Nero Cafè Forum

Un colpo di fortuna, di Erika Zanotti

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Galwaykika
view post Posted on 4/7/2011, 12:28




Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva.
La smorfia di preoccupazione all'angolo della bocca le aveva cancellato ogni ombra di sorriso dal volto. Maria si prese qualche lungo secondo d'attesa, immobile, tra sedia e tavolo; del resto, in quel momento, non si sarebbe potuto pretendere nulla di diverso da una donna nelle sue condizioni, ne era convinta: solo una reazione lenta, pesante, di trascinamento.
Rientrata nel ruolo, si appoggiò stancamente sul tavolo per alzarsi, mentre un dubbio si faceva strada ad ogni passo: perché non usare il campanello? E perché un solo colpo? Magari era il nipote dei vicini che come al solito si era messo a giocare con la palla. Un po' meno appesantita, raggiunse lo spioncino e non trovandosi nessuno dietro si liberò anche dell'ultima preoccupazione rimasta: si sarebbe dovuta comportare con indulgenza o malumore? Cosa sarebbe sembrato più legittimo?
Ad aspettarla dietro alla porta, però, c'era solo una colpevole palla sullo zerbino. “Se ti fossi decisa prima, avresti beccato il ragazzino! Ma tanto lui ti avrebbe convinto che la palla era tua, visto che la tenevi in mano tu!”, le avrebbe detto suo marito, a vederla lì inginocchiata. Maria si chiese se la palla non fosse davvero sua, la raccolse, si chiuse la porta alle spalle e – al sicuro – si lasciò sfuggire un sorriso all'altro angolo della bocca. “L'immedesimazione t'ucciderà”, le diceva sempre; davvero ironico.
Arrivata di nuovo al tavolo lasciò la palla al posto del bicchiere e con il suo drink si diresse alla portafinestra che dava sul balcone. Finalmente le si spianò un sorriso da parte a parte. La prima volta che l'aveva invitata a casa sua le aveva mostrato fiero il suo salotto vista mare, ma facendo ben attenzione a mettersi tra lei e il balcone pieno di bottiglie vuote, di cui evidentemente andava meno fiero: dopotutto anche lui aveva nascosto dal mare di perfezione scatole di imperfezione. Lei non aveva fatto altro che adeguarsi...
Quella lettera le capitò quasi per caso tra le mani: si potrebbe dire la persona sbagliata al momento sbagliato, forse. La descrizione precisa di quello che sarebbe potuto accadere a suo marito se non avesse cambiato la sua testimonianza. In un lampo di geniale follia, impresse ogni parola nella sua mente, arrotolò il foglio e lo infilò in una delle bottiglie sul balcone. Quale miglior nascondiglio per una lettera? Poi non ci fu altro che aspettare, e quasi dimenticare, fino a quella notte.
Dal momento in cui mise piede al party, tutto le parve assumere l'ombra di un déjàvu. Alla tragica notizia, poi, la marionetta ruppe i fili per muoversi con consapevolezza e attenzione secondo un copione studiato ad arte in anticipo: non avrebbe potuto certo correre il rischio di non sembrare sorpresa!

Poco contava che fosse davvero innocente, che Luca quella lettera l'aveva già letta e volutamente ignorata, che fosse tutto nella sua testa come al solito. E ora non le restava che concludere la sua perfetta performance con l'ultimo atto da improvvisare, quel finale promesso dalla lettera, che a pensarci bene neanche Luca si era preoccupato di mostrarle: In un colpo solo, avrò prima te, poi tua moglie e i tuoi sporchi soldi.
All'improvviso un boato riempì ogni silenzio e quella colpevole palla fece esplodere l'atteso finale, mandando tutto in cenere, anche i soldi nascosti sul fondo delle scatole del balcone. Un bel colpo di scena per Maria. Ironico, davvero.

Edited by Galwaykika - 6/7/2011, 21:03
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 5/7/2011, 19:36




Un paio di cose per migliorare il testo


CITAZIONE
si appoggiò stancamente sul tavolo per alzarsi

Secondo me ci sta molto meglio "stanca" anzichè "stancamente"

CITAZIONE
Finalmente le se spianò un sorriso da parte a parte

Finalmente le SI spianò (refuso credo)


In generale il racconto anche qui è organico, anche se nel finale diciamo che mi ha un pò "deluso", va bene il colpo di scena, però mi è sembrato troppo "rumoroso" per un'atmosfera del genere, troppo clamoroso, ovviamente è una mia opinione, sono certo che ad altri piacerà :)
 
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Galwaykika
view post Posted on 6/7/2011, 20:10




Ciao Frastman!
Eh sì, come dire: la quiete prima della tempesta :-p in effetti racconto, ma non succede nulla, solo l'esplosione. Tra l'altro ho cambiato carattere del personaggio e quindi anche plot un sacco di volte mentre scrivevo; poi mi sono ritrovata solo una manciata di caratteri per concludere, e mi sono ritrovata la bomba tra le mani, lo ammetto! :P hehe

Grazie per la segnalazione dell'errore: modificato! Quanto a "stancamente", non so, mi convince ancora di più l'avverbio: è il gesto che appare stanco, non lei :B): Ma ci penserò, grazie!
 
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FRASTMAN THE LONELY
view post Posted on 6/7/2011, 20:43




Grazie a te, questi commenti, questi botta e risposta, aiutano tantissimo a vedere ogni sfumatura di questo genere, è ciò di cui ho bisogno e sto cogliendo il meglio di ogni vostro stile per comprenderlo.
 
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Galwaykika
view post Posted on 6/7/2011, 21:31




E' vero, è lo stesso per me... soprattutto perché è la prima volta che mi ci addentro.
Mi è piaciuto molto per esempio chi ha detto che non gli piace che tutto sia perfettamente chiaro e al contrario gli piace che rileggendo ci sia sempre qualche pezzo che non torna... oppure chi ha detto che quando lo stile è più netto, diretto, è più efficace... sto prendendo nota! ;)
E comunque, non c'è mai nulla di meglio che leggere, leggere, leggere per apprendere! :)
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 8/7/2011, 18:48




L'ho dovuto rileggere due volte, ma forse è a causa della mia stanchezza mentale^^

Non ho capito molte cose, devo essere sincero. Prima di tutto, il party a cui va la sera, è quello dell'incipit (in una sorta di flashback narrativo) oppure è un altra festa la sera dopo?

Il tizio che ha lasciato la palla-bomba, dovrebbe essere l'assassino di Luca, ma allora cosa c'entrano i soldi, se lui non li vuole, ma vuole far saltare tutto in aria? (nel senso, se l'assassino non cerca i soldi, cosa c'entra con l'incipit dove Maria si preoccupa di non averli?).

Per il resto lo stile è buono, si fa leggere senza problemi. É solo un tantino ingarbugliato per la mia testa devastata da esami su esami xD

Maurizio Vicedomini
 
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Galwaykika
view post Posted on 8/7/2011, 19:44




Oddìo, che strana sensazione: è come dover spiegare una battuta riuscita male :P

Comunque sì, il party è lo stesso. E l'assassino anche, che nella lettera dice "avrò": forse Maria di immaginava una "avere lei e i soldi" un po' diverso, ma lui lo hai inteso come con il marito = "distruggere".
Nell'incipit è Maria che pensa che a bussare sia l'assassino e che voglia avere i soldi, non il narratore ;)
I soldi non sono dell'assassino, ma di chi ha comprato il silenzio del marito di Maria, che ha quindi testimoniato il falso al processo rovinandogli la vita: non gli interessa "averli" (fisicamente), solo farsi vendetta.
Non sono scesa nei dettagli del processo, perché non mi interessava (se non era troppo chiaro, non importa): mi interessava la psicologia di Maria! ^_^
 
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Squall LionHeart™
view post Posted on 9/7/2011, 11:37




Ok, ora l'ho capito ^^ Ripeto, è facile che fosse la mia mente stressata a non arrivarci, perché ora è anche fin troppo chiaro :D

Ben scritto, complimenti :D

Maurizio Vicedomini
 
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damaera
view post Posted on 16/7/2011, 13:16




Mi piace l'atmosfera che crei, il tono che usi e apprezzo la sintassi usata correttamente, sì sono fissata :P
Avrei eliminato qualche punto e virgola, ma è una mia fissazione personale dettata dall'odio mai represso del punto e virgola che è troppo a metà e rimanda ad uno stile di scrittura un po' retrò.

L'idea è originale e la psicologia emerge, forse a volte ermetica ma l'ermetismo fa parte, a volte, del fascino di un racconto. Credo che se avessi avuto più caratteri disponibili avresti reso le cose meno "contorte" sicuramente.

Buona fortuna ;)
 
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view post Posted on 21/7/2011, 15:10
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Martin Sileno

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il racconto mi è piaciuto. Bella e differente da gli altri racconti la presentazione della protagonista tramite il suo conflitto interiore. La narrazione però mi risulta un po' macchinosa anche se nel contempo sintatticamente corretta.

La bomba che esplode ci può stare ma come hanno già detto stona con l'atmosfera che hai creato in precedenza.

 
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9 replies since 4/7/2011, 12:28   137 views
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