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Fumo negli occhi, di Annamaria Pezzimenti

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damaera
view post Posted on 26/6/2011, 22:01




Versione ricorretta:

Fumo negli occhi
di A. Pe.

Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva.

Accese una sigaretta, un tiro, uno solo, e socchiuse gli occhi. Il fumo disegnò morbide curve intorno al volto giovane, le dita tese su quell'attimo di respiro intenso si irrigidirono quando bussarono con maggiore insistenza. Lasciò la sigaretta sul posacenere e gettò a terra un mazzo di banconote.
Si sedette sulla poltrona, accavallando le gambe.
“È aperta” disse a voce alta.
Una figura nella penombra richiuse la porta dietro di sé.
Lei indicò il denaro a terra col solo sguardo, senza muoversi.
“Sembrano pochi rispetto ai patti” la voce cupa di lui la investì e Maria, sciogliendo le gambe, si alzò.
“Avrai il resto domattina” accostandosi a lui, provocante.
Un lungo sguardo dell'uomo indugiò sulla curva del suo collo.
“Tra noi è finita da anni, non mi ingannano i tuoi trucchetti.”
E mentre le parole secche morivano il corpo sinuoso della donna lo sfiorava. Lui emise un rantolio contrariato ma feroci le sue dita afferrarono la coscia scoperta della donna, insinuandosi oltre l'ampio spacco dell'abito di liscia seta beige.
Un breve bacio, aspro, poi lei indietreggiò riprendendo ciò che rimaneva della sigaretta, finendola con l'ultimo tiro.
“I tuoi affari prima di tutto, ma ora quegli affari sono anche i miei. Perché non godere di questo ultimo contatto? Come l'inizio e la fine di qualcosa, assaggiata, poi lasciata bruciare, ed infine afferrata quando sta per terminare.”
Il mozzicone moriva nel posacenere, lui le afferrò i fianchi e scivolò con le labbra sul collo mordendole la pelle chiara con desiderio, a dispetto dell'espressione, fredda, lontana.
“Eppure hai offerto a me questo lavoro.” Le mani cercavano la schiena di lei e lei graffiava con foga quella di lui.
“Voglio che tu abbia un buon ricordo di me.” Le parole danzavano affogate da respiri veloci, labbra che si trovano e mani che esplorano.
Le afferrò i capelli sulla nuca, la schiena di lei si inarcò andandogli incontro, sorrise.
“Non hai perso tempo a rifarti una vita.” Le sue parole l'accusavano con la medesima insistenza con la quale le sue membra la travolgevano.
“Ha avuto una morte veloce?” Chiese fermandosi e lasciandolo in sospeso.
L'uomo impugnò una rivoltella.
“Veloce. Lei non lascia molto spazio al sentimento.” Strinse gli occhi in un sorriso soddisfatto.
La mano lasciva di lei scivolò su quella di lui, sull'arma, indirizzandola verso se stessa, alla tempia provocandolo con lo sguardo.
“Gli hai sparato così?”
“Stai attenta, è carica”
Maria fece scattare la sicura.
“Lo so. Il tuo lavoro, il tuo mondo... ero sempre all'ombra di una rivoltella, del denaro, della morte.”
Gli occhi di lui la scrutarono attenti, un fremito di tensione luccicò nelle ombre del suo sguardo. Appoggiò l'indice sul grilletto, lei vi sovrappose il proprio.
“Non volevo che l'uomo che mi ha rovinato la vita negli ultimi anni mi sopravvivesse, né lasciare nei guai quello che l'aveva rovinata negli anni precedenti.”
Le iridi vitree di lei correvano in quelle di lui, nei suoi interrogativi.
“I soldi basteranno per un avvocato quando dovrai spiegare questo” sussurrò mordendogli le labbra.
“Ora sono io al centro del tuo mondo. Lavoro, denaro, proiettili, morte” e Maria premette l'indice su quello di lui.
Nessuna esitazione. Il grilletto scattò. Metallo su pelle carica di fumo e profumo.
Un brivido, il più forte.
Un istante prima che il colpo imprimesse per la prima volta stupore negli occhi neri del suo eterno assassino.



Versione vecchia:

CITAZIONE
Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva.

Accese una sigaretta, un tiro, uno solo, e socchiuse gli occhi. Il fumo disegnò morbide curve intorno al volto giovane, le dita tese su quell'attimo di respiro intenso si irrigidirono quando bussarono con maggiore insistenza. Lasciò la sigaretta sul posacenere e gettò a terra un mazzo di banconote, in modo scomposto.
Si sedette sulla poltrona, accavallando le gambe.
“È aperta” disse a voce alta.
Una figura nella penombra richiuse la porta dietro di sé, senza bloccarla.
Lei indicò le banconote col solo sguardo, senza muoversi.
“Sembrano poche rispetto ai patti” la voce cupa di lui la investì e Maria, sciogliendo le gambe, si alzò.
“Avrai il resto domattina” accostandosi a lui, provocante.
Un lungo sguardo di lui indugiò sulla curva del suo collo.
“Tra noi è finita da anni, non mi ingannano i tuoi trucchetti.”
E mentre le parole secche morivano il corpo sinuoso della donna lo sfiorava, lui emise un rantolio contrariato ma feroci le dita di lui afferrarono la coscia scoperta della donna, insinuandosi oltre l'ampio spacco dell'abito di liscia seta beige.
Un breve bacio, aspro, poi lei indietreggiò riprendendo in mano ciò che rimaneva della sigaretta, finendola con l'ultimo tiro.
“Erano più importanti i tuoi affari, ma ora quegli affari sono anche i miei e perché non godere di questo ultimo contatto? Come l'inizio e la fine di qualcosa, assaggiata, poi lasciata bruciare, ed infine afferrata quando sta per terminare.”
Lasciò il mozzicone nel posacenere, lui le afferrò i fianchi e scivolò con le labbra sul collo mordendole la pelle chiara, desiderandola al contrario dell'espressione, fredda, lontana.
“Perché mi hai offerto di più di ciò che ti ho chiesto?” Chiese mentre le mani cercavano la schiena di lei e quelle di lei graffiavano con foga quella di lui.
“Voglio che tu abbia un buon ricordo di me, come io di te in questi anni.” Le parole danzavano tra respiri veloci, smorzati da labbra che cercano e mani che esplorano.
Le afferrò i capelli sulla nuca, la schiena di lei si incarnò andandogli incontro, sorrise.
“Non hai perso tempo a rifarti una vita” le sue parole l'accusavano così come le sue membra la cercavano, insistente.
“Ha avuto una morte veloce?” Chiese fermandosi e lasciandolo in sospeso.
L'uomo sfilò una rivoltella dal fianco sinistro.
“Sì, veloce, lei non lascia molto spazio al sentimento sai?” Strinse gli occhi in un sorriso soddisfatto.
La mano lasciva di lei scivolò su quella di lui, sull'arma, indirizzandola verso se stessa, provocandolo con lo sguardo.
“Gli hai sparato così?”
“Stai attenta, è carica”
“Lo so. Il tuo lavoro, il tuo mondo... ero sempre all'ombra di una rivoltella, del denaro, della morte.”
Gli occhi di lui la scrutarono attenti, l'indice di lei si sovrappose al suo sul grilletto.
“Non sarebbe stato bello far sopravvivere a me l'uomo che mi ha rovinato la vita negli ultimi anni, né lasciare nei guai quello che l'aveva rovinata negli anni precedenti.”
Gli occhi vitrei di lei correvano in quelli di lui, cercando, scavando.
“I soldi sono sufficienti per un avvocato quando dovrai spiegare questo” disse mordendogli le labbra, in un sussurro.
“Ora sono io al centro del tuo mondo” e premette l'indice su quello di lui. Il metallo dell'arma sulla tempia, pelle carica di fumo e profumo. Un brivido, il più forte. Un istante prima che il colpo imprimesse per la prima volta stupore negli occhi neri del suo eterno assassino.



Edited by damaera - 17/7/2011, 22:46
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 27/6/2011, 11:23




Il racconto è molto organico, ordinato, con un'idea ottima di fondo, sembra molto coerente, dall'inizio alla fine; la zona centrale si faceva un pò monotona, troppi verbi simili, non so dirti di preciso tanto, però erano toni troppo smorzati secondo me...In sostanza da 1 a 10, per me, ti meriti un bel 7 e mezzo, molto carino e l'idea di base è trattata davvero bene.

Solo un piccolo rifuso, credo

CITAZIONE
“Ora sono io al centro del tuo mondo” e premette l'indice su quello di lui

"su quello di lui", "quello" cosa?
 
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damaera
view post Posted on 27/6/2011, 12:03




Devo ammettere che le battute limite mi stroncano sempre molto, soprattutto perché scrivo a ruota libera, poi solo dopo taglio e tagliare 1500 battute non è stato semplice. Probabilmente ho tagliato bene nelle parti iniziali e finali, non riuscendoci in quella centrale e se ne percepisce la differenza.
Grazie dell'osservazione Fastman, proverò a lavorarci allora, finché ne ho la possibilità.

La parte da te quotata è riferita all'indice, le vi appoggia il dito sopra, sull'indice di lui, sul grilletto, e preme. Proverò una via per renderlo più comprensibile :)
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 27/6/2011, 14:27




Figurati, anzi grazie a te dei chiarimenti: principalmente questi concorsi aiutano molto a migliorarsi e la tua idea non è affatto male, la messa in pratica è quasi perfetta ma, come dici tu, a forza di tagliare per quelle "dannate" battute limitate spesso capita di non trovare un equilibrio, il tuo racconto ne ha di equilibrio, solo magari accorciando la parte centrale e dando più importanza alla finale acquisterebbe maggiore coinvolgimento, anche perchè il modo cche hai di scrivere è già consolidato da questo punto di vista. Buona fortuna.
 
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Confessor
view post Posted on 28/6/2011, 10:19




Alcune cose per migliorare la leggibilità:

CITAZIONE
E mentre le parole secche morivano il corpo sinuoso della donna lo sfiorava, lui emise un rantolio contrariato ma feroci le dita di lui afferrarono la coscia scoperta della donna, insinuandosi oltre l'ampio spacco dell'abito di liscia seta beige.

secondo me andrebbe così:

E mentre le parole secche morivano, il corpo sinuoso della donna lo sfiorava. Lui emise un rantolio contrariato ma feroci le dita di lui afferrarono la coscia scoperta della donna, insinuandosi oltre l'ampio spacco dell'abito di liscia seta beige.

CITAZIONE
Non sarebbe stato bello far sopravvivere a me l'uomo che mi ha rovinato la vita negli ultimi ann

Non sarebbe stato bello che l'uomo che mi ha rovinato la vita negli ultimi anni mi sopravvivesse.

CITAZIONE
I soldi sono sufficienti per un avvocato quando dovrai spiegare questo

I soldi basteranno per un avvocato. Per quando dovrai spiegare questo!
 
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sgerwk
view post Posted on 5/7/2011, 13:11




Non sono troppo sicuro di aver capito bene la motivazione del finale, al punto che alla prima lettura ero convinto che lei avesse sparato a lui (e infatti non si capiva bene come avesse fatto). Poi ho riletto con maggiore attenzione e ho capito che lei si spara premendo l'indice su quello di lui. Mi resta però la perplessità del perché lo faccia. La spiegazione dovrebbe essere la linea di dialogo: "Non sarebbe stato bello far sopravvivere a me l'uomo che mi ha rovinato la vita negli ultimi anni, né lasciare nei guai quello che l'aveva rovinata negli anni precedenti." Non l'ho capita.

Mi sembra anche strano che lui vada in giro con il colpo in canna ma senza la sicura (questo però credo si possa sistemare facilmente).

A livello linguistico mi pare a posto (la cosa dell'indice così come è scritta ora l'ho capita senza problemi), con alcune frasi molto ben riuscite ma altre che mi suonano strane, come "lui emise un rantolio contrariato ma feroci le dita di lui afferrarono..." (forse il problema è il cambio di soggetto o la ripetizione di "lui").

Qualche nota minore:

"gettò a terra un mazzo di banconote, in modo scomposto" letteralmente "in modo scomposto" fa riferimento al gesto di gettare le banconote, e questo non riesco a visualizzarlo

"Si sedette sulla poltrona" avevo dato per scontato che fosse già seduta

"senza bloccarla" in che senso? senza chiudere a chiave? comunque credo che non sia necessario

"desiderandola al contrario dell'espressione" non sono sicuro di aver capito: la desidera ma non desidera l'espressione di lei? oppure lui la desidera ma questo è il contrario dell'espressione di lei?

"lei non lascia molto spazio al sentimento sai?" prima di "sai" ci va una virgola

"più di ciò che ti ho chiesto? - Chiese" ci sono varie convenzioni per la punteggiatura intorno ai dialoghi, ma mi pare che nel resto del racconto in questa situazione tu abbia usato la minuscola (chiese)

"rifarti una vita - le sue parole" qui invece credo sia obbligatoria la maiuscola (Le sue parole)

 
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damaera
view post Posted on 6/7/2011, 19:08




Grazie a tutti per i commenti che sono sempre un ottimo spunto di riflessione letteraria. Devo prendermi del tempo per rivederlo, credo di poterlo fare fino al 20 luglio, smentitemi se dico fregnacce :P
Così come del tempo adeguato per commentare gli altri.

Riguardo ai particolari che possono non tornare è una questione di stile e di scelte non lasciate al caso. Ho sempre trovato intrigante, leggendo alcuni racconti o romanzi, avere la sensazione latente che ti sfugga qualcosa o che qualcosa non torni, per poi tornarci su, rileggerlo dalla parte dell'assassino (noir contamination :P) e scoprire magari che quel qualcosa ha un senso, per quel profilo psicologico del personaggio o magari no, lasciandoti in sospeso.
Può piacere o meno, ma il tutto che fila e che torna a primo acchitto non mi ha mai intrigato molto.
Ho calcolato ogni particolare, magari non sono stata brava a renderlo, o ho tagliato male, ci lavorerò su ;)
 
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Galwaykika
view post Posted on 6/7/2011, 20:32




Ciao a tutti! :)
La frase del dito di lei che si appoggia su quella di lui mi era arrivata subito: cavolo, è allucinante quanto possa essere soggettiva la comprensione di una frase (che per altro non è metaforica!)! A parte la frase, a me è scivolato tutto facilmente, non ho dovuto rileggerlo per capire meglio qualche passaggio!

Ho un dubbio su "rantolio": io ho sempre detto "rantolo" :huh:
E poi la schiena di lei si "incarnò" o "inarcò"?
Alla fine sembra che lei scelga di farsi uccidere dal killer-ex-amante perché ce l'ha ancora legata al dito con lui (stava ancora soffrendo per lui e la loro storia), ma allo stesso tempo non lo vuole "lasciare nei guai" (gli vuole lasciare i soldi per l'avvocato)... massì dai, siamo donne... è un'incoerenza amo et odi che ci può stare: giochiamo sempre sui sensi di colpa! :P
 
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damaera
view post Posted on 6/7/2011, 21:22




Credo che "incarnò" sia una terribile correzione automatica di word :s è inarcò il termine corretto, lo metterò nella ristesura.
Bello che tu abbia compreso il senso del dito sul grilletto per non lasciare impronte :D
 
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Galwaykika
view post Posted on 6/7/2011, 21:36




Terribile il correttore di word! Trasforma sempre il mio cognome in Canotti! hihi
Avvisa quando ultimi la ristesura e in bocca al lupo per l'esito! :)
 
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damaera
view post Posted on 17/7/2011, 21:45




Ho ritarato diverse parti ascoltando i vostri preziosi consigli. :)
Ho lasciato anche la versione prima nel quote.
 
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view post Posted on 21/7/2011, 10:17
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Martin Sileno

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Penso che abbiano già detto tanto comunque faccio anch'io le mie osservazioni.

La storia è caratterizzata da una bella atmosfera cupa al punto giusto. La trama scorre bene anche se
ho trovato alcuni punti poco fluidi:

CITAZIONE
“Sembrano pochi rispetto ai patti” la voce cupa di lui la investì e Maria, sciogliendo le gambe, si alzò.
“Avrai il resto domattina” accostandosi a lui, provocante.

CITAZIONE
Lui emise un rantolio contrariato ma feroci le sue dita afferrarono la coscia scoperta della donna,

e alcune cose poco chiare:

membra : correggimi se sbaglio non indica gli arti di un corpo tagliato a pezzi?

CITAZIONE
Le parole danzavano affogate da respiri veloci, labbra che si trovano e mani che esplorano.

Passi dal passato al presente.

Il racconto in generale mi è sembrato comunque buono. Bella l'immegine di lei che toglie la sicura e poi alla fine spara.
 
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damaera
view post Posted on 21/7/2011, 10:41




QUOTE (GDN76 @ 21/7/2011, 11:17) 
membra : correggimi se sbaglio non indica gli arti di un corpo tagliato a pezzi?

No, si usa per indicare il corpo nelle sue articolazioni e nella sua composizione.

Da Treccani on line
QUOTE
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. –

1.

a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera per lo più il plur., le membra, con valore collettivo (i membri, solo quando si considerino singolarmente: le giunture, le articolazioni dei varî m.): membra forti, robuste, vigorose, gracili, tenere, delicate, ben proporzionate; le potenti membra del leone, le agili membra della tigre; esercitare le membra; perdere, riacquistare l’uso delle membra; un tremito convulso lo scosse per tutte le membra; dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna (Petrarca); scherz., riposare le stanche membra; poet., le umane membra, il corpo umano. Sempre al plur., in usi fig. e scherz., anche riferito alle singole parti di un tutto, di un complesso e sim.: ricostituire una biblioteca raccogliendone le sparse membra. È usato al sing., in genere preceduto da un agg. indefinito, in espressioni quali ogni m., ciascun m. e sim., che gli conferiscono valore collettivo; analogam.: Non avea membro che tenesse fermo (Dante). Con valore collettivo, riferito al corpo umano, si trova anticam. il plur. membri: mentre la mia misera vita sosterrà questi m. (Boccaccio); e talora le membre: tal puzzo n’usciva Qual suol venir de le marcite membre (Dante).

E proprio perché il termine "membra" rimanda ad un'immagine di singoli parti del corpo, ma nel suo insieme unite nel corpo stesso, mi sembrava il modo migliore per indicare una ricerca dell'altro corpo con ogni sua parte: mani, gambe, labbra, ecc. Passione, sesso, ecc :P

QUOTE (GDN76 @ 21/7/2011, 11:17) 
QUOTE
Le parole danzavano affogate da respiri veloci, labbra che si trovano e mani che esplorano.

Passi dal passato al presente.

E' voluto il passaggio ed il gioco coi tempi verbali, può non piacere ma non è una svista.
La prima azione "danzavano" rimanda alla trama principale del racconto, a ciò che avviene e che ha un tempo passato, gli altri verbi sono attributi che do alle parti anatomiche che sistemo al presente per staccarle dalla trama narrativa.
E' come dire "labbra calde" o "mani nervose", non avrei mai scritto "labbra che erano calde", "mani che erano nervose", ma decontestualizzo la descrizione, tramite il verbo presente, dallo scorrere delle azioni, indicate dal verbo della principale.

Nel caso di "Lui emise un rantolio contrariato ma feroci le sue dita afferrarono la coscia scoperta della donna," è una frase che è stata già contestata ma non potrei mai correggerla perché amo usare il "ma" come opposizione che rafforzi la dicotomia del personaggio che è contrariato ma al tempo stesso, come a smentire il se stesso razionale, accoglie le avances della donna e anzi la cerca.
Anche qui può non sembrare scorrevole, però uso il "ma" così anche a discapito di una scorrevolezza testuale, basta che faccia soffermare sulla frase e far prendere coscienza del contrasto psicologico o tormentato del personaggio.
L'intento è proprio quello di far stridere la frase per trasmettere con maggiore "fastidio" l'incongruenza dell'azione del personaggio.
 
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view post Posted on 21/7/2011, 17:42
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Martin Sileno

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Ti ringrazio per le dlucidazioni. Purtroppo i miei commenti sono di un "non ancora addetto ai lavori" quindi non sono in grado di apprezzare e nemmeno vedere, per ignoranza lo ammetto, finezze e ricami dovuti a scelte stilistiche.
Ho letto i commenti che hai fatto ad altri racconti è devo dire che sono ppropriati e competenti. Sono consapevole dei miei limiti ma mi piacerebbe avere un tuo personale parere sul mio lavoro in modo da potermi migliorare. Ti ringrazio in anticipo per l'attenzione.

LL
 
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damaera
view post Posted on 21/7/2011, 18:03




Stasera dopo l'ufficio mi prendo del tempo per rispondere al tuo racconto che ho già letto :)
Grazie per i tuoi complimenti.
 
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