Nero Cafè Forum

Seduzioni mortali Eliminato, di Camilla Bottin

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Dorylis
view post Posted on 20/7/2011, 14:04




Almeno cinquanta ospiti avevano visto Maria al party, mentre il marito veniva ucciso dall’altra parte della città. Maria aveva previsto proprio tutto, le doverose lacrime durante l'intervista della polizia, l’appropriata reazione alla notizia, il giusto dolore. Era stordita. Il suo mondo era finito. Non poteva essere consolata. Quando alla fine gli amici la lasciarono da sola di fronte alla sua insistenza, per riposare e piangere, lei si versò un drink, sospirò e finalmente si concesse un piccolo sorriso soddisfatto. Poi un colpo alla porta. Potrebbe essere lui. E volere i suoi soldi... ma Maria non li aveva. Aveva solo diamanti. Tanti diamanti.
Tirò fuori l’accendino dalla borsetta, l’uomo davanti a lei aspirò una lunga boccata di fumo.
Un gesto col piede e il mozzicone giaceva spento sul tappeto bianco e oro.
Un lungo abbraccio suggellò l’ultimo delitto, la donna cadde a terra esanime. Poteva sembrare un suicidio d’amore, il pugnale aveva colpito dritto al cuore.
Finalmente l’uomo si sfilò i guanti, l’arma ormai recava le impronte della donna.
Poter toccare con mano i diamanti… un sogno! E dire che l’aveva convinta a fuggire con lui con il ricavato della vendita. Povera illusa!
Maria de Montresor era stata creta ai suoi intrighi. Un po’ gli dispiaceva, voglio dire, portarsela a letto era stata una bella conquista, con quella sua vita stretta e quei seni alti e sodi… Ma quando tocca tocca, la prima regola è mai mescolare il privato con il lavoro.
All’improvviso una voce: “Madame, gli ospiti di sotto si stanno ritirando. Vuole dare loro un ultimo saluto?”
L’uomo dal mantello ghignò nell’ombra “L’ultimo saluto mi sa che se lo sono persi!” e fuggì dalla finestra. Con i diamanti.
Un urlo nella notte, era il secondo cadavere in un giorno. L’indomani i giornali riportavano a caratteri cubitali “Eduard de Montresor viene raggiunto dall’adorata Maria nella tomba” e altre menate tipo “Era vero amore, nonostante la differenza d’età!”
Come se fosse possibile che un plurimiliardario di settant’anni potesse venire amato da una giovane donna di venticinque anni. Il solito clichè. “Giornalisti idioti” pensava il mascherato “ crederebbero perfino agli elefanti rosa!” e piegò il giornale finchè osservava la gente che passeggiava sul boulevard.
Quel giorno si sentiva incredibilmente spossato ma rilassato, come accadeva dopo ogni sua conquista. Amava definirsi un galantuomo, non avrebbe preso nulla che non gli fosse stato concesso spontaneamente. Era stata lei a individuarlo a quella festa un mese prima, lui aveva solo accolto l’invito, rispondendo con gli occhi. Era stato tutto un gioco di sguardi, non aveva nemmeno dovuto aprire bocca. Era già sua.
Era stato fra le pieghe del letto che aveva sentito il suo progetto di abbandonare il marito e di fuggire con i diamanti, da sola, in qualche sperduta isola delle Maldive.
“Impossibile, come se fosse facile fregare Eduard de Montresor! Quei diamanti saranno pure ignoti ai più, dopo le speculazioni illegali fatte in Africa, ma non credo che tuo marito ti lascerebbe andare tanto facilmente!”
Maria piangeva, non sapeva come liberarsene. Quanto schifo le aveva fatto andarci insieme! E ogni notte era una tortura. Pensava di sfuggire alla miseria di casa, ma ne era incorsa in una peggiore. Sposare un miliardario non significava felicità, questo l’aveva provato sulla sua pelle.
“Per fortuna ci sei tu a illuminare le mie giornate, cherì!”
Avevano architettato insieme il piano, molto semplice, avrebbe fatto quasi tutto lui. Per amore.
Voleva liberarla da quel giogo. Crederci!
Lui era un professionista, era riuscito a non farsi scoprire… Un po’ di veleno da inalazione sul cuscino del letto ed era fatta. L’hotel dove alloggiava Montresor stava dall’altra parte della città, e nessuno avrebbe mai collegato Maria all’accaduto. Probabile che fosse stato un eterno rivale in affari, che aveva appena incontrato quella sera. Erano volate parole grosse, Montresor aveva rifiutato la fusione destinando l’altro al fallimento. Perfetto!
Il galantuomo prese gli occhiali da sole e la crema solare, lasciando un’enorme mancia sul tavolo.
 
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