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Rorschach, di Maurizio Vicedomini

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Squall LionHeart™
view post Posted on 30/6/2011, 15:48




Premetto che questo è il primo racconto di questo genere che scrivo ^^
So che Forumfree aggiunge dei caratteri in più per la formattazione, quindi specifico che da Word il conteggio caratteri (Spazi Inclusi) è di 3998 (Titolo Escluso).

Rorschach



Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva.

Guglielmo sorrise soddisfatto, rileggendo l’incipit del suo racconto. Aveva deciso di partecipare a quel concorso solo per un po’ di notorietà, certo non per i soldi, che aveva in abbondanza. Si alzò con uno sbadiglio dalla scrivania, lasciando il computer acceso. Aveva già ricevuto diversi commenti positivi, e la cosa lo metteva sempre di buon umore. Cosa poteva fare per rallegrare quel venerdì sera? Non di certo cenare con la moglie a quella festa noiosissima. Aveva voglia di fare casino e di ubriacarsi anche l’anima. Era il tipo di serata che preferiva.
Di colpo, però, qualcuno bussò alla porta.
<< Chi è? >> urlò, mentre s’infilava un paio di calzini. Non ottenne alcuna risposta, se non un rinnovato colpo sulla porta.
<< Ma chi diavolo… Chi è? >> chiese ancora, andando ad aprire. Vide un uomo in impermeabile, con un cappello a tesa larga e il volto in ombra. Non lo conosceva, ma era troppo su di giri per fare questione.
<< Ma tu guarda, mi è venuto a trovare Rorschach >> scherzò.
<< Mi fa entrare? >>
<< No, bello >>.
<< Peccato >>.
Con un movimento impercettibile, l’impermeabile si aprì mostrando la canna di una pistola. Pochi attimi, il tempo della consapevolezza, e lo sparo silenzioso bucò il petto dello scrittore. Guglielmo si accasciò in ginocchio, con un’espressione di dolore mista a incredulità. Ebbe appena il tempo di guardarsi la mano sporca di sangue, poi le vertigini lo strapparono al mondo, che si scurì come se qualcuno avesse posto un panno scuro sul cielo.

* * *



– Domenica Sera.
Le lancette dell’orologio le ricordavano ogni secondo che qualcosa poteva essere andato storto. Perché tardava ad arrivare?
Il trillo del campanello la scosse, spingendola a correre verso la porta. Raggiunto l’uscio, guardò fuori con lo spioncino, ma non vide nessuno.
<< Chi è? >>
<< Rorschach >> rispose una voce.
Daniela sgrano gli occhi. Che razza di nome era Rorschach?
<< Chi? >>
<< Apri >>.
La porta cigolò, permettendo alla donna di vedere l’uomo in impermeabile appoggiato al muro alla sua sinistra.
<< Sei tu… che razza di scherzi fai? >>
<< Ehi, tuo marito è stato simpatico. Mi ha chiamato lui così… è un tizio dei fumetti >>.
Daniela alzò gli occhi al cielo, esasperata.
<< Sbrigati a entrare, prima che ci sentano! >>.
L’uomo scivolò all’interno con passo felpato, come se fosse la cosa più normale del mondo.
<< Non c’è bisogno di trattenersi. Dammi quanto mi devi >>.
Daniela ingoiò rumorosamente, e le dita cominciarono a tremare.
<< Vedi io… non ho i soldi al momento… >>.
<< Scherzi? >>
<< No… Ascolta… >>.
Ma l’uomo non volle ascoltare. Non mentre apriva l’impermeabile, né quando l’occhio della pistola la fissava con sguardo truce e impassibile. Non quando fece fuoco.
Daniela si piegò in due dal dolore. Vide l’uomo lanciarle un foglio ai piedi, mentre si girava per uscire dalla villa. Con lo sguardo perso cercò di capire cosa fosse, mentre un sorriso di stupore, nonostante la ferita, gli si allargava sul volto.
<< Cazzo, Rorschach è proprio un bel nome >> sentì dire all’uomo, mentre ancora stava leggendo. Non volle quasi credere alle parole impresse sulla carta, quando infine calò il buio.

... ma Maria non li aveva. L’uomo non si mostrò comprensivo, e prese la pistola. Come poteva, d’altronde? Un freddo sparo le buco l’addome. Il sangue avrebbe pagato al posto del denaro. Non era una questione di cupidigia, no. Per l’assassino era solo una questione d’onore.
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 3/7/2011, 11:40




Mmm, allora l'inizio è molto coinvolgente, la storia del nome STUPENDA XD ma il finale secondo me è troppo, TROPPO banale, cioè, davvero, sembrava un discorso da amiche di 14 anni

ehi ciao
ciao!
tuo marito era simpatico, li hai i soldi?
davvero? si si è un mascalzone, comunque no
ah allora mi dispiace, ti uccido BANG


Secondo me dovresti trovare un escamotage, metterci una sorta di resistenza, magari togliere la "spiegazione" finale e impiegare quei caratteri per aggiungere suspence fino alla fine e lasciar intendere da sè il finale. Ovviamente è solo un mio parere, magari ad altri piacerà moltissimo, inoltre sai che per te provo stima incondizionata XD Buona fortuna!
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 3/7/2011, 12:49




Lol, banalizzato FINO A QUESTO PUNTO no, ti prego XD

Comunque la "spiegazione finale" non è una spiegazione xD Non so se si è colto ^^ Andava a intendere che il racconto scritto dal marito coincideva esattamente con la realtà. Il foglio che lei legge mentre muore, è il racconto (incpit del concorso + righe finali). Ovviamente non mi metto lì a spiegare se c'è qualcosa di sovrannaturale o è pura e semplice coincidenza :P

Grazie del commento, comunque, la stima è reciproca :P Appena avrò dato l'ultimo esame estivo, leggerò di certo il tuo :P

Maurizio Vicedomini
 
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Galwaykika
view post Posted on 4/7/2011, 13:37




Fantastica l'idea di Rorschach! Personalmente mi sembra che sia tutto molto scorrevole e lineare! E non ho trovato banale il dialogo, quanto naturale-realistico!
Il finale del racconto (tuo e del tuo personaggio) dovrebbe appunto rendere meno banale il BANG immediato di Rorschach, motivandolo (tra l'altro magari si immaginava già da prima che la donna non avesse i soldi, dubbio fomentato dal racconto).
Ma se Rorschach fosse entrato davvero nel ruolo datogli da Guglielmo, non avrebbe dovuto bussare anziché suonare il campanello? :-p
Scherzi a parte, mi sembra solo un po' strano vedere un sorriso sulla donna morente, no?
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 4/7/2011, 14:22




Ti dico la vera assoluta verità xD Hai colto un "ragionamento" che ho inserito nel racconto, assolutamente nascosto e che ha come indizio solo il "bussare/suonare".

Partendo dal presupposto di questa domanda: "C'è un qualcosa di sovrannaturale o è un caso?", a cui possono essere date solo due risposte, ognuno può rispondere come crede. Nel caso della coincidenza non c'è molto da dire, ma nell'altro caso...
Sembra tutto coincidere, salvo il modo in cui "bussa" alla porta.

Ed è qui che ho lasciato partire il ragionamento, sul destino. Siamo nel caso in cui pensiamo a un elemento sovrannaturale nel racconto, non dimentichiamolo.
Se tutto era già deciso dal racconto di Guglielmo, e le cose sono andate nello stesso modo, perché Rorschach ha suonato invece di bussare?
Cosa succederebbe se qualcuno venisse in possesso della propria storia? Se sapesse cosa fare anche nel più piccolo gesto?

Cercherebbe di cambiarlo? E perché, se la cosa gli sta bene? Forse quel bussare alla porta o suonare il campanello non è altro che l'autoaffermazione dell'assassino del proprio libero arbitrio. Nella dimostrazione che può cambiare il destino.

Pensate che abbia identificato il "protagonista" con un personaggio dei fumetti per puro caso? :P

Maurizio Vicedomini
 
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Galwaykika
view post Posted on 4/7/2011, 16:14




mmm sì, secondo me l'assassino ha avuto un moto di orgoglio nel voler cambiare almeno un dettaglio; o con ancora più probabilità, ha letto solo con molta frettolosità il racconto di Guglielmo ed è stato un caso che abbia suonato anziché bussato: non me lo immagino molto metodico, ma grossolano, diretto e grezzo! :P La licenza di fantasia del lettore hehe
 
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damaera
view post Posted on 16/7/2011, 12:08




Originale la trama, trattiene viva la curiosità fino a metà racconto, poi inizia a divenire comprensibile dove vuoi andare a parare.

Trovo solo una ripetizione che non scorre all'inizio quando usi lo scuro che vede e il panno scuro che cala.

Forse qualche dettaglio descrittivo nei dialoghi avrebbe reso la scena più "visualizzabile" ma è questione di stile e di gusti :) e di caratteri!

 
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view post Posted on 21/7/2011, 13:08
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Martin Sileno

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La prima cosa che mi salta all'occhio è l'utilizzo dei caporali bassi nei dialoghi, che, da quel che mi sembra di ricrdare, non deve essere fatto digitando il simbolo maggiore o minore due volte, bensì utilizzando l'apposito carattere: meno pesante da vedere.

CITAZIONE
che si scurì come se qualcuno avesse posto un panno scuro sul cielo.

Come già fatto notare cìè una ripetizione in scurire.

poi non capisco Daniela riconosce la persona che bussa alla sua porta ma poi si stupisce del suo nome?
Trovo che la trama risulti confusa e non riesca a creare quel colpo di scena che forse vevi intenzione di proporre. Il soggetto e la trama del racconto non mi hanno colpito ed entusiasmato particolarmente. Lo vedo più come un esperimento di stile che altro.

Penso che i dialoghi andrebbero rivisti e resi più credibili:
<< Mi fa entrare? >>
<< No, bello >>.
<< Peccato >>.
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 21/7/2011, 19:20




L'errore dello "scuro" c'è, purtroppo m'è sfuggito :) Grazie a entrambi per averlo notato :)

La trama... beh, non sono d'accordo, ma apprezzo il tuo punto di vista :) Trovo che ogni personaggio si comporti in un suo modo, così come ogni persona abbia i suoi tratti. Non vedo perché tutti i personaggi debbano comportarsi secondo logica, specialmente se sotto pressione.

Anche per il dialogo non condivido. Sono convinto che la tua obiezione sia riferita a "no, bello", ma se vai oltre il "che razza di modo di parlare è?", vedrai che è in piena linea con il personaggio di Guglielmo, e con lo stato euforico che lo anima :)

Maurizio Vicedomini
 
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8 replies since 30/6/2011, 15:48   123 views
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