Nero Cafè Forum

Prima fase, di Maurizio Bertino

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Peter7413
view post Posted on 23/2/2012, 23:43




Prima fase

- Come potete notare dal replay l’ascia di Marco giunge a bersaglio prima della spada di Luca. Direi che è evidente, notate come affonda nella spalla causando uno spruzzo di sangue, il tutto mentre la spada ancora non è penetrata nella pancia.
La sala fu percorsa da un mormorio di approvazione. Le luci si accesero e l’immagine sul maxi-schermo andò a nero. Maria osservò la sua platea e ricominciò a parlare.
- Tali considerazioni, unite al fatto, triste, della morte di Luca, mi hanno convinta, in totale accordo con la Redazione, ad assegnare la vittoria a Marco.
Un boato si sollevò fra i presenti. Marco era stato in testa a tutte le classifiche di gradimento fin dalle prime puntate. Il programma non poteva avere una conclusione più soddisfacente. Un nugolo di mani si alzò dalla massa di giornalisti.
- Si aspettava un successo del genere?
- E se Marco non riuscisse a sopravvivere?
- Perché questa disparità nell’assegnazione delle armi ai tre finalisti?
- Giusto! Perché a Nita un semplice coltello mentre ai due maschi un’ascia e una spada? - urlò con rabbia una giornalista in prima fila - E perché l’avete separata da Marco e l’avete costretta ad affrontare, da sola, Luca?
Maria parve infastidita.
- Mi sembra evidente. Nel corso dell’ultima settimana Nita aveva stretto una relazione con Marco. Il suo piano era di fare combattere i due maschi e, in caso di vittoria del suo innamorato, approfittare della sua stupidità per dargli il colpo di grazia.
- Era una strategia come altre, perché non darle la possibilità di portarla a termine? - insistette la giornalista.
- Una donna ha più difficoltà rispetto a un uomo nella stesura di un romanzo d’azione! - Maria parlava contenendo a stento il disprezzo per quelle ultime domande - Questa era solo la prima fase di questo nuovo format e in accordo con la Redazione abbiamo deciso che Nita non fosse idonea per il proseguimento del progetto: è stata una scelta redazionale.
Squillò un telefono, Maria rispose. Ascoltò senza ribattere scuotendo, tristemente, la testa. I giornalisti rimasero in silenzio in un clima di tensione. Infine Maria tornò a rivolgersi a loro.
- Mi è appena giunta la notizia che tutti speravamo non arrivasse mai: Marco si è spento cinque minuti fa a causa delle ferite riportate.
I giornalisti si guardarono disperati.
- Ma voglio rassicurare la sua famiglia - continuò Maria - Marco non potrà scrivere il romanzo per cui si è aggiudicato la pubblicazione, ma il suo nome verrà accreditato comunque fra i coautori del best-seller che verrà tratto dalla trasmissione e allo stesso modo sarà accreditato come co-sceneggiatore nel blockbuster che verrà tratto dal best-seller!
Un sospiro di sollievo si sollevò fra i presenti e un applauso liberatorio fu indirizzato alle ultime parole di Maria.
- Scrittori, la trasmissione per dare a tutti la possibilità, un giorno, di scrivere un best-seller, continuerà nonostante tutto!
Maria si alzò e uscì dalla sala, accompagnata dall’ovazione generale.

Fine
 
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patriktroll
view post Posted on 27/2/2012, 13:01




ciao Maurizio. stavolta ho veramente poco da dirti perché trovo il racconto equilibrato in ogni suo aspetto. l'idea è molto bella e l'atmosfera del reality dona quel tocco drammatico che è proprio l'ingrediente che, come già sai, secondo me completa la tua scrittura. per ora questo è il tuo miglior racconto tra quelli che ho letto, anche nell'equilibrio tra realismo e grottesco. complimenti!
a rileggerti
 
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Peter7413
view post Posted on 27/2/2012, 16:17




Grazie Stefano per le belle parole!
Sono in incredibile ritardo questa volta, comincerò in giornata o max domani a postare i miei commenti!
:)
 
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view post Posted on 28/2/2012, 10:13
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Martin Sileno

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Ciao Maurizio,
Il racconto nel suo insieme, a livello di storia, mi è piaciuto. La narrazione procede in modo lineare e pulito fino alla fine; L'idea del reality show è stata sviluppata bene.
Il finale che sottolinea il cinismo della televisione nello sfruttare quelle che sono normali notizie di sangue, ma anche il fatto che gli autori siano disposti a tutto pur di veder stampata la propria opera, mi ha soddisfatto. Bello e originale.
Non mi piace la ripetizione nella stessa frase, nelle battute finali, della parola accreditato.
Ciao.
 
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Alessanto
view post Posted on 28/2/2012, 14:30




Non ricordo se posso commentare nonostante non partecipi al contest. Posso solo dire: a quando un e-book con tutti i tuoi pezzi "reality"?

Ciao!
 
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Peter7413
view post Posted on 28/2/2012, 14:51




Certo che puoi commentare anche se non partecipi!
In verità prima di questo mi sembra di averne scritto solo un altro, quello dell'edizione della Sfida all'Aguzzino (era ACB013X, che poi avevo modificato e fatto partecipare a USAM).
Recentemente c'è forse PARTY, ma non era un vero reality.
E in ogni caso, lo sai, i temi legati alla TV sono fra i miei preferiti!
:D
 
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Olorin
view post Posted on 28/2/2012, 16:30




L’idea è bella e divertente! Sono invece un po’ combattuto circa l’equilibrio del brano. Il grottesco che caratterizza la traccia principale è appesantito da una serie di evoluzioni che fanno da volano alla sospensione della verosimiglianza. Calcare ulteriormente la mano sull’elemento egemone del potere mediatico che determina l’esito della competizione attraverso concetti discriminatori e regole inique, distoglie l’attenzione dal fatto sanguinario. L’impressione che ho avuto è quella di un affollamento eccessivo di anomalie e stranezze che fa molto sceneggiatura fantasy anni ’80.
Difatti l’aberrazione della leggerezza con cui viene risolto il dramma della morte del vincitore, secondo me perde un po’ della sua incisività, come una pennellata borgogna su uno sfondo carminio… mioddio, ma da dove l’ho tirata fuori questa? :blink:
 
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Peter7413
view post Posted on 2/3/2012, 09:20




Grazie per il commento Marco!
Cerco di risponderti. In effetti il fulcro e il centro del racconto non voleva essere il fatto di sangue, ma tutto questo ingranaggio che porta al massacro mediatico e alla diminuzione dell'importanza del contenuto a favore di altri fattori. In questa realtà, come nella nostra, non si punta alla ricerca del "capolavoro" (virgolettato, è solo un esempio), ma alla creazione del personaggio e di tutta una serie di variabili esterne alla qualità. Marco vince, Marco è il personaggio, il suo nome verrà accreditato e venderà in quanto tale. Poi ci sarebbe anche il discorso del contenuto veicolato ad hoc, della creazione della storia in cabina di regia e in generale della superficialità imperante che impone che se un prodotto è sponsorizzato allora va comprato, il tutto mettendo sull'altare del desiderio un nome e non, nel caso di questi aspiranti autori, l'artista. In pratica, il tutto si riduce a un gioco al masssacro di un'editoria che si macchia dell'assassinio della qualità.
Bye!
 
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Fini Tocchi Alati
view post Posted on 2/3/2012, 11:41




Ciao Peter!
Bel racconto. Mi trovo come al solito in linea con le osservazioni di Olorin. Nel senso che l'idea molto bella alla base del racconto, secondo me (correggimi se sbaglio) perde un po' in quanto tesa a soddisfare a pieno la traccia. Non so se hai letto "Acido Solforico" di Amelie Nothomb. Potrebbe essere un buono spuntio per te per sviluppare la buona idea che hai avuto slegandola da impegni "concorsuali".
A rileggerti!
 
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Longo Simonetta
view post Posted on 2/3/2012, 12:52




Ciao Maurizio!
Interessante racconto, secco, cinico e spietato per i meccanismi che svela sul mondo dell'editoria e su quello della tv; mi ha ricordato "Cavie" di Chuck Palahniuk.
Forse, come scritto da Olorin, alcune eccessive concessioni al grottesco ne limitano la verosimiglianza, ma non sempre questa va soddisfatta, altrimenti il Gatto non potrebbe portare gli Stivali :). Senza contare poi che la realtà si rivela spesso più incredibile di ogni nostra più fervida "perversione" fantastica.
Il racconto convince e l'inizio "in medias res" cattura subito il lettore che si trova ad assistere, quasi insieme alla folla dei giornalisti, a questo crudele gioco mediatico.
Complimenti e alla prossima!
 
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=swetty=
view post Posted on 2/3/2012, 14:53




Non so, non mi ha soddisfatto. L'idea non è cattiva, anche se ormai i reality narrativi sono inflazionati, però non mi ha convinto fino in fondo. Credo sia problematico portare questo genere in un racconto breve, bisogna spiegare troppo e si rischia di cadere nell'infodump per spiegare il meccanismo del reality, come puntualmente avviene qui:

QUOTE
- Scrittori, la trasmissione per dare a tutti la possibilità, un giorno, di scrivere un best-seller, continuerà nonostante tutto!

La stesura zoppica un po' e mi sembra poco curata la rappresentazione del reality, di solito c'è molto meno spazio per obiezioni non controllate, e in genere mi pare che l'andamento sia diverso (non è che sono un'esperta, però).

QUOTE
Come potete notare dal replay l’ascia di Marco giunge a bersaglio prima della spada di Luca.

dalla moviola

QUOTE
Le luci si accesero e l’immagine sul maxi-schermo andò a nero. Maria osservò la sua platea e ricominciò a parlare.

si oscurò

sua?

QUOTE
- Una donna ha più difficoltà rispetto a un uomo nella stesura di un romanzo d’azione! - Maria parlava contenendo a stento il disprezzo per quelle ultime domande - Questa era solo la prima fase di questo nuovo format e in accordo con la Redazione abbiamo deciso che Nita non fosse idonea per il proseguimento del progetto: è stata una scelta redazionale.

perché disprezzo?

Ma in pratica hanno deciso di ucciderla dandole un'arma insufficiente?
 
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Peter7413
view post Posted on 2/3/2012, 15:07




Grazie Chiara per il tuo punto di vista. Hai ragione sulla "moviola", l'"Andò a nero" è corretto (è un termine tecnico, ma neanche tanto: si dice di quando compare il nero dopo una sequenza). La "sua" platea è corretto in quanto si tratta di una schiera di giornalisti che pendono dalle sue labbra.
Riguardo all'infodump, ho cercato di limitarmi al minimo, ma quella frase era necessaria per chiarire la natura del programma e speravo che introdurla in quel contesto potesse non dare fastidio.
Sulla proliferazione di reality hai ragione. Per discostarmi un po' mi sono posto l'obiettivo di fare uscire il tutto da una conferenza stampa (che in quanto tale dovrebbe anche giustificare l'utilizzo di frasi come quella che tu hai identificato come infodump).
Ho risposto perché fiducioso nelle mie scelte, ma voglio che sia chiaro che ho pieno rispetto per ogni tuo dubbio e per ogni tua indicazione.
:)
 
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overhill
view post Posted on 2/3/2012, 19:57




Secondo me "moviola" non si usa da anni. Ma non essendo un calciofilo non ne sono sicuro :-)
 
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KillerQueen
view post Posted on 2/3/2012, 20:30




Veramente un gran bel racconto. Forse per un gusto personale avrei preferito meno spiegazioni sui rapporti tra i concorrenti e più azione, ma comunque è secondario visto che lo considero uno dei racconti più riusciti, almeno tra quelli che ho letto per ora. Il tema è stato rispettato, secondo me, e aggiungerei anche in maniera piuttosto originale.
A rileggerti!
 
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13 replies since 23/2/2012, 23:43   187 views
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