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Io sono poesia, Ilaria Tuti

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Nauthiz7
view post Posted on 28/5/2012, 22:58




Nora guardava il cliente da sotto le ciglia finte tempestate di glitter. Quando le sbatteva, era come se un ventaglio si abbassasse a sfiorarle le guance grasse e rasate di fresco. Adorava sbattere gli occhi porcini pesantemente truccati, ma questa volta non lo faceva per civetteria, ma per pura costernazione.
- Ninì che facciamo? - piagnucolò Daisy, grattandosi una chiappa, anche quella rasata di fresco. Lo faceva sempre, quando era nervosa.
- Controlla se respira – rispose Nora all'amica, tamponandosi il faccione con i guanti di raso sfilacciato. Grasse macchie di cerone lordarono la stoffa rosa confetto, unendosi all'unto di vecchia data.
- Ma secondo te respira? - strillò l'altra, perforandole i timpani.
- Taci cretina! Vuoi che accorrano tutti?
- Oddio che casino! Ma che ti è preso, si può sapere?
Daisy scoppiò a piangere.
Nora sospirò rassegnata. Sì, era un casino irrimediabile. Il cliente era morto stecchito, per quanto incredibile fosse. Pensare a una soluzione era tempo perso. Non c'era.
Si tolse la parrucca, quella alla Zsa Zsa Gabor che adorava, raccolse la vestaglia di voile sulle ginocchia e sedette sullo stomaco del morto. I suoi chili di troppo ondeggiarono per un attimo, fino a quando l'adipe si assestò.
Avrebbe tanto voluto piangere anche lei. Anzi, visto che ormai peggio di così non sarebbe potuta andare, lo fece. Si permise una lacrima. Un grosso gocciolone che le rigò la guancia, facendo colare il fard color fragola sul petto ricoperto di lustrini.
Guardò il cliente. Dal cranio sfondato fuoriusciva un liquido scuro e vischioso, che colava sul tappeto logoro. Un corno era spezzato. La bocca spalancata sui denti aguzzi e sporchi esprimeva la rabbia degli ultimi istanti di vita.
Satana in persona giaceva riverso sotto di lei, in una squallida camera a ore di un anonimo antro infernale.
E chi diamene avrebbe mai potuto pensare che potesse schiattare, santiddio!
Eppure, così era. Puzzava già; non il solito olezzo di selvatico, ma qualcosa di più mortifero. Senza dubbio.
- Mi ha chiamata travestito di merda, e puttana – disse Nora in un sospiro.- Non ci ho visto più, mi spiace.-
L'abbraccio di Daisy non tardò ad arrivare.
Nora tirò su col naso.
Lei non era quelle cose. Era una regina, era la ricerca esasperata della bellezza. Esagerata, colorata, gioiosa. Era la farfalla che la vita non le aveva concesso di essere, e che portava tatuata sulla schiena, dalla nuca all'osso sacro.
Intinse un dito nel sangue e si pitturò le palpebre cascanti.
Nessuno poteva chiamarla puttana, nemmeno Satana.
Lei era poesia.
 
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Nauthiz7
view post Posted on 29/5/2012, 13:29




Una doverosa precisazione: la presenza dell’elemento prostituzione nel racconto non è stato inserito con l’intento di associare le drag queen (veri e propri artisti) alle prostitute; è stato invece inserito con lo scopo di creare una giusta atmosfera di decadenza infernale, se i protagonisti fossero stati una giovane fanciulla e un ragazzotto mascolino, sarebbero comunque stati sottoposti, volenti o nolenti, alle più turpi pratiche di fornicazione. All’inferno ognuno è tenuto a peccare alla grande, o sono pene.
 
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Peter7413
view post Posted on 31/5/2012, 11:18




Ciao Ilaria!
Se non avessi letto la tua precisazione avrei considerato il racconto fuori tema, invece ci sta: all'inferno sono tutti chiamati a peccare. Ti rilevo però che questa sfaccettatura sarebbe dovuta essere presente anche nel racconto, da solo il lettore non ci può arrivare e, di conseguenza, il fatto che la/il protagonista sia una drag queen invece di un travestito o altro non sarebbe stato assolutamente chiaro. Detto questo, che è la pecca più grossa del tuo lavoro e concerne un elemento esterno, quello del tema, il racconto vero e proprio è molto carino e scritto, come tuo solito, ottimamente. Bellissima la frase finale, rimane impressa. Personaggi ben caratterizzati, anche se, a essere pignoli, non si capisce bene la funzione della seconda drag queen, il tutto avrebbe potuto sorreggersi anche con la sola protagonista, magari intenta a parlare con se stessa e in tal modo a fornire le stesse informazioni che fai uscire dal dialogo a due: semplicemente avresti aggiunto anche un bel pizzico di ingrediente follia.
Concludendo, un'altra ottima prova solo leggermente macchiata da quanto ti ho scritto riguardo al discorse "tema".
A rileggerti presto!
 
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Nauthiz7
view post Posted on 31/5/2012, 11:38




Ciao Maurizio! Grazie per l'apprezzamento :D per quanto riguarda le osservazioni purtroppo concordo con te, ma non c'era tempo per sistemare il danno.
Nel mio intento, Nora era costretta a prostituirsi per avere in cambio l'unica cosa per lei importante, il poter essere una drag, quindi tutte le sue cose più care: abiti, lustrini, trucco e parrucco... gli strumenti della sua trasformazione in "farfalla". Quando ho postato ho dovuto tagliare e questo è il risultato.
L'unica cosa che difendo è la presenza di Daisy, che per me non è inutile, è un mezzo con duplice intento:
- non fare parlare da sola Nora (evito i personaggi che parlano da soli, gusto personale)
- creare empatia, dare una dimensione umana al racconto. Il suo abbraccio confortante per me è tenero; inoltre lo scambio di battute iniziale dovrebbe dare ritmo alla narrazione...
questo almeno era il piano! :blink:
Grazie e alla prossima!
 
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Peter7413
view post Posted on 31/5/2012, 15:16




Non hai nulla da difendere riguardo la presenza di Daisy: la mia era solo un'osservazione tesa a come, secondo me, avresti potuto ottimizzare lo spazio a disposizione. :)
Continuando a rifletterci sopra, però, l'eliminazione di un personaggio ti avrebbe dato più spazio per inserire gli elementi mancanti (quelli che spiegano il perché la protagonista si trovasse in quella situazione). Con il senno di poi credo si sarebbe dimostrata la scelta giusta, ma del resto questo è MC e le soluzioni vengono solo sempre a posteriori! :D
 
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Nauthiz7
view post Posted on 31/5/2012, 15:25




CITAZIONE
del resto questo è MC e le soluzioni vengono solo sempre a posteriori!

Vero, fa parte del fascino maligno di MC! :D
 
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KillerQueen
view post Posted on 31/5/2012, 18:35




Allora, il racconto mi è piaciuto, ma ci sono un paio di cose che non mi sono chiare. Tutta la storia si svolge proprio all'inferno? A una prima lettura non l'avevo capito. A ogni modo, ciò che proprio non mi è piaciuto, è la morte di Satana. Trovo assurdo che, in particolare all'inferno, una creatura del genere possa morire. Nonostante questa perplessità, il racconto è comunque uno di quelli che mi sono piaciuti di più. L'ho trovato molto toccante, lo stile è ottimo e il tema è rispettatissimo. A voler essere proprio pignola, i trattini dei dialoghi a volte sono brevi, ma è proprio una cosa da poco. Complimenti, gran bel racconto.
 
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Paola B.R.
view post Posted on 2/6/2012, 16:19




Ciao Ilaria, tu sai che io sono una tua fan sfegatata. Mi piace come fai passare le immagini e le emozioni. Anche tu sei poesia! :) Hai un’ottima forma di scrittura molto coinvolgente. Due cose però non mi sono tornate:
1) ho capito solo dopo il commento di Maurizio, che l’azione si svolgeva all’inferno (vero e proprio luogo). Quando lo citi alla fine del racconto, mi era passato come uno stile di vita non proprio voluto.
2) Questo è più un mio punto di vista, non un qualcosa di sbagliato: in un racconto fantasy ci starebbe bene. Ecco, mi è un po’ stonato che Satana muoia e con questa facilità.
Ciao Ilaria, un bacione.
 
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Nauthiz7
view post Posted on 5/6/2012, 12:00




KillerQueen: grazie, sono contenta che tu l'abbia trovato toccante, è il messaggio che volevo lanciare. La morte di Satana è assurda, infatti le due drag tutto si aspettavano tranne quello. Ma poi, che sia davvero morto? Mah, non è detto.

Paola: un bacio anche a te! Sei la seconda che mi segnala che l'ambientazione non è chiara, quindi credo proprio di aver sbagliato qualcosa :blink:
Fare morire Satana era un assurdo che mi divertiva inserire, perchè poi... ma chi lo conosce, chi lo ha mai visto? Chi ci dice che non possa morire? Hai detto giusto: è un personaggio fantastico, quindi può fare ciò che vuole

Roberto: grazie, per tutto. sì la caratterizzazione di Satana è standard e banale, ed era anche l'unica in grado di farmi guadagnare minuti preziosi per scrivere la storia.
 
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view post Posted on 5/6/2012, 12:58
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Martin Sileno

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Io sono poesia - Nauthiz7
TRAMA: Delle prostitute infernali uccidono per sbaglio satana in persona.
PERSONAGGI: I personaggi sono caratterizzati e descritti bene. Quello che mi sfugge è la presenza della drag queen. Così come le descrivi tu, potrebbero benissimo essere delle donne.
DIALOGHI: sono congeniali al tipo di personaggi e al racconto.
AMBIENTAZIONE: Non pervenuta.
RISPETTO TRACCIA: La drag queen infernale c'è anche se devo dire che la mascolinità andava resa un po' meglio.
FORMA E STILE: il racconto è scritto bene e procede fino alla fine senza intoppi. Il colpo di scena finale mi ha fatto sorridere e divertire.
NOTE: penso che se avessi stilato una classifica il tuo racconto sarebbe andato al primo posto nelle mie preferenze. Un bel lavoro complimenti
 
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Nauthiz7
view post Posted on 5/6/2012, 13:09




@GDN76: huglove grazie!
 
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view post Posted on 5/6/2012, 13:11
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Martin Sileno

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:rolleyes: il lato positivo è che almeno questa volta non sono arrivato ultimo. Non sono proprio arrivato.
 
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Nauthiz7
view post Posted on 5/6/2012, 13:15




Ti aspettiamo al varco il mese prossimo...
 
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view post Posted on 5/6/2012, 13:25
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Martin Sileno

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Non temere, la prossima volta non mi farò cogliere impreparato. ;)
 
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