Nero Cafè Forum

Miss Dyvina, Davide Guerrieri

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Cuk
view post Posted on 28/5/2012, 22:50




Trascinare un cadavere su un tacco 12 è un inferno.
Miss Dyvina si fermò. Sudava, e il mascara le colava sul viso. Trucco waterproof un cazzo.
Guardò a terra e gli occhi spalancati di Graziano la fissarono in risposta. Miss Dyvina gli diede uno schiaffo. La testa del morto ruotò, la lingua tumefatta uscì dalla bocca.
Graziano, vecchio puttaniere, perché non sei andato dalle tue rumene minorenni?
Miss Dyvina si guardò attorno. Il vicolo era vuoto a quell’ora della notte, a parte i ratti grassi e lustri che banchettavano con i rifiuti. Qualche macchina passava sulla strada principale, ma quegli stronzi erano a caccia di donne, nient’altro. Quanti, di quei padri di famiglia, si erano sgravati la coscienza confessandole sesso con ragazzine più giovani delle loro nipoti? Meglio i ratti del vicolo.
Miss Dyvina afferrò Graziano per la giacca, e riprese a trascinarlo, piegata se stessa. La parrucca rischiò di cadere e lei la sistemò con la mano laccata, una imprecazione tra le labbra rosse.
L’aveva notato in mezzo al pubblico al suo secondo pezzo. Lui l’aveva riconosciuta: aveva visto il porco sgranare gli occhi. Aveva steccato il resto di Maracaibo. Mai stata brava con le sorprese. Quando, su The Stripper, l’aveva visto sorridere, aveva capito che era fottuta.
Al banco del bar, dopo lo show, Graziano l’aveva fissata: tette e culo, più che in viso. Miss Dyvina aveva bevuto il suo daiquiri, leccandogli la cannuccia davanti agli occhi allucinati. Il porco era così eccitato da balbettare. Lei gli aveva proposto il vicolo, dopo la serata, e Graziano le aveva infilato una mano tra le cosce. Aveva ingoiato amaro, sorriso ed era tornata in camerino.
Miss Dyvina urtò il cassonetto col sedere. Sbuffando, afferrò il cadavere e se lo issò su una spalla, premendo il pedale per aprire il portello. Sentì un fetore di carne marcia e uno squittio irato.
Graziano le era saltato addosso subito. Farsi miss Dyvina in un vicolo sudicio lo eccitava, aveva detto. Lei aveva lasciato che quelle mani sudate la palpassero, mentre una lingua fetente le si infilava in gola. Aveva portato il maiale fuori vista, e lo aveva strangolato. Graziano l’aveva afferrata per le natiche, sfregandosi contro di lei mentre lei lo soffocava. L’aveva visto esplodere in un orgasmo prima che gli occhi gli uscissero dalle orbite. Erano crollati a terra e lei aveva stretto quel collo schifoso per altri dieci minuti.
Un ultimo sforzo, e il corpo cadde con un tonfo flaccido sul letto di marciume.
Vai all’inferno, maiale. Si segnò, e chiuse il cassonetto.
Sistemò parrucca e vestito. Giusto il tempo di tornare in canonica e cambiarsi.
Era quasi ora di aprire per le Lodi.
 
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Daniele_QM
view post Posted on 29/5/2012, 08:41




Ciao Davide, fai un salto in area Benvenuti. Normalmente qui è uso presentarsi, anche solo con due righe, giusto per far sapere chi sei. ;)
 
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Cuk
view post Posted on 29/5/2012, 13:20




ah, ok
ora vado.
 
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Peter7413
view post Posted on 31/5/2012, 15:37




Ciao Davide e benvenuto a Minuti Contati!
Il tuo è un ottimo racconto. Il tema è rispettato alla perfezione, il protagonista ben delineato e così il suo opponent. La costruzione è precisa e riesci a ottimizzare l'idea di partenza disseminando intelligentemente gli indizi con il dipanarsi della vicenda. Possiedi un ottimo controllo sia della forma che della tecnica, non c'è che dire. Non vedo difetti in questo racconto se non, a essere pignolo, la sensazione mia personale che forse avresti potuto fornire qualche indizio ancora più chiaro riguardo il protagonista. Quelle "lodi" finali non rimandano così direttamente a quello che fa, ma forse sono io che sono ignorante in materia. Complimenti, un esordio a Minuti Contati davvero coi fiocchi!
 
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Paola B.R.
view post Posted on 2/6/2012, 16:26




Un racconto piacevole come storia e struttura. Ci sono però, dal mio punto di vista, delle piccole incongruenze. Esempio: Miss Dyvina si sente riconosciuta mentre canta Maracaibo. Dopo però, tu non fai passare nei gesti e nei movimenti di Graziano questa informazione. Evidenzi solo la sua voglia di ‘farsela’ e quindi non si capisce se l’aveva scoperta o no. Probabilmente era voluto, Miss Dyvina lo ammazza anche se in realtà non l’aveva identificata… Boh! Dimmi tu.
Era un prete la DQ? Le informazioni sono solo alla fine e molto limitate. Comunque, mi è piaciuta l’idea: un prete che fa giustizia Divina come DQ!


 
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Cuk
view post Posted on 2/6/2012, 16:39




@Peter: grazie mille. Forse sono stato un po' criitpico, ma cresciuto in ambiente parrocchiale fino ai 20 anni, le Lodi in maiuscolo per me sono un richiamo diretto alla Liturigia delle Ore...

@Paola: Ciao, e grazie per il commento. Io spiego volentieri, ma sono del parere che o il racconto sa spiegarsi da solo, o qualcosa non funziona; l'autore non dovrebbe spiegare niente.
Comunque si, è un prete. L?idea era che Graziano fosse particolarmente eccitato all'idea di farsi il proprio prete in abiti da donna, e che il prete non potesse rifiutare proprio perché riconosciuto e a rischio sputtanamento pubblico. Ma se avessi scritto "Farsi il suo parroco in un vicolo sudicio lo eccitava, aveva detto." era una spiegazione troppo sopra le righe, e ho cercato di seminare accenni a questa cosa, per poi lasciare il lettore a ricostruirla. Personalmente non apprezzo i testi che mi spiegano tutto passo passo, molte cose possono semplicemente essere suggerite e la comprensione totale lasciata ala lettore. D'altra parte c'è il rischio di non suggerire abbastanza e risultare confusi. Ci devo lavorare.
 
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KillerQueen
view post Posted on 3/6/2012, 10:29




Guarda, per cominciare ti faccio i complimenti e spero di rileggerti quando ci sarà la prossima edizione di MC.
Detto questo, ho veramente poco da criticare in questo racconto, visto che è davvero ben scritto. Tra l'altro, abbiamo scelto due nomi quasi identici per i protagonisti dei nostri racconti, miss Dyvina e Divina, e anche nel tuo caso il tuo nome trova una spiegazione, cosa che ho apprezzato.
"Quanti, di quei padri di famiglia, si erano sgravati la coscienza confessandole sesso con ragazzine più giovani delle loro nipoti?"
Qui non ho capito subito l'identità del protagonista, credevo solo che avesse già fatto sesso con gente conosciuta nel locale e che quelli tendessero a confidarsi con lei, era voluto il non dare informazioni chiare fino alla fine?
Sono inoltre d'accordo con Peter riguardo alla parte delle Lodi, per me non è stato così scontato. Comunque resta un ottimo racconto.
 
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view post Posted on 5/6/2012, 12:56
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Martin Sileno

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Miss Dyvina - Cuk
TRAMA: Un prete che di notte si traveste da donna per uccidere i peccaminosi puttanieri (perchè?)
PERSONAGGI: Miss Dyvina il fatto che sia una drag queen trapela da piccoli dettagli che escono lentamente lungo lo sviluppo. Ho apprezzato che, a differenza di tanti altri, non hai mai detto la parola drag queen. Ma hai mostrto. Lui invece on ho bene capito chi è: sembra semplicemente uno che va a puttane invece quando descrivi il momento in cui lo ha visto tra il pubblico lei lo riconosce e ne rimane turbata perchè? Secondo me potevi far dire qualche battuta anche a lui che ne so un ricatto o qualche cosa del genere.
DIALOGHI: Non presenti.
AMBIENTAZIONE: Delineata quel tanto che basta al racconto. Bella l'immagine del cassonetto che si apre e fa uscire odore di carne marcia e ratti.
RISPETTO TRACCIA: La drag queen è presente però non trovo l'attinenza con l'inferno. Ho capito che è un prete ma non perchè vada in giro a uccidere. Quella è la prima e unica volta, oppure è una sorta di giustiziere? Se uccide i peccatori anche lui che uccide è peccatore a sua volta.
FORMA E STILE: Il racconto procede in modo lineare e senza intoppi fino alla fine. Rendi bene l'atmosfera del vicolo e della scena nel suo insieme. Il colpo di scena che cerchi di creare alla fine svelando che è un prete, mi sembra non pienamente riuscito.
NOTE:Aveva ingoiato amaro, sorriso ed era tornata in camerino. -aveva ingoiato un amaro sorriso ed era tornata in camerino mentre una lingua fetente le si infilava in gola. - penso sia meglio in bocca Erano crollati a terra - Un ultimo sforzo, e il corpo cadde con – se erano già crollati a terra come può poco dopo il corpo cadere di nuovo?
 
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Cuk
view post Posted on 5/6/2012, 13:12




Ciao GDN76.
Provo a rispondere alle tue osservazioni
Dunque, in realtà non c'è lo scopo di travestirsi per fare il giustiziere. Il prete si traveste per il piacere di farlo. Proprio per questo è atterrito dall'essere riconosciuto (non può certo permettersi lo scandalo)
Graziano viene chiamato per nome dal protagonista, e sappiamo che il prete è a conoscenza di dettagli riservati sulla vita di Graziano. Speravo fosse sufficiente per suggerire il fatto che fosse un suo parrocchiano, e che per questo lo riconosceva.
Il ricatto (che non ho esplicitato) è esattamente il motivo per cui il prete non ha scelta se non offrirsi alle voglie di Graziano, che è intrigato all'idea di farsi il proprio prete vestito da donna.

Ho inteso from Hell in senso metaforico. Un prete diviso tra altare e palcoscenico, e che per difendere questo suo segreto è costretto a uccidere. Inoltre ho cercato di delineare un'atmosfera pesante e decadente, non ci sono personaggi positivi, tutto è piuttosto squallido e amorale.

Sul finale: purtroppo nel tagliare per stare nei limiti, quella è al frase che ha sofferto di più. Nota i tempi verbali. Cadono a terra nel ricordo del prete, mentre nel presente del racconto il prete ha trascinato Graziano, lo ha sollevato sulle spalle e lo sta facendo cadere dentro al cassonetto

Grazie per la tua analisi, spero di averti risposto
 
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