Ciao Libero
Un racconto per me agghiacciante. Per tutta la lettura continuavo a chiedermi quando sarebbe scattato il momento X, non riuscendo a capire chi e come avrebbe agito. Puntavo tutto sul geloso/trepidante/insoddisfatto Andrea, invece mi hai spiazzato. Direi che sei stato molto bravo, quanto sopra non è una critica ma un elogio.
Ti hanno segnalato un ritmo spezzato: l'ho notato solo nelle prime righe, questo il mio suggerimento:
CITAZIONE
Le ultime gocce del temporale estivo bussano pesanti sulla tettoia del porticato.
Andrea, annoiato alla finestra, fatica a lasciare l’arcobaleno per l’avviso di un sms, ma alla fine arriva, come teleguidato, al tavolo dove c’è il cellulare.
“Chi per primo porta un fiore al vecchio mulino riceverà un bacio”.
E così la noia svanisce prima dell’arcobaleno.
Anche andare a capo spesso aiuta a tributare a ogni pensiero la sua giusta importanza, a creare una pausa, e a preparare la mente del lettore per un nuovo concetto.
lo sostituirei con "con crudeltà", che ha un suono meno molliccio dell'avverbio di modo, più definitivo. Crudele, appunto.
perchè distrattamente? I due ragazzi sono tesi, attendono
lei, hanno gareggiato per un suo bacio... gettano un'occhiata nervosa, semmai, trepidante, piena di speranza, ma distratta no (quella distratta si getta quando il rapporto è stanco e se lei non arriva, vabbè, si fa altro.)
Ps: per un certo momento ho sperato che Harold fosse un coniglio sanguinario, indurito dalla prigionia del lagerallevamento e che si avventasse sui ragazzini sfigurandoli, per poi fuggire verso la libertà clandestina. Zoppo ma pieno di ardore e speranza
Buenaventura!
Edited by Nauthiz7 - 19/8/2012, 19:17