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| I cinque troll avevano beccato quella coppietta che usciva dalla discoteca e li avevano trascinati nel vicolo per divertirsi un po'. Non che a Cranio e a me importasse qualcosa dei due, ma l'opportunità di uccidere cinque troll insieme non ce la saremmo lasciata scappare.
Cranio entrò per primo nel vicolo, sparando all'impazzata solo per attirare la loro attenzione. Come previsto, quei bestioni grigi si guardarono prima intorno inebetiti, poi si mossero verso di noi.
Toccava a me.
Puntai il fucile da caccia grossa al cuore del più vicino e feci fuoco. Lo vidi fare un passo indietro, ma non aspettai che cadesse per sparare al secondo, e poi al terzo.
Qualcosa non andava.
Nessuno dei tre era a terra. La potenza del colpo li aveva fermati per un momento, ma adesso brancolavano di nuovo verso di noi.
— Cranio, imbecille! — urlai. — Non hai controllato i parametri vitali! Sono Zoll!
Sparai al testone di uno, ma non ci contavo troppo. Per uccidere uno zombie-troll bisogna colpirlo al cervello, che è grande meno di un'unghia.
— Ci penso io! — disse Cranio.
Lo vidi spostare una levetta sul fianco del mitra, e capii cosa voleva fare.
— No!
Troppo tardi. La vampata del lanciafiamme aveva ridotto il vicolo a un forno con sette mucchietti di carbone.
— Cranio, idiota! — Avrei voluto strappargli le antenne e i tentacoli, e poi infilargliele nelle quattro narici. — Non hai letto il bollettino? "Gli ultimi due umani hanno trovato rifugio in una discoteca abbandonata". Adesso sono estinti! Estinti! Come minimo ci toglieranno la licenza di caccia!
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