Nero Cafè Forum

Plotone, di "Marco Migliori"

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sgerwk
view post Posted on 28/5/2012, 22:19




L'autoradio non aveva segnalato niente di strano — niente serpentoni col corpo percorso da fulmini, niente nuvolette di fumo dalla forma umana, niente gente ustionata inseguita da tizi con corna e coda — altrimenti avrei fatto un'altra strada.
Sbucarono dal buio di una via laterale per passare davanti alla mia macchina ferma al semaforo, un plotone di drag queen in formazione quadrata: capelli vaporosi e variopinti coperti da cappelli militari, piume e pellicce su spalle rigide, tacchi alti che battevano il passo dell'oca.
Li seguii con gli occhi a bocca aperta, anche dopo che ebbero attraversato.
— Alt!
Il sergente che li precedeva, viso scuro e labbra a canotto, era girato e li guardava, i pugni sui fianchi.
— Camerati!
Forse sarebbe stato meglio andare via, ma la scena era troppo strana anche per il mondo pazzo di oggi. Del resto, la lucertola centocode del semaforo non aveva ritirato il ventaglio di code che mi bloccava la strada. Forse era basita anche lei.
— Camerati! All'inferno ci hanno cambiati, ma noi resteremo quello che siamo! Sempre!
Il plotone rimase in silenzio, cinquanta drag queen impettite in perfetta disposizione per file.
— Volevano punirci, ma noi non ci saremmo mai arresi! Abbiamo resistito, e ora siamo riusciti a tornare. Anche se sembriamo diversi, la nostra natura non si può piegare.
Dovevano avermi visto, ma trattenevo lo stesso il respiro per paura che mi notassero.
— Adesso che siamo di nuovo qui, mostreremo al mondo la forza delle nostre idee! Hail, Hitler!
L'urlo profondo e possente di cinquanta gole maschili rispose al suo saluto accompagnato dallo scatto di cinquanta braccia che si alzavano.
Il plotone si rimise in marcia. I sottili tacchi battevano sull'asfalto con un suono forte ma acuto. Le code della lucertola si agitarono, poi si avvolsero su se stesse.
Rimisi in moto. Non sembravano pericolosi, ma era meglio allontanarsi. Mentre attraversavo l'incrocio, li seguii con gli occhi. Una delle drag queen era rimasta due passi indietro. Voltò la testa come se mi cercasse.
D'istinto rallentai. Avevo visto giusto: si girò e scattò verso di me. In pochi secondi fu alla macchina. Saltò dentro e sbatté lo sportello. Nessuno degli altri si era voltato.
— Dai, dai, andiamo! — Era bionda, con due grandi occhi azzurri e un decolté considerevole incorniciato da una striscia di pelliccia. — Non ci voglio più stare, con quelli.
Feci ripartire la macchina.
— Ma come ho fatto a mettermi con loro, poi...
Annuii. Sarà anche vero che resti quello che sei, ma forse non è ciò che hai sempre mostrato di essere.
La bocca dell'autoradio sorrideva, ora, mentre canticchiava una canzone d'amore.
 
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Peter7413
view post Posted on 1/6/2012, 15:37




Ciao "Marco"!
Ho qualche problema a giudicare questo racconto. Ottima forma, come al solito, si legge che è un piacere. Bello anche questo mondo totalmente illogico in cui tutto può accadere e anche di fronte alle massime stranezze si risponde con un'alzata di sopracciglio. Rimango incerto di fronte all'uso delle drag queen. Non sto a riscrivere la definizione delle stesse, ma qui mi sembra si vada più verso una trasformazione fisica che non un semplice travestitismo. In tal caso il tema non sarebbe rispettato e, per rispetto agli altri partecipanti dovrei penalizzarti. Riguardo all'elemento esibizione, invece, credo si possa considerare, sempre tenuto conto della bizzarria del mondo che hai creato, come una parata tesa a fare spettacolo quella del passaggio dei commilitoni arrivati dall'inferno.
Evito per qualche giorno di pubblicare la classifica in attesa di una tua spiegazione a riguardo dell'elemento drag queen. A presto!
 
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Paola B.R.
view post Posted on 2/6/2012, 16:16




Racconto particolare, originale e carino. Un’idea diversa dal generale. Il ritorno delle SS sotto forma di DQ non è male, ma è una punizione anche troppo buona… secondo me! :) Mi è piaciuta anche l’idea dell’autoradio come segnalatore/avvistatore di cose strane, anche se a quanto pare non ha svolto la sua funzione.
Ciao a presto.
 
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sgerwk
view post Posted on 3/6/2012, 00:40




Grazie a entrambi per i commenti :D

QUOTE (Peter7413 @ 1/6/2012, 16:37) 
Rimango incerto di fronte all'uso delle drag queen. Non sto a riscrivere la definizione delle stesse, ma qui mi sembra si vada più verso una trasformazione fisica che non un semplice travestitismo. In tal caso il tema non sarebbe rispettato e, per rispetto agli altri partecipanti dovrei penalizzarti. Riguardo all'elemento esibizione, invece, credo si possa considerare, sempre tenuto conto della bizzarria del mondo che hai creato, come una parata tesa a fare spettacolo quella del passaggio dei commilitoni arrivati dall'inferno.
Evito per qualche giorno di pubblicare la classifica in attesa di una tua spiegazione a riguardo dell'elemento drag queen. A presto!

Questa non me l'aspettavo! Un racconto puo' sempre non piacere, o risultare incomprensibile (capita spesso con il MC, dove si scrive in fretta e non si puo' rileggere a freddo) ma non avrei mai pensato che con questo racconto potessi aver mancato il tema. Secondo me il tema c'e', ma nell'accezione "comune" (formalmente sbagliata) del termine: transessuale vestito in modo femminile esageratamente vistoso. Del resto, tu stesso hai dovuto precisare il significato originario del termine nel commento che segue il tuo racconto, visto che non e' cosi' noto. Penso che si possa accettare anche una interpretazione del tema secondo l'accezione comune, anche se formalmente sbagliata.

 
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Peter7413
view post Posted on 3/6/2012, 08:21




Marco, non lo so, sono combattuto.
Il fatto è che dovunque cerchi troverai che drag queen è assimilabile al travestitismo: uomo che si veste da donna per fini di spettacolo. Il trans è altra cosa ben diversa. Io stesso ho aspettato a pensare a una storia perché sapevo di "non sapere" cosa fosse una drag queen. Del resto eravamo tutti davanti a un computer con una rete internet e fare un po' di ricerca non era difficile. Scrivere vuole anche dire non fare disinformazione e non concordo con te che esista un "significato comune" che in quanto comune errore sia accettabile.
Fra le tante ti riporto la definizione del dizionario Hoepli:
drag queen
loc. sost. f. inv.
Omosessuale maschio travestito in appariscenti abiti femminili, che si esibisce in spettacoli di varietà


Mentre wikipedia fa riferimento esplicito al fatto che una drag queen possa anche non essere omosessuale:
Drag queen è un termine inglese per definire attori o cantanti (detti Drag singer), in prevalenza (ma non necessariamente) gay o transgender, che si esibiscono in canti e balli, di frequente dai connotati maliziosi, indossando abiti femminili. Le donne che recitano in abiti maschili sono invece dette drag king.

Questa stessa definizione è ripresa a grandi linee in svariati siti sull'argomento:
Drag Queen, Drag King sono ormai terminologie piuttosto diffuse, strappate all’inglese per intendere tutti quegli attori/trici e cantanti (Drag Singer) generalmente gay e transgender, che si esibiscono indossando abiti del sesso opposto.
Il termine Drag infatti in inglese (in tale contesto naturalmente), sta a significare proprio “portare abiti caratteristici del sesso opposto” ed è utilizzato come verbo ed aggettivo. Delle Drag Queen, la declinazione al maschile come accennato, è la Drag King, una donna cioè che negli spettacoli si traveste da uomo.


Essendo totalmente ignorante della materia ho fatto anche una ricerca sulla parola transgender (richiamata nelle precedenti definizioni di drag queen):
Transgender ha un significato molto più ampio di quanto si creda e include categorie di persone molto varie:
1) persone operate che hanno cambiato sesso, in modo che il loro fisico sia in sintonia con la loro identità personale
2) persone non ancora operate che hanno iniziato o meno la transizione e che si sentono di appartene al sesso opposto a quello del loro corpo (ftm: da donne a uomini, mtf: da uomini a donne)
3) persone che si vestono - specialmente in privato - con abiti del sesso opposto, ma che non lo vanno per eccitazione sessuale, e quindi non bisogna confonderli con i travestiti. Di solito si tratta di uomini eterosessuali
4) persone che si sentono di appartenere a un terzo genere e che quindi rifiutano la dualità maschio-femmina, ma che credono in una sorta di continuum tra i due generi


Questa invece la definizione di una persona che si definisce facente parte della categoria:
transgender viene erroneamente interpretato come sinonimo o traduzione di travestito ma nn è così, noi nn proviamo " eccitaizone" nell'indossare abito dell'altors esso, bensì ci sentiamo NOI STESSI qst perchè presentiamo il DIG ovvero il disturbo dell'identità di genere le persone transgender in genere non hannoa ncora compiuto la trnasizione completamente o non l'hanno iniziata mentee i /le trnsessuali hanno completato la transizione


Com'è evidente, tutte queste definizioni hanno a che fare più con la sfera psicologica, che in ogni caso viene prima rispetto alla trasformazione fisica.
Tutto questo per dire che è una questione maledettamente seria e che proprio in quanto siamo stati chiamati a scriverne non potevamo, secondo me, fare riferimento a clichè (che poi erano clichè per te, io sapevo che esistesse una differenza con i transessuali, ma ero confuso su tutta la faccenda).

Del resto, a questo giro ci sono stati pochi partecipanti nonostante i molti accessi e credo che il motivo principale fosse proprio la difficoltà del tema che, di conseguenza, più di altre volte (anche se lo sai, mi conosci da tanto, che come metro di giudizio di MC ho sempre e cmq messo al primo posto l'attinenza al tema) proprio il tema dovesse essere la determinante per il giudizio.
Tutto questo (si vede che oggi ho tempo, vero?) per arrivare a dire che devo considerare, nel giudicare il tuo racconto, che il tema non sia stato centrato in pieno e come tale preferirgli altri che invece sono stati più corretti a riguardo.
Non me ne volere... :(

 
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Paola B.R.
view post Posted on 3/6/2012, 22:23




Ciao Marco,
volevo darti questa informazione che probabilmente non è passata. L'inferno lo vive Alberto che prova dei forti sentimenti verso l'amico ma, purtroppo per lui, non sono ricambiati!
Ciao alla prossima. :)
 
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sgerwk
view post Posted on 3/6/2012, 23:58




QUOTE (Paola B.R. @ 3/6/2012, 23:23) 
Ciao Marco,
volevo darti questa informazione che probabilmente non è passata. L'inferno lo vive Alberto che prova dei forti sentimenti verso l'amico ma, purtroppo per lui, non sono ricambiati!
Ciao alla prossima. :)

Il racconto l'avevo anche letto due volte... Mi sa che mi e' sfuggita, o forse non era cosi' evidente. Peccato, perche' sarebbe stata un'interpretazione molto piu' centrata del tema!
 
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KillerQueen
view post Posted on 4/6/2012, 15:57




Ciao!
Per quanto riguarda il rispetto del tema, sono purtroppo d'accordo con Peter. Lo stile è buono, ma il problema principale è un altro. Evidentemente io e te stiamo proprio su due lunghezze d'onda diverse, perché non è la prima volta che fatico a comprendere ciò che scrivi, a livello di trama. L'ho letto e riletto più volte, ma continuo a non capire troppe cose sul tuo racconto. Indubbiamente sarà anche un “problema” mio.
 
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view post Posted on 5/6/2012, 12:52
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Martin Sileno

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Plotone – di sgerwk
TRAMA: Un uomo fermo al semaforo vede passare un plotone di drag queen. Da questa sfilata uno scappa e si rifugia nella macchina dell'osservatore.
PERSONAGGI: si capisce dai dialoghi che sono dei soldati uomini, che sono drag queen da una descrizione frettolosa fatta a elenco.
ferma al semaforo, un plotone di drag queen in formazione quadrata – secondo me qui potevi evitare di dire subito drag queen e lasciare il dubbio al lettore. Tanto poi che sono drag queen lo ripeti verso la fine.
DIALOGHI: Costruiti bene in modo coerente al tipo di racconto.
AMBIENTAZIONE: Non dici molto ma dici quel tanto che basta a far presupporre di essere in un futuro o in un ckima di fantascenza. L'immagine del semaforo lucertola cento code è stupenda.
RISPETTO TRACCIA: Le drag queen infernali ci sono.
FORMA E STILE: Scorrevole e corretta. Si legge tutto di un fiato. La narrazione procede in modo lineare fino alla fine senza mai presentare però colpi di scena. Il finale non stupisce particolarmente.
NOTE:Volevano punirci, ma noi non ci saremmo mai arresi! - ma noi non ci siamo arresi! e ora siamo riusciti a tornare – e siamo riusciti a tornare
 
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