Ciao Paola, innanzi tutto ti ringrazio molto per il commento.
Hai ragione sul fatto che la parte finale del racconto fosse da introdurre in maniera più morbida, non mi stupisce che si noti uno squilibrio tra parte iniziale e parte finale, dato che ho dovuto togliere per incompiutezza una parte centrale poco prima di postare (in ritardo, tra l'altro...
).
Venendo al commento al tuo racconto, ti riporto il pezzo incriminato:
CITAZIONE
Hai adottato una prospettiva in prima persona, e fin qui niente da eccepire. La prima persona è adatta a raccontare una storia in maniera immediata, ad aiutare chi ti legge a empatizzare con il tuo personaggio. Dato che si tratta della vicenda umana di un emarginato, che compie un omicidio per eccesso di difesa, raccontarla dal punto di vista di chi compie il delitto aiuta chi legge a simpatizzare per lui e ad accogliere le sue ragioni.
A parer mio però, la voce del protagonista non ti permette di articolare la storia su più piani, tanto che senza accorgertene inserisci alcune espressioni di valutazione esterna degli eventi, che un po' stonano con la prospettiva scelta:
"... qualcuno vuole svegliarmi, allontanarmi da questa benefica sensazione."
"Urlo disperato"
"sono costretto a riaprire gli occhi e il buio della mia vita ritorna esasperante"
"Colpisco, colpisco con la follia e il delirio che costantemente abbraccia la mia vita"
Forse in maniera non chiarissima, non so, intendevo dire che come tutti gli strumenti linguistici anche la scelta della persona, strettamente legata alla prospettiva di narrazione della storia, ha vantaggi e svantaggi. Quali siano questi vantaggi o svantaggi è opinabile, ci mancherebbe.
Tuttavia credo che grossomodo la scelta della prima persona -singolare, come quella che hai usato tu, o plurale come quella che ho usato io- abbia come vantaggio l'immediatezza: la storia non è mediata, appunto, dall'intervento di una terza voce estranea ai fatti, o alla storia, o addirittura impersonale, ed è immediatezza per lo scrittore che racconta (tanto è vero che la prima persona è la scelta che più frequentemente e d'istinto adottano i principianti), e immediatezza per il lettore che più facilmente entra in contatto con il personaggio.
Sia io (volontariamente) che tu (non so se volontariamente o "di getto", questo lo devi dire tu), abbiamo adottato la prima persona per "usare" questi vantaggi. Niente da eccepire, te l'ho anche scritto.
Tuttavia, come per ogni stumento, credo si debba fare anche attenzione agli svantaggi. La prima persona restringe la visuale al punto di vista di chi parla. Quindi o intramezzi il discorso del protagonista (diretto o indiretto, esternato o interiore che sia) con paragrafi espressamente narrativi, o con altri espedienti (introduzione di altri personaggi, lettere, fogli di giornale, diari... etc etc), oppure sei costretta a NON formulare riflessioni o pensieri che il personaggio narrante non sarebbe in grado di fare.
Ho cercato di sottolineare alcune parti del racconto che secondo me stridevano in bocca al protagonista, ad esempio:
"colpisco con la follia e il delirio che costantemente abbraccia la mia vita"
Mi sembra un'esternazione troppo "lucida", un giudizio troppo freddo, perentorio e cristallino per venire dalla bocca di qualcuno che appunto si dice pazzo e folle. Può essere una considerazione successiva naturalmente, dopo che "la sua vita è cambiata". Allora, se proprio ti piace, avresti potuto mettere il verbo al passato. Continuerebbe tuttavia a sembrarmi una considerazione esplicativa, una chiave di lettura dei fatti troppo estranea ai fatti stessi per uscire dalla bocca del protagonista.
"Urlo disperato"
La disperazione e in generale gli stati d'animo devi cercare di farli emergere dalle cose senza doverle dire, tantomeno facendo sì che sia lo stesso protagonista a dover autoqualificare le proprie azioni.
E così via per gli altri pezzetti del tuo racconto che ho riportato.
Spero ora di essermi spiegata un pochino meglio, tieni conto che sono solo dei "consigli" da lettrice e che di certo non ho la verità in tasca. Leggili, decidi se ti sono utili e se non lo sono cestinali
A presto!