Nero Cafè Forum

Tre, di Lucia Coluccia - 3967 caratteri

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silver moon
view post Posted on 24/7/2012, 23:13




“Davide, corri! Ne ho trovata un’altra!” urlò Giulia a squarciagola, agitando le manine al cielo. Marco era già accanto a lei e si apprestava a raccoglierla. “Fermo! Dobbiamo aspettare Davide”, lo rimproverò, “i patti sono patti.” Ogni volta che riprendeva uno dei suoi due amici si sentiva più adulta e si chiedeva cosa ci facesse in giro con dei mocciosi come loro.
Davide arrivò affannato, ma con un sorriso enorme sulle labbra. Le guance arrossate dalla corsa lo facevano sembrare più piccino di quanto non fosse, come un cucciolo da difendere, pensava Giulia. Avevano otto anni e frequentavano la stessa classe. Ma non era l’unica cosa che li accomunava. Erano vicini di casa e passavano l’intera estate insieme. A nessun altro era consentito di intromettersi nella loro amicizia. Giulia si sentiva come una mamma: quando Davide e Marco si comportavano male, lei li sgridava e ricordava loro che erano in presenza di una “lady” e che non potevano agire come dei villani. Se loro continuavano, lei li picchiava, anche se a volte doveva rincorrerli per un bel po’.
“Ora posso?” chiese Marco chinandosi sulla spiaggia.
Giulia guardò Davide, poi di nuovo Marco e infine fece cenno di sì con il capo. Marco raccolse la conchiglia, la pulì dei granelli di sabbia che le erano rimasti attaccati e infine allungò la mano aperta verso gli altri due. Tutti e tre la osservarono con occhi brillanti. Era intatta, non aveva nemmeno un graffio ed era bianchissima. Ne avevano trovate poche come quella. Giulia si sfilò la borsetta di cotone che portava sempre a tracolla, la aprì e la tenne ferma sotto la mano di Marco che fece scivolare dentro la conchiglia. Quel gesto scatenò le urla di gioia dei tre bambini.
“Cento! Siamo arrivati a cento!” gioì Giulia e i tre bambini si presero per mano e iniziarono a saltellare in tondo. Il loro giubilo fu interrotto dalle urla della mamma di Marco che li richiamava per tornare a casa.
La sera, nel suo lettino, Giulia sistemava le conchiglie raccolte durante il giorno in un album che avevano preparato tutti e tre insieme. Avevano disegnato e colorato ogni singola pagina e avevano fissato dei fogli di plastica trasparente con del nastro adesivo, come a formare delle piccole tasche in cui poi conservavano le loro conchiglie. La collezione apparteneva a tutti e tre, ma durante i mesi estivi era lei ad occuparsene perché era la più brava a tenere sempre aggiornato l’album.
Mentre se ne stava seduta sul letto ad ammirare il lavoro appena finito, sentì qualcosa battere contro il vetro della finestra. Quando l’aprì fu quasi colpita da un sassolino, che però andò a finire sul pavimento.
“Ehi!” urlò.
“Pssst,” Davide si portò l’indice alla bocca.
“Che ci fai qui?”
“Ho qualcosa per te”. Parlavano a bassa voce per non farsi sentire dai genitori di lei.
“Arrivo subito, aspetta”. Giulia sgattaiolò fuori e raggiunse Davide che la stava aspettando subito dietro l’angolo.
“Devo sbrigarmi”, disse guardandosi intorno.
“Volevo darti questa”, Davide allungò una mano verso di lei e le porse una conchiglia.
“È rosa!” esclamò la bambina con occhi grandi.
“Non urlare o ti sentiranno!”
“Quando l’hai raccolta e perché non ci hai chiamati?”
Davide chinò il capo. “Questa è solo per te”, disse. Poi in un attimo le schioccò un bacio sulle labbra e corse via.

Giulia richiuse l’album. Si accarezzò il pancione e sorrise malinconica.
Marco le baciò la guancia e lei sospirò. Erano sposati da cinque anni e stavano per avere un bambino. Avevano deciso di chiamarlo Davide. Giulia non aveva mai raccontato a Marco dove avesse trovato quella splendida conchiglia rosa. Era un segreto fra lei e il suo primo amore. Un amore che non era stato destinato a crescere perché una settimana dopo quel bacio, Davide fu investito da un auto. Un amore puro e innocente, che avrebbe continuato a nutrire nel suo cuore per sempre. Così come quello per Marco, entrambi sigillati nella collezione che aveva tra le mani. Una collezione unica al mondo.
 
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silver moon
view post Posted on 26/7/2012, 14:17




Ciao Roberto e grazie per il commento!
Ti cito questa parte per poi risponderti:
CITAZIONE
Qualche dubbio l'avevo sul tema: sì, è una collezione, ma è davvero così unica al mondo? Lo è per Giulia, ma a questo punto qualsiasi collezione potrebbe essere unica al mondo, in quanto qualsiasi collezione potrebbe avere un valore emotivo (e spesso la ha). La collezione in sé, in realtà, non è unica. Questo è l'unico vero difetto del racconto, secondo me. In tema senz'altro sì, lo è; ma non soddisfa del tutto.

La collezione è, proprio come hai detto tu, unica al mondo per Giulia e Marco. Credo comunque di essere perfettamente in tema, visto che non era specificato che l'unicità non dovesse essere di tipo sentimentale. Ma se proprio vogliamo metterla sul materiale... *ride* secondo te può esistere al mondo una collezione di conchiglie (cento, eh, non dieci o venti, ma ben cento!) identica a quella dei miei protagonisti? Con le stesse conchiglie che abbiano gli stessi graffi, scheggiature, colori e sfumature e magari anche la stessa grandezza? Secondo me no, quiiiiindi è unica XDDD
 
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kendalen
view post Posted on 26/7/2012, 22:06




Trama
Ci racconti una storia d'amore, legata a una collezione che di certo non è unica in senso assoluto, ma lo è per i tre protagonisti: un'interpretazione diversa da quella che ho dato io, in fondo per ogni collezionista la propria è unica al mondo, ma non era specificato che dovesse esserlo in senso assoluto e quindi la tua è un'interpretazione valida. Questa scelta, però, secondo me penalizza l'efficacia dell'idea su cui si basa il racconto, rendendolo un filo fiacco. Si tratta di una storia carina, ma con molti elementi già visti, a partire dal "triangolo" potenziale, per arrivare al fatto che inizialmente sembra avere la prevalenza uno dei due maschietti e poi la protagonista femminile si sposa con l'altro, pur continuando a ricordare il primo. Grandi classici, da cui non ti sei discostata. Anche la motivazione per cui l'amore di Davide non si è poi evoluto in qualcosa di più stabile, cioè la morte del bimbo, è piuttosto prevedibile e mal sfruttato, relegato alle pochissime righe finali in cui non riesci purtroppo a trasmettere l'emozione che sarebbe stato lecito aspettarsi.
Personaggi e ambientazione
Classici anche i personaggi, con una maggiore caratterizzazione per la bimba/donna che si presenta (e si vuole presentare) come più matura rispetto agli altri due e che per anni tiene nascosto l'amore mai sbocciato davvero. I due maschietti appaiono poco più che satelliti della bimba, in un'età nella quale (almeno a giudicare da quello che vedo con mia figlia, che fa 9 anni tra qualche settimana) maschi e femmine tendono a formare due gruppi distinti e separati, interessati a cose diverse e di contro poco interessati gli uni alle altre (e viceversa).
Forma
Come già per il racconto di KillerQueen, siamo nel livello "Buona, senza eccessive sbavature, ma anche senza picchi di eccellenza. Un lavoro nella media, onesto, piacevole alla lettura." Ti accomuna al racconto di KillerQueen anche il finale, un po' troppo rapido. Ho avuto non poche difficoltà a visualizzare l'album nel quale Giulia sistema le conchiglie, complice forse il fatto che pensando a un album, mi vengono in mente fascicoli di spessore tale da poter contenere solo fogli o simili, non oggetti non piatti come le conchiglie, o forse perché non ho mai sentito che le conchiglie, per collezione, venissero custodite in contenitori diversi da una scatola, o un vaso, o una teca. Niente album, quindi.
 
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silver moon
view post Posted on 27/7/2012, 09:09




Ciao Luca e grazie per il commento così dettagliato. :)
Ti cito alcune parti e ti rispondo:

CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Questa scelta, però, secondo me penalizza l'efficacia dell'idea su cui si basa il racconto, rendendolo un filo fiacco.

Non ho capito questa frase, scusa. In che senso la scelta di usare una collezione unica dal punto di vista affettivo penalizza l'efficacia dell'idea su cui si basa il racconto? È proprio su quella collezione, tanto cara ai tre, che si basa tutto. In pratica diciamo che è il simbolo della loro amicizia, una cosa che li avvicina ancora di più uno all'altro. Forse, cerco di interpretare a modo mio, correggimi se sbaglio, se avessi inserito una collezione unica al mondo nel senso assoluto del termine, insomma una collezione che non avesse eguali, la storia sarebbe risultata più interessante? In questo caso, da una parte ti do ragione, dall'altra ripeto che era l'amicizia fra i tre a rendere quella collezione unica e non viceversa. In quel caso, il racconto sarebbe cambiato di parecchio, credo. Ho azzeccato quello che volevi dirmi? XD

CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Anche la motivazione per cui l'amore di Davide non si è poi evoluto in qualcosa di più stabile, cioè la morte del bimbo, è piuttosto prevedibile e mal sfruttato, relegato alle pochissime righe finali in cui non riesci purtroppo a trasmettere l'emozione che sarebbe stato lecito aspettarsi.

Purtroppo le ultime righe le ho dovute riscrivere tre volte per riuscire a farci entrare tutti gli elementi che volevo. In pratica tieni presente che ho tagliato quasi mille battute prima di postare il racconto e la parte finale è quella che mi ha dato del filo da torcere. Quindi sì, ci sta quello che dici. Una cosa però vorrei chiedertela, perché sono curiosa e vorrei capire meglio: tu dici che il finale è prevedibile. Ti vorrei chiedere a partire da quando hai capito che Davide sarebbe morto? Perché credo che prima della parte finale, in cui Giulia si accarezza il pancione e io dico che è sposata con Marco non dovrebbe capirsi che Davide muore. I finali possibili, dopo il bacio a schiocco del bambino, sono infiniti. E ovviamente se scrivo che Marco è il marito di Giulia, sono consapevole che il lettore si faccia due ideine e capisca che a Davide deve essere successo qualcosa.
Sarei interessata a capire quali elementi nella prima parte del racconto (quando i protagonisti sono bambini) ti hanno fatto capire che Davide sarebbe morto. Sempre se tu hai voglia e tempo per spiegarmelo :)

CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
I due maschietti appaiono poco più che satelliti della bimba, in un'età nella quale (almeno a giudicare da quello che vedo con mia figlia, che fa 9 anni tra qualche settimana) maschi e femmine tendono a formare due gruppi distinti e separati, interessati a cose diverse e di contro poco interessati gli uni alle altre (e viceversa).

Sì, ma è stata una mia scelta far sì che il loro rapporto fosse diverso da quello con gli altri bambini. Tanto è che non era permesso a nessun altro di unirsi al loro gruppo.

CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Ho avuto non poche difficoltà a visualizzare l'album nel quale Giulia sistema le conchiglie, complice forse il fatto che pensando a un album, mi vengono in mente fascicoli di spessore tale da poter contenere solo fogli o simili, non oggetti non piatti come le conchiglie, o forse perché non ho mai sentito che le conchiglie, per collezione, venissero custodite in contenitori diversi da una scatola, o un vaso, o una teca. Niente album, quindi.

L'album... l'album... uhm, in realtà è una cosa fatta "in casa" dai bambini, ossia un album, proprio come quello a cui pensi tu o qualcosa come un quaderno, in cui hanno colorato le pagine e attaccato dei fogli di plastica ritagliati in cui poi metterci le conchiglie e in seguito da poter sfogliare come una raccolta. Immagino che non sia il massimo per un adulto, ma per i bambini che lo hanno realizzato con le loro manine, deve rappresentare qualcosa di bello e di cui andare fieri.
 
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KillerQueen
view post Posted on 27/7/2012, 09:21




Da brava punteggiatura-dei-dialoghi-nazi non posso fare a meno di farti notare qualcosa di veramente irrilevante: “Pssst,”
CITAZIONE
Davide si portò l’indice alla bocca.

Qui la virgola è all'interno, ma negli altri casi è all'esterno. Ok, me ne rendo conto, è decisamente un'inezia. :P
Se ti faccio notare questa cavolata, è anche perché non ho trovato granché su cui ridire. Per come la vedo io il tema è rispettato. Come racconto è abbastanza insolito nel contesto di MC per via del genere, ma non è un difetto. Per il resto, a me è piaciuto molto anche a livello di trama, il finale non me l'aspettavo. Penso che sia rimasto un po' penalizzato dal numero di caratteri, ma comunque funziona bene anche così.
 
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kendalen
view post Posted on 27/7/2012, 11:55




CITAZIONE (silver moon @ 27/7/2012, 10:09) 
Ciao Luca e grazie per il commento così dettagliato. :)

Ciao!

CITAZIONE (silver moon @ 27/7/2012, 10:09) 
Ti cito alcune parti e ti rispondo:

CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Questa scelta, però, secondo me penalizza l'efficacia dell'idea su cui si basa il racconto, rendendolo un filo fiacco.

Non ho capito questa frase, scusa. In che senso la scelta di usare una collezione unica dal punto di vista affettivo penalizza l'efficacia dell'idea su cui si basa il racconto? È proprio su quella collezione, tanto cara ai tre, che si basa tutto. In pratica diciamo che è il simbolo della loro amicizia, una cosa che li avvicina ancora di più uno all'altro. Forse, cerco di interpretare a modo mio, correggimi se sbaglio, se avessi inserito una collezione unica al mondo nel senso assoluto del termine, insomma una collezione che non avesse eguali, la storia sarebbe risultata più interessante? In questo caso, da una parte ti do ragione, dall'altra ripeto che era l'amicizia fra i tre a rendere quella collezione unica e non viceversa. In quel caso, il racconto sarebbe cambiato di parecchio, credo. Ho azzeccato quello che volevi dirmi? XD

Refuso mio nel commento, doveva essere "penalizza l'efficacia del racconto". Mannaggia, a non rileggere abbastanza... :P
E quindi, sì, hai azzeccato, nonostante il mio svarione. :)

CITAZIONE (silver moon @ 27/7/2012, 10:09) 
CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Anche la motivazione per cui l'amore di Davide non si è poi evoluto in qualcosa di più stabile, cioè la morte del bimbo, è piuttosto prevedibile e mal sfruttato, relegato alle pochissime righe finali in cui non riesci purtroppo a trasmettere l'emozione che sarebbe stato lecito aspettarsi.

Purtroppo le ultime righe le ho dovute riscrivere tre volte per riuscire a farci entrare tutti gli elementi che volevo. In pratica tieni presente che ho tagliato quasi mille battute prima di postare il racconto e la parte finale è quella che mi ha dato del filo da torcere. Quindi sì, ci sta quello che dici. Una cosa però vorrei chiedertela, perché sono curiosa e vorrei capire meglio: tu dici che il finale è prevedibile. Ti vorrei chiedere a partire da quando hai capito che Davide sarebbe morto? Perché credo che prima della parte finale, in cui Giulia si accarezza il pancione e io dico che è sposata con Marco non dovrebbe capirsi che Davide muore. I finali possibili, dopo il bacio a schiocco del bambino, sono infiniti. E ovviamente se scrivo che Marco è il marito di Giulia, sono consapevole che il lettore si faccia due ideine e capisca che a Davide deve essere successo qualcosa.
Sarei interessata a capire quali elementi nella prima parte del racconto (quando i protagonisti sono bambini) ti hanno fatto capire che Davide sarebbe morto. Sempre se tu hai voglia e tempo per spiegarmelo :)

In realtà, ho avuto la quasi certezza che Davide fosse morto solo quando riveli che Giulia è sposata con Marco: però in quel punto mi è venuto proprio automatico pensare che il motivo fosse la morte di Davide (tra tutti i motivi possibili, eh...). Probabilmente sono io che vedo tutto nero.
Prima di quel punto non c'è alcun elemento che lo riveli, anche se il tipo di rapporto che hanno i tre fa immaginare un futuro in cui Giulia dovrà decidere tra uno dei due, con conseguente (o a causa di un) allontanamento dell'altro. E proprio il fatto che sia Davide a farsi avanti, mi ha fatto pensare che il "prescelto" di Giulia adulta sarebbe stato Marco. È un triangolo tutto sommato abbastanza classico, almeno per quanto ne posso capire io. Certo, mentre leggevo la prima parte (per la prima volta) non potevo ancora sapere che il racconto avrebbe avuto un finale con i protagonisti adulti...

CITAZIONE (silver moon @ 27/7/2012, 10:09) 
CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
I due maschietti appaiono poco più che satelliti della bimba, in un'età nella quale (almeno a giudicare da quello che vedo con mia figlia, che fa 9 anni tra qualche settimana) maschi e femmine tendono a formare due gruppi distinti e separati, interessati a cose diverse e di contro poco interessati gli uni alle altre (e viceversa).

Sì, ma è stata una mia scelta far sì che il loro rapporto fosse diverso da quello con gli altri bambini. Tanto è che non era permesso a nessun altro di unirsi al loro gruppo.

Certo. E ci dici anche che il loro è un rapporto apparentemente più simile a quello che si instaura tra madre e figli, o tra fratelli e sorelle, prima ovviamente dell'iniziativa di Davide. Mumble mumble... dici che devo controllare meglio mia figlia? :)

CITAZIONE (silver moon @ 27/7/2012, 10:09) 
CITAZIONE (kendalen @ 26/7/2012, 23:06) 
Ho avuto non poche difficoltà a visualizzare l'album nel quale Giulia sistema le conchiglie, complice forse il fatto che pensando a un album, mi vengono in mente fascicoli di spessore tale da poter contenere solo fogli o simili, non oggetti non piatti come le conchiglie, o forse perché non ho mai sentito che le conchiglie, per collezione, venissero custodite in contenitori diversi da una scatola, o un vaso, o una teca. Niente album, quindi.

L'album... l'album... uhm, in realtà è una cosa fatta "in casa" dai bambini, ossia un album, proprio come quello a cui pensi tu o qualcosa come un quaderno, in cui hanno colorato le pagine e attaccato dei fogli di plastica ritagliati in cui poi metterci le conchiglie e in seguito da poter sfogliare come una raccolta. Immagino che non sia il massimo per un adulto, ma per i bambini che lo hanno realizzato con le loro manine, deve rappresentare qualcosa di bello e di cui andare fieri.

Sì, anche se è passato tanto tempo, mi ricordo di quand'ero piccolo e di come le cose che mi costruivo fossero per me paragonabili a quelle degli adulti. Diciamo che nella mia osservazione voleva esserci il fatto che trovavo l'album scomodo e ingombrante per conservare delle conchiglie, però come dici giustamente te, per i bimbi che lo hanno realizzato è una cosa ben diversa. Alla fine me lo sono immaginato come un quaderno ad anelli ciccione che quasi scoppia per le cose che ci sono dentro: dovrebbe contenere ben CENTO conchiglie, da quello che emerge dal racconto (e se non l'ho male interpretato), quindi dev'essere qualcosa di davvero enorme, ammesso che in un quaderno ad anelli ci stiano così tante conchiglie.
 
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silver moon
view post Posted on 27/7/2012, 13:00




CITAZIONE (KillerQueen @ 27/7/2012, 10:21) 
Da brava punteggiatura-dei-dialoghi-nazi non posso fare a meno di farti notare qualcosa di veramente irrilevante: “Pssst,”
CITAZIONE
Davide si portò l’indice alla bocca.

Qui la virgola è all'interno, ma negli altri casi è all'esterno. Ok, me ne rendo conto, è decisamente un'inezia. :P
Se ti faccio notare questa cavolata, è anche perché non ho trovato granché su cui ridire. Per come la vedo io il tema è rispettato. Come racconto è abbastanza insolito nel contesto di MC per via del genere, ma non è un difetto. Per il resto, a me è piaciuto molto anche a livello di trama, il finale non me l'aspettavo. Penso che sia rimasto un po' penalizzato dal numero di caratteri, ma comunque funziona bene anche così.

Ciao Viola *_* Grazie per il commento e cavoli, quella virgola ero sicura di averla cacciata dalle virgolette, ma mi sa che ci è rientrata di nascosto mentre le richiudevo. Tipo la mia gatta, solo che lei esce XDDD (non dalle virgolette, ovviamente... dalla porta XD) Sono contenta che il mio racconto ti sia piaciuto, anche perché come sai bene, non è il genere di storie che scrivo di solito XD
 
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silver moon
view post Posted on 27/7/2012, 13:18




Grazie per aver risposto alle mie domande, Luca :D

CITAZIONE (kendalen @ 27/7/2012, 12:55) 
E quindi, sì, hai azzeccato, nonostante il mio svarione. :)

Ok! wink(1)
CITAZIONE (kendalen @ 27/7/2012, 12:55) 
In realtà, ho avuto la quasi certezza che Davide fosse morto solo quando riveli che Giulia è sposata con Marco

Anche qui, ok XD Insomma ne ero consapevole, anche perché altrimenti non avrei scritto che avevano deciso di chiamare il figlio "Davide" subito dopo. Insomma a partire da lì, ho introdotto il lettore alla fine di Davide, quindi ci sta perfettamente che tu lo abbia pensato (tranquillo, anche a me è sempre la prima cosa che viene in mente). Ok, allora va bene così XD

CITAZIONE (kendalen @ 27/7/2012, 12:55) 
Certo. E ci dici anche che il loro è un rapporto apparentemente più simile a quello che si instaura tra madre e figli, o tra fratelli e sorelle, prima ovviamente dell'iniziativa di Davide. Mumble mumble... dici che devo controllare meglio mia figlia? :)

LOOOL no, dai XDD

CITAZIONE (kendalen @ 27/7/2012, 12:55) 
Alla fine me lo sono immaginato come un quaderno ad anelli ciccione che quasi scoppia per le cose che ci sono dentro: dovrebbe contenere ben CENTO conchiglie, da quello che emerge dal racconto (e se non l'ho male interpretato), quindi dev'essere qualcosa di davvero enorme, ammesso che in un quaderno ad anelli ci stiano così tante conchiglie.

Ah, già, cento... -.- a dire il vero non ci ho pensato a specificare quante ne contenesse l'album D: ho immaginato le conchiglie piuttosto piccole e quindi ce ne infilavo da tre a cinque per pagina (nelle mia mente, mentre scrivevo, eh) e quindi sì, sarebbe stato bello grosso e cicciotto ma ci sarebbero potute stare tutte, credo (in venti-trenta pagine, se non sbaglio D: ) Boh, l'ho immaginato così...
 
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view post Posted on 30/7/2012, 16:10
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Martin Sileno

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Tre premetto che non ho letto la super discussione fatta sopra. se vi fossero punti o chiarimenti già sviluppati, vi chiedo cortesemente di segnalarmelo.

TRAMA: la storia di tre ragazzini che, nella spensieratezza dell'estate, vivono la loro infanzia raccogliendo conchiglie.
La trama semplice e lineare, è sviluppata bene. Si legge tutto di un fiato.
PERSONAGGI: Giulia – bambina più matura che funge da figura quasi materna per gli altri due.
Davide: bambino che segretamente è innamorato di Giulia. Muore qualche mese dopo aver rubato un bacio all'amichetta.
Marco: secondo bambino dei tre che alla fine sposa la stessa Giulia.
I personaggi mi sono piaciuti e secondo me rispecchiano, in atteggiamenti e dialoghi, dei bambini di otto anni.
AMBIENTAZIONE: c'è la spiaggia e una finestra da cui parla Giulia, ma per il resto mi sembra un po' anonima.
FORMA E STILE: La forma è fluida e corretta. Non ci sono, a mio avviso, errori grammaticali: pulita. Forse è un po' troppo raccontato e poco mostrato. Però questo è solo un mi parere personale.
NOTE:
erano in presenza di una “lady” e che non potevano agire come dei villani. Se loro continuavano, lei li picchiava – le parole che usa tip lady e villani e il fatto che riesca a sopprimerli come forza, secondo me contrasta con il fatto che abbiano tutti la stessa età. Penso che Giulia, anche se le femmine maturano prima, dovrebbe avere qualche anno in più.
chiese Marco chinandosi sulla spiaggia. - io eliminerei spiaggia, penso sia sottointeso.
Tutti e tre la osservarono con occhi brillanti – eliminerei la perchè è sttointeso che guardan la conchiglia.
Quel gesto scatenò le urla di gioia dei tre bambini. “Cento! Siamo arrivati a cento!” gioì
- ripetizione gioia e gioì. Al posto di gioì metterei gridò o simili.
Parlavano a bassa voce per non farsi sentire dai genitori di lei. - lo eliminerei tanto dopo mostri che Davide le dice di non urlare o saranno scoperti.
allungò una mano verso di lei e le porse una conchiglia. -allegerirei – le porse una conchiglia oppure le allungò una conchiglia.
“Quando l’hai raccolta e perché non ci hai chiamati?” - eliminerei la e – quand l'hai raccolta perchè non ci hai chiamati?
Una collezione unica al mondo. - se la togli il testo ne beneficia. Esplicitare così il tema stona. É pesante anche se non si conoscesse il tema.

Racconto che si legge volentieri e che racchiude al suo interno sentimenti infantili che rimangono vivi nel ricordo di chi diventa adulto. Immagine poetica e piacevole che delinea una grande sensibilità dell'autrice. Complimenti.
 
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silver moon
view post Posted on 30/7/2012, 20:54




Tetractys, grazie per il commento!

E grazie anche a te, GDN76, per il commento dettagliato! Ora ti rispondo :D


CITAZIONE (GDN76 @ 30/7/2012, 17:10) 
Tutti e tre la osservarono con occhi brillanti – eliminerei la perchè è sttointeso che guardan la conchiglia.

Non so, qui se tolgo quel "la" mi sembra che poi manchi qualcosa.
CITAZIONE (GDN76 @ 30/7/2012, 17:10) 
Quel gesto scatenò le urla di gioia dei tre bambini. “Cento! Siamo arrivati a cento!” gioì
- ripetizione gioia e gioì. Al posto di gioì metterei gridò o simili.

Concordo, ma magari invece di "gridò" andrebbe meglio "esultò". Solo che in quel momento non mi è venuto in mente XD
CITAZIONE (GDN76 @ 30/7/2012, 17:10) 
Parlavano a bassa voce per non farsi sentire dai genitori di lei. - lo eliminerei tanto dopo mostri che Davide le dice di non urlare o saranno scoperti.

Sì, anche qui credo tu abbia ragione, ma un "sussurrò" lo aggiungerei per renderlo più chiaro.
CITAZIONE (GDN76 @ 30/7/2012, 17:10) 
Una collezione unica al mondo. - se la togli il testo ne beneficia. Esplicitare così il tema stona. É pesante anche se non si conoscesse il tema.

Sì, hai proprio ragione! E dire che stavo per eliminarlo e alla fine l'ho lasciato...
CITAZIONE (GDN76 @ 30/7/2012, 17:10) 
Racconto che si legge volentieri e che racchiude al suo interno sentimenti infantili che rimangono vivi nel ricordo di chi diventa adulto. Immagine poetica e piacevole che delinea una grande sensibilità dell'autrice. Complimenti.

Grazie *_*
 
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Olorin
view post Posted on 1/8/2012, 22:36




Il brano è ben scritto e strutturato con discreto equilibrio.
In effetti la prima parte del racconto si dilunga forse un po' troppo nel rappresentare la figura dominante della bambina all'interno del gruppo togliendo spazio alla descrizione di quello che poi invece risulta un elemento fondamentale per il racconto, e cioé l'intensità, ma soprattutto la diversità del rapporto che lega Giulia sia a Davide che a Marco, probabilmente determinata dal carattere altrettanto differente dei due bambini.

Il finale arriva a mio parere un po' troppo perentorio ed eccessivamente 'spiegato'.
In condizioni di maggior agio per quanto riguarda i caratteri, forse sarebbe stato più efficace rappresentarlo attraverso un dialogo col marito; allora quel "Giulia non aveva mai raccontato a Marco dove avesse trovato quella splendida conchiglia rosa" avrebbe potuto trovare l'ideale trampolino di lancio in un commento divertito di Marco, tipo "tu dici che sono uno smemorato, ma io non ricordo di aver mai raccolto quella conchiglia rosa...".

A dire la verità, leggendo il racconto ho avuto a più riprese l'impressione di aver già sentito, se non addirittura visto qualcosa di simile, ma al momento non mi viene in mente il titolo del film. Mi farò aiutare ;) .

In ogni caso un racconto che disegna nella mente immagini nitide, piene di calore e profumi estivi.
 
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Paolo_DP77
view post Posted on 2/8/2012, 07:09




Ciao, ecco il mio commento.
Trovo che in questo racconto ci sia una ottima interpretazione del tema, più significativa di altri, dove si ricerca l'unicità assoluta della collezione attraverso la stranezza delle cose collezionate. Molto meno scontato quindi attribuire il valore e l'unicità della collezione all'importanza soggettiva che ha per i personaggi. Così la collezione diventa definizione della sua vita e un vero cardine nella storia. Vedo un difetto stilistico nel dare spiegazioni troppo raccontate nel finale (sembra come se l'hai dovuto finire in fretta); inoltre secondo me sarebbe da da cambiare la frase di chiusura. Per il resto tutto appare ben costruito. Non originalissimo come trama, ma buono l'intreccio; ben reso il personaggio di lei, un po' anonimi gli altri, ma visto lo spazio disponibile non c'è molto da fare. Anche se come genere non è proprio il mio ideale, mi sembra davvero un buon lavoro anche di stile, in cui il ritmo ricrea bene l'atmosfera un po' malinconica del ricordo, senza però voler essere forzatamente drammatico. Questo buon bilanciamento in definitiva è davvero un punto di forza che dà qualità a questo lavoro.
 
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silver moon
view post Posted on 2/8/2012, 12:21




Ciao Olorin e Paolo, grazie per i vostri commenti :D

CITAZIONE (Olorin @ 1/8/2012, 23:36) 
Il finale arriva a mio parere un po' troppo perentorio ed eccessivamente 'spiegato'.

CITAZIONE (Paolo_DP77 @ 2/8/2012, 08:09) 
Vedo un difetto stilistico nel dare spiegazioni troppo raccontate nel finale (sembra come se l'hai dovuto finire in fretta)

Mi autocito:
CITAZIONE
Purtroppo le ultime righe le ho dovute riscrivere tre volte per riuscire a farci entrare tutti gli elementi che volevo. In pratica tieni presente che ho tagliato quasi mille battute prima di postare il racconto e la parte finale è quella che mi ha dato del filo da torcere.

Quindi sì, capisco bene cosa intendete e avete ragione XD

CITAZIONE (Olorin @ 1/8/2012, 23:36) 
A dire la verità, leggendo il racconto ho avuto a più riprese l'impressione di aver già sentito, se non addirittura visto qualcosa di simile, ma al momento non mi viene in mente il titolo del film. Mi farò aiutare ;) .

Addirittura? O_____O Se ti vieni in mente il titolo, fammi sapere, ora sono curiosa anch'io XD

 
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Peter7413
view post Posted on 2/8/2012, 21:50




Ciao Lucia!
Un racconto che mi è piaciuto davvero molto. La collezione è presente e determina l'intreccio stesso. In più, vai oltre l'ottima idea e doni al tuo lavoro un'anima capace di colpire il lettore. Ho trovato un po' di difficoltà nei primi periodi, forse fatichi a determinare subito i caratteri, ma continuando nella lettura tutto si risolve per il meglio. Il trio che hai composto, inoltre, mi ricorda molto quello di TOUCH, manga di Adachi, conosciuto qui in Italia con il nome di "Prendi il mondo e vai". Tra l'altro riesci a trasmettere anche lo stesso tipo di sensibilità dell'autore giapponese. Mi è piaciuto, complimenti!
 
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Olorin
view post Posted on 2/8/2012, 22:14




CITAZIONE (Peter7413 @ 2/8/2012, 22:50) 
mi ricorda molto quello di TOUCH

Bravo! Ecco cos'era quel 'già visto' che mi girava in testa! Ho tutti i numeri di Touch a casa dei miei genitori (ma perché li ho lasciati là?), ho sognato con le vicende di Minami, Tatsuya e Kazuya, come ho potuto dimenticare? Ho anche quelli di H2 (di quest'ultimo i primi 2 in italiano, 5 in giapponese e i restanti in inglese).

Grande Peter! ;)
 
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15 replies since 24/7/2012, 23:13   161 views
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