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il luogo dell'anima, autore: Marco Fronzoni

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Olorin
view post Posted on 28/11/2011, 10:35 by: Olorin




CITAZIONE (Selene B. @ 27/11/2011, 17:19) 
Resta un po’ in sospeso il motivo del collegamento tra le mani vere e la mente: nemmeno gli esperti nel tuo racconto sanno spiegarcelo in modo convincente. Se l’anima stava nelle mani, questo vale solo per lui, per il mestiere che faceva, o è così per tutti?

Fermo il fatto che sicuramente non l'ho reso bene, però già il fatto che si possa fare una 'io-copia' di una persona, implica una concezione materialistica della stessa. Uno scienziato integralista vede l'individuo come un insieme di reazioni chimiche, segnali elettrici, azioni meccaniche che pur numerosissime e complesse, sono potenzialmente tutte descrivibili e quindi riproducibili. La digitalizzazione - per quanto ormai in quantità infinitesimali - rendendo discreta un'informazione ne perde sempre una parte. Nel racconto quella parte non riproducibile di una persona, è proprio l'anima (tra l'altro viene letta come un'anomalia, un semplice conflitto informatico).
Il fatto che sia nelle mani può essere vista come l'hai ipotizzata tu, e cioé che sia normalmente collocata nel veicolo del talento, ma anche che l'anima si stesse rifugiando nell'ultimo luogo ancora in grado di ospitarla.
CITAZIONE (Selene B. @ 27/11/2011, 17:19) 
E, soprattutto, perché si è lasciato convincere a farsi mettere nel simulacro?

Perché una volta che uno vi è collocato all'interno si comporta secondo i menù stilati sulla sua personalità originale, quindi lui dentro non c'è più, ma i suoi comportamenti coerenti fanno sì che nessuno fuori se ne accorga.
 
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18 replies since 24/11/2011, 23:58   204 views
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