Nero Cafè Forum

DOPPIO APPUNTAMENTO di Michele Barbera

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michele_b
view post Posted on 2/7/2011, 08:43




Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città.
Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l’intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto.
Poi un colpo alla porta.
Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi… ma Maria non li aveva.
Altri colpi insistenti. Il trillo del campanello.
Maria era paralizzata. Fissava la porta sgomenta, incapace di muovere un muscolo.
D’un tratto i colpi cessarono. Silenzio. Se n’era andato. Forse non era lui.
Magari era qualche conoscente imbecille che si era attardato per fare “in intimità” le condoglianze alla fresca e piacente vedovella.
Con le mani che le tremavano si riavviò i capelli e bevve il drink.
Truffare il vecchio boss Angelo Bonacasa forse non era stata una buona idea. Ma dieci milioni di euro erano stati una tentazione troppo forte. Il vecchio era lì, paralizzato dall’ictus nel letto d’ospedale. Li aveva fatti chiamare, lei e Francesco, i suoi bravi commercialisti a Milano. Avevano parlato da soli. Il vecchio si sentiva morire e voleva che certi suoi soldi in Svizzera andassero ai nipoti, giù in Sicilia.
“Non c’è problema” gli aveva risposto Francesco. Bastava che firmasse l’ordine di bonifico con il codice segreto. Al resto avrebbero pensato loro. Con la solita discrezione e puntualità. Il vecchio aveva dato il codice segreto del conto ed aveva firmato. Poi li aveva congedati con un sorriso.
A Zurigo non avevano battuto ciglio. Dieci milioni di euro furono trasferiti in un fondo estero e da lì a qualche ora in un conto cifrato alle isole Cayman. Intestatari: Francesco Trentin e Maria Malaguti.
Il vecchio, però, si era ripreso. Inaspettatamente. Pur se semiparalizzato aveva scatenato la caccia. Senza fine. Voleva i soldi, certo. Ma voleva anche loro. Soprattutto loro.
Erano fuggiti. Da tre anni facevano i giramondo. In Brasile, in quel buco sperduto, sembrava che tutto si fosse acquietato. Si erano persino sposati, lei e Francesco, per non destare sospetti. Nomi falsi, ovvio. Per dieci milioni di euro era possibile anche quello. Come andare a letto con suo marito Francesco: grasso, calvo e con il doppio mento. Ripugnante, ma intelligente e furbo.
Non quanto lei, però.
Sapeva che Bonacasa li aveva rintracciati ed era in città. Gli aveva telefonato di nascosto.
Francesco odiava i party.
E così, mentre lei si era affrettata ad accettare un banale invito ad una cena mondana, suo marito era intento ad un incontro segreto ed intimo: una escort prezzolata, ingaggiata da lei stessa per fargli la corte.
I killer di zio Angelo lo avevano massacrato.
In fondo, aveva sempre odiato Francesco. Un porco lussurioso.
Ma il vecchio boss non si sarebbe accontentato.
Ora toccava a lei morire.
Squillò il telefono.
“Oh, ciao.” Rispose. “Sei arrivata? Finalmente! Fatti portare da un taxi all’Hotel De Rio. Sto arrivando. Non vedo l’ora.”
Ci mise un bel po’ ad arrivare all’Hotel de Rio. Lo stesso albergo in cui alloggiavano Bonacasa ed i suoi scagnozzi.
La parrucca bionda ed il travestimento avevano chiesto il loro tempo.
Quando arrivò, salì diretta alla camera 125.
Là aveva dato appuntamento al suo carnefice.
La porta della stanza era socchiusa. Una valigia sul letto.
Per terra seminuda, con il viso stravolto ed il corpo martoriato e squarciato, vide se stessa. O meglio, il corpo della sua sorella gemella, Claudia.
Non la vedeva da vent’anni. Morta non le fece una bella impressione.
Sostituì i documenti ed andò via.
L’indomani la Polizia arrestò all’aeroporto Angelo Bonacasa: due video lo inchiodavano sulle scene del duplice omicidio dei coniugi Ramirez.
Maria sorrise. Poi prese l’aereo diretto alle Cayman.
 
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michele_b
view post Posted on 2/7/2011, 10:20




Oh, regà, sono riuscito a postare il racconto dopo incredibili sforzi perchè da un paio di giorni che la pagina WEB stenta ad aprirsi... Accade solo a Me, oppure c'è una misteriosa organizzazione terroristica che tenta di sabotare il Forum?'
Salutoni "perplessi" by M.
 
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Daniele_QM
view post Posted on 3/7/2011, 01:34




Ultimamente tutto forumfree ha problemi. Traquillo, può succedere.
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 3/7/2011, 11:42




Guarda che non puoi modificare l'incipit, hai tolto la questione dei soldi ò.ò
 
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michele_b
view post Posted on 4/7/2011, 07:28




Noooo, caro Frast.
I soldi ci sono eccome. Appena appena dieci milioni di cocuzze (= euro). :woot:
Anziché essere "solo" il prezzo di un killer li ho fatti diventare la "preda" a cui tutti corrono dietro, compreso l'anziano boss turlupinato...
E poi se li gode in modo cinicamente giusto la mia piccola e... diabolica Mary. :wub:
p.s.: anch'io mi sto gustando gli altri racconti :lol:
Ciao a tutta la "truppa"!
By M.
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 5/7/2011, 20:18




Non hai capito, la mia non era una critica al tuo brano, era una citazione del regolamento del concorso ò.ò

CITAZIONE
I racconti dovranno essere obbligatoriamente di lunghezza compresa fra 2500 e 4000 caratteri, spazi inclusi. L'Incipit si considera incluso nel conteggio.

Quindi se cambi l'incipit, cambi anche la quantità di caratteri che compongono quest'ultimo.

Inoltre, come aveva detto anche Daniele, rispondendo a una domanda sul regolamento

CITAZIONE
No, l'incipit deve essere quello. Il racconto deve aprirsi necessariamente così.

Quindi ripeto, non dubito della qualità del tuo racconto, ma credo che modificando l'incipit che viene dato si venga squalificati: in particolar modo, per quanto tu possa averne accennato parte o comunque averne parlato nel testo, hai tagliato metà incipit, quindi è come se avessi cambiato l'incipit stesso. Buona fortuna!
 
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michele_b
view post Posted on 6/7/2011, 10:34




Carissimo Frast, ho letto il tuo commento, ma proprio non riesco a capire. Guarda che l'incipit l'ho tagliato ed incollato così per come era. Non riesco a capire la "metà" che non avrei inserito.
Il conteggio delle parole è sicuramente al di sotto dei 4.000 caratteri (spazi inclusi) con tutto l'incipit ed addirittura con tutto il titolo ed il nome e cognome.
Forse ti riferisci al fatto che non ho formattato il corsivo?
L'ho fatto solo per uniformità di stile. Fammi capire se no impazzisco. :o:
Ciao e grazie per la "buona fortuna!
Michele
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 6/7/2011, 12:15




Frastman, forse ti confondi ;) Ha dato solo un paio di colpi di invio :P Il bussare alla porta eil fatto che i soldi non li avesse ci sono :)

Maurizio Vicedomini
 
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michele_b
view post Posted on 6/7/2011, 14:39




Grazie del chiarimento Squall.
Hai salvato una povera "vittima" dalla follia...
Ho letto e riletto il racconto cento volte...
Pensavo oramai di avere le traveggole! ! !
Saluti M.
 
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Galwaykika
view post Posted on 6/7/2011, 14:55




Ahah, anch'io l'ho riletto un po' di volte e non capivo cosa mancasse!

Visto che nessuno ancora l'ha fatto, ora che abbiamo risolto il mistero, vorrei lasciare qualche considerazione sul tuo racconto ;-)

Mi piace il tuo stile, tutto scorre molto lineare, almeno per la prima metà... poi, più o meno da qua "Gli aveva telefonato di nascosto" (è lei che riesce in qualche modo a chiamare il boss?), devo dire che l'ho dovuto rileggere un po' di volte per capire chi faceva cosa. Il ritmo si fa forse un po' troppo spezzettato, troppi a capo. E l'idea che una gemella possa fare una cosa così alla sorella che non vedeva da tempo, fa rabbrividire! :P Sembra un salva-tutto da Beautiful :P
A parte questo l'idea dei commercialisti e del boss che si risveglia, proprio una bella pensata, ben congegnato!
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 6/7/2011, 18:54




CITAZIONE
Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva.

Ragazzi scusate, forse era l'ordine che mi aveva fatto confondere, l'invio XD Ha ragione squall XD

CITAZIONE
Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città.
Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l’intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto.
Poi un colpo alla porta.
Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi… ma Maria non li aveva.

 
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damaera
view post Posted on 16/7/2011, 13:09




Il racconto è articolato e fa pensare a trame e tranelli ben orditi e preparati da una, o più, menti malate.
Funziona e fa venir voglia di leggere fino in fondo.

A metà ho un po' perso il filo forse per colpa dei nomi e cognomi, il finale mi ha lasciata così, sospesa tra la sorpresa e l'incredulità della conclusione, inverosimile, folle ma d'effetto.
La forma sintattica a volte è imprecisa. Giusto per spaccare le scatole :P
CITAZIONE
Là aveva dato appuntamento al suo carnefice.

Là si usa quando una cosa è lontana da chi racconta o dal soggetto, sarebbe meglio mettere lì, lei è già davanti alla porta.

Buona fortuna!
 
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michele_b
view post Posted on 17/7/2011, 06:24




Grazie Damaera, mi è piaciuto sopratutto "folle, ma d'effetto".
Ma è così strana la follia?
Come ha detto S. Beckett: Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.
:woot:
 
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view post Posted on 21/7/2011, 10:43
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Martin Sileno

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Trovo che il ritmo della narrazione sia troppo lineare e simile a una cronaca, per questo motivo non sei riuscito a coinvolgermi. l'idea di fondo sembra anche buona però mi sfugge una cosa importante:
il marito morto dov'è? posso capire che possa essere il Boss ma onestamente a me è poco chiaro il legame tra lui e Maria: correggimi sesbaglio.
I personaggi corrono come conparse sfocate prive di carattere.
A mio parere vai troppo a capo e visivamente l'impostazione del testo risulta frammentata e fastidiosa per lettura. La scrittura comunque mi sembra fluida e senza errori di forma.
 
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michele_b
view post Posted on 22/7/2011, 07:51




Caro GDN76,
Forse hai letto un pò di fretta il racconto.
Il marito non poteva essere il boss. Ti invito a rileggerlo con calma a capirai che il "marito" e Maria avevano truffato il boss che poi ha scatenato la "caccia".
Bye, bye
;)
 
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15 replies since 2/7/2011, 08:43   353 views
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