo in primis, ma non solo. Forse per ottimizzare in uno spazio così ristretto avresti dovuto introdurre da subito la sua riflessione sul mondo. Parti da un "per mio padre il mondo era cattivo" per arrivare a "anche per me il mondo è cattivo", ma a parte un trauma non percepito nella sua intensità (in fase di lettura) circa la morte violenta della madre, mancano elementi di travaglio vero per il protagonista e la sua decisione finale viene espressa solo attraverso la frase "oggi capisco", troppo poco per quello che doveva essere il vero tema del racconto.
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 7/1/2013, 15:04




ci rifletterò su, Maurizio. grazie di nuovo! :)
 
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Peter7413
view post Posted on 7/1/2013, 15:07




CITAZIONE (RobertoBommarito @ 7/1/2013, 15:04) 
ci rifletterò su, Maurizio. grazie di nuovo! :)

Se vuoi ne parliamo anche in pm, sempre a disposizione.
;)
 
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21 replies since 27/12/2012, 22:18   172 views
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