CITAZIONE (=swetty= @ 2/3/2012, 09:09)
... omissis...
In conclusione è una buona storia, ma da sistemare.
Sono totalmente d'accordo con l'ultima frase... anzi ti dirò, magari non è nemmeno una buona storia, ma quello che in realtà voglio ben precisare è che questo mio post NON è teso a difendere il brano che ho scritto, né a guadagnare posizioni nella classifica che hai in testa.
Vorrei solo fare una breve dissertazione su un aspetto tecnico che a mio parere è fondamentale saper padroneggiare (cosa che io sono lungi dal saper fare, ma a cui presto molta attenzione) affinché un racconto risulti coerente e comprensibile per il lettore.
Il punto di vista nel brano non cambia mai (tranne in realtà in un punto dove la fretta mi ha giocato un brutto scherzo...), se ne sta neutralmente all'esterno di entrambi i personaggi e alcuni passaggi che hai sottolineato come superflui, servono proprio a conservare quella neutralità, offrendo però comunque al lettore alcune connotazioni circa l'atteggiamento, l'aspetto, le sensazioni dei protagonisti nel corso della vicenda.
Per esempio quel 'visibilmente' che vorresti elidere, mantiene proprio l'osservatore all'esterno. L'incredulità è un'emozione interiore che potrebbe venir manifestata o meno dal personaggio con un'espressione del viso rendendo così partecipe l'interlocutore, ma anche no. Dicendo 'visibilmente' io affermo che Toesan è incredulo e che io dall'esterno me ne posso accorgere perché lui in qualche maniera lo rende visibile.
Per lo stesso motivo dico che
CITAZIONE
Per l’occasione pareva essersi imposto di non mangiarsi le unghie...
e così via in altri passaggi.
A mio parere scorrendo il brano, non ci sarà mai un'emozione, una sensazione, un pensiero, una percezione dei personaggi descritta senza che ciò avvenga attraverso un'espressione visibile... tranne in un punto. Se non ti risulta tutto ciò, potresti dirmi in cosa sbaglio?