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Un lavoro come un altro, di Maurizio Bertino

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Peter7413
view post Posted on 23/4/2012, 22:26




Un lavoro come un altro

Che serata di merda, tre giocatori scarsi come la morte al tavolo e io qui a guardarli buttare i propri soldi come se nulla fosse. Mischia, dai le carte, conta le chips, mischia, dai le carte, conta le chips e questi che, senza alcuna consapevolezza, continuano a puntare, vincere, perdere, puntare, vincere, perdere con quella puttana bionda alle loro spalle che mugola di piacere, gatta arrapata in attesa del pollo con il gruzzolo più pesante.
Giro le tre carte del flop: un Re, un Fante e un dieci, non male. Parla Phil, ci pensa, osserva gli altri due e passa la parola senza puntare. Guardo Daniel, fa un paio di battute sceme e passa anche lui. Tocca a Scotty: è lui ad avere puntato preflop, prima che girassi le tre carte, mi aspetto che punti ancora e lo fa, l’equivalente del piatto. Giocata standard, ma con un minimo di senso. Si suppone che abbia preso una delle carte girate o che magari abbia già chiuso scala. Phil e Daniel non ci pensano due volte e chiamano. Storco il naso, che siano in quello che si chiama slow play? Non so e a questo punto non mi interessa, è tutta la sera che giocano così. Giro la quarta carta, una Donna.
- Io le ho più grandi di quella lì! - cinguetta la bionda palpandosi.
I tre scoppiano in una risata, io guardo verso il soffitto, le mani cominciano a prudermi. Faccio segno a Phil che tocca a lui parlare, passa di nuovo. Passa anche Daniel. Scotty va all in, le mette tutte, e si gira verso la bionda con sguardo da porco, un sicuro invito ad accompagnarlo da lì a poco fino alla suite. Phil fischia, si guarda le carte, riguarda quelle sul tavolo, lancia un’occhiata alla bionda e con rammarico folda, esce dalla mano. Tocca a Daniel, si gratta il naso e fa una battuta. Guarda Scotty e la tipa che sta palpando. Si lecca le labbra e chiama. Phil fischia, Scotty aggrotta le sopracciglia e torna a girarsi verso il tavolo.
Chiedo che girino le carte, mi aspetto un Asso per Scotty o quanto meno una coppia alta: gira sette e cinque, era in bluff.
- Pizzicato! - penso - Bravo Daniel.
Chiedo anche a lui di girarle: cinque e tre. Ha chiamato un bluff con ancora meno del bluff e ora sta ridendo come un cretino. Giro la quinta carta: tre.
Succede tutto in un attimo: Daniel si alza con le braccia al cielo e io gli sono addosso, lo butto a terra e comincio a sbattergli la mia testa contro la sua fino a quando non sento un cric e affondo nel molliccio. Mi rialzo e torno al mio posto, mischio e distribuisco le carte con Scotty e Phil che mi guardano sorridenti.
Suona il telefono, mi alzo, vado a rispondere.
- Ciao Marco! Come stai?
- Ciao mamma, sto bene.
- Sei andato a parlare con il Direttore? Ti hanno ripreso al lavoro?
- Sì mamma, stai tranquilla, tutto a posto.
- Davvero? Come sono contenta!
- Ora ti lascio mamma, è tardi, devo dormire.
- E le pastiglie? Le stai continuando a prendere?
- Certo mamma.
- Magari adesso che ricominci a lavorare il dottore te le toglie…
- Certo mamma, gli chiederò, stai tranquilla, ora vado, buonanotte.
Stacco la telefonata, torno in cucina, mi avvicino alla credenza, prendo la scatola delle pastiglie, la osservo con distacco.
- Mmh! Mmh! - dietro di me.
Mi giro, seduta al tavolo, legata e imbavagliata, una donna, bionda, formosa.
- Cinquanta euro - mi aveva detto salendo in macchina.
Sorrido e rimetto le medicine nella credenza.
Mi seggo al tavolo: Phil, Scotty e Daniel mi stanno guardando sorridenti.
- Mmh! Mmh! - la ragazza continua a lamentarsi, le tiro un pugno ed eccola di nuovo lì, alle spalle di questi tre giocatori del cazzo che si palpa le tette passandosi la lingua fra le labbra.
- Che mondo di merda - penso ricominciando a mischiare le carte.

Fine

Edited by Peter7413 - 23/4/2012, 23:51
 
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view post Posted on 29/4/2012, 22:09
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Martin Sileno

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TRAMA: un viaggio all'interno della schizzofrenia di un folle.
Il racconto è scritto bene e procede fluido e lineare fino alla fine. finale che lascia il giusto amaro in bocca. tuttavia, non ho capito se i tre personaggi di contorno sono reali oppure immaginari. se fossero immaginari avrei visto bene, nella scena al momento che introduci la prostituta legata, qualcosa tipo tre peluches seduti al tavolo che dopo il pugno, tornano a essere giocatori. se sono reali mi domando come mai rimangono inermi e sorridenti, inanzi a quella follia omicida.
PERSONAGGI: il personaggio principale è ben caratterizzato e presente durante tutto lo svolgimento della storia.
Mi piace l'intrusione della mamma che lo riporta alla realtà e il sucessivo quasi consapevole ritorno al suo mondo di follia.
AMBIENTAZIONE: I termini utilizzati sono consoni a una partita di poker texano e l'idea di essere nel mezzo della partita è resa molto bene.
NOTE
CITAZIONE
prima che girassi le tre carte,

hai già detto preflop penso che il personaggio non dovrebbe anche precisare che significa prima di girare le tre carte (infodump).
CITAZIONE
che siano in quello che si chiama slow play?

secondo me essendo un flusso di pensieri, dovrebbe semplicemente chiedersi:
che stiano facendo slow play? e non cercare di spiegare al lettore.
CITAZIONE
esce dalla mano.

anche qui sembra che tu voglia spiegare a chi non conosce i termini del gioco.
avrei scritto folda uscendo dalla mano oppure folda ed esce dalla mano.
 
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