Nero Cafè Forum

HAROLD (Libero Neri)

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Libero Neri
view post Posted on 1/8/2012, 10:42




:)

Edited by Libero Neri - 19/9/2012, 14:43
 
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Giorgio Simoni
view post Posted on 2/8/2012, 13:35




Il racconto è interessante e emotivamente coinvolgente, ho notato come una scarsa cura nella redazione, ci sono frasi che smorzano il ritmo e fanno scemare il phatos. Faccio qualche esempio:

"Andrea, annoiato alla finestra, fa fatica a staccarsi dall’arcobaleno nella valle per l’avviso di un sms."

"E alla vista dei tre che l’attorniano sembra spaventarsi ancor più; tremulo come foglia al vento tuttavia non accenna a scappare."

"Tra le strade strette e i vicoli bui corre una corsa compulsiva che si arresta contro Andrea, che ha la fortuna di girare l'angolo e trovare lei."

"Sara sembra guardare Andrea ma è altrove, e quel è così continua a riecheggiarle nella testa."

Se rileggi queste frasi noterai una maggior difficoltà di lettura e non sono le sole. Anche i dialoghi secondo me in molti punti non convincono a pieno. Ci sono piccole inesattezze: Bè si scrive Be' ma questo solo per precisione (qualcuno l'ha corretto anche a me).
Non me ne avere, sono solo le sensazioni che ho avuto nel leggere il racconto, niente di più.
Grazie per la storia. Ciao

 
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Libero Neri
view post Posted on 2/8/2012, 14:11




Perchè dovrei prendermela con te? Semmai con me stesso :D Devo invece ringraziarti, per la lettura e il commento: ho provato a modificare le frasi che mi hai portato come esempio e spero di averle migliorate. Se hai voglia e puoi farmi anche qualche esempio nei dialoghi che secondo te non convincono appieno te ne sarò grato; per quel che riguarda il be' (troncatura di bene) hai quasi ragione dato che a me risulta che anche la versione Bé e Beh non sono più considerate un errore perchè entrate nell'uso comune: la lingua cambia e si evolve, a me piace stare al passo, per assurdo mi piace scrivere delle bestialità (dal punto di vista dell'ortografia) se questo può servire alla storia (per caratterizzare i personaggi)... ma tornando a noi, ho preferito tagliare la testa al toro con un mah.
Buenaventura!
 
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Irene Vanni
view post Posted on 3/8/2012, 08:49




Ciao Libero, ho provato a leggere il tuo racconto, ma la costruzione della frase è molto faticosa, i pezzi andrebbero presi e spostati in blocco, i complementi si trovano nel posto sbagliato (“annoiato alla finestra”, “arriva - un’altra frase – al tavolo, dopo l’altra frase”). Con un periodare come questo è difficile analizzare i contenuti perché il lettore si distrae, il testo non scorre. La sintassi andrebbe revisionata a fondo. Oltretutto si tratta dell’incipit, parte del racconto che dovrebbe semmai risultare la più accattivante e di presa immediata, per coinvolgere il lettore e spingere a proseguire nella lettura. Ma in questo modo si è costretti a tornare indietro e rileggere per comprendere il senso delle frasi. Andando avanti, la punteggiatura dei dialoghi è sbagliata. Se la seconda parte del discorso diretto si apre con una nuova frase ci vuole il punto nell’inciso, altrimenti la virgola. Mettere insieme il punto esclamativo e interrogativo è errore. “Eppoi” si scrive “e poi”. Se lo scrivi errato di proposito per caratterizzare la parlata del personaggio, allora la dovresti colorire anche con un altro paio di errori simili, in modo che si capisca che è sempre voluto. Troncare i vocaboli (“far”, “ancor” etc) è obsoleto, gli editor li chiedono scritti per intero. Ci sono ripetuti errori di punto di vista: passi dalla soggettiva di un personaggio a quella di un altro senza staccare il paragrafo; la regola del PdV è assolutamente da studiarsi prima di mettersi a scrivere, altrimenti tutta la struttura viene meno e impedisce al lettore di immedesimarsi. L’onnisciente non si usa dall’800, se vuoi usare l’eterodiegetico non entrare nella soggettiva. Altro problema legato alle caratterizzazioni è il fatto che appaiono bidimensionali, prive di chiaroscuro. I dialoghi si ripetono troppe volte privi di incisi così il lettore non riesce a “vedere” i personaggi, racconti troppo senza mostrare, non se ne scorgono i gesti, le espressioni, i modi di fare. Le frasi potrebbero essere dette da ognuno di loro indistintamente, i personaggi non emergono, non decollano. Bè si scrive Be’, con l’apostrofo, non con l’accento, perché è il troncamento di “bene”, è impossibile che ti risultino corrette le altre versioni come hai detto a Giorgio. Ma il punto fondamentale è che manca il genere richiesto: questo è mainstream, non ci sono elementi né thriller, né noir, un coniglio a pezzi non basta a fare un horror.
 
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Libero Neri
view post Posted on 4/8/2012, 11:55




Ciao Irene Vanni
grazie del commento al racconto, e del commento al mio commento di Giorgio (dovrò dare anche un voto a questo?)... non ti offendere se definisco le tue come perle ai porci, dove è certo che il porco son io, uomo dell'800, ghigliottinato nel 1892 :) scusa ma non scrivo per gli editori, e per questo non mi interessa seguire a menadito certe regole. Eppoi (è corretta anche questa versione e non l'ho scritta così per caratterizzare la parlata del personaggio http://www.treccani.it/magazine/lingua_ita...matica_050.html http://dizionari.corriere.it/dizionario_it...o/E/eppoi.shtml) sono un refrattario alle regole: ne bastano poche per vivere e ancor meno per comunicare, tutto il resto le giudico sovrastrutture, al servizio del potere dell'intellighenzia, anche di quella proletarizzata purtroppo. Mi dispiace che ti sia soffermata solo su questi aspetti, nel leggere il mio racconto, ma chissà perchè me lo aspettavo :)
Grazie ancora e Buenaventura!

PS Se un coniglio a pezzi non basta a fare un horror, dovresti considerare questo testo un horror almeno per come è scritto :) :) :)
 
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Irene Vanni
view post Posted on 4/8/2012, 12:12




Se vogliamo scrivere, le regole vanno studiate. Possiamo infrangerle solo dopo avere imparato a padroneggiarle. Ma la presunzione di sentirti Stephen King - che traspare plateale nonostante tu ti finga il classico genio incompreso - forse è meglio se la conservi per il momento in cui potrai dire di aver venduto milioni di copie ;)
 
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Nauthiz7
view post Posted on 19/8/2012, 12:17




Ciao Libero :)
Un racconto per me agghiacciante. Per tutta la lettura continuavo a chiedermi quando sarebbe scattato il momento X, non riuscendo a capire chi e come avrebbe agito. Puntavo tutto sul geloso/trepidante/insoddisfatto Andrea, invece mi hai spiazzato. Direi che sei stato molto bravo, quanto sopra non è una critica ma un elogio.
Ti hanno segnalato un ritmo spezzato: l'ho notato solo nelle prime righe, questo il mio suggerimento:

CITAZIONE
Le ultime gocce del temporale estivo bussano pesanti sulla tettoia del porticato.
Andrea, annoiato alla finestra, fatica a lasciare l’arcobaleno per l’avviso di un sms, ma alla fine arriva, come teleguidato, al tavolo dove c’è il cellulare.
“Chi per primo porta un fiore al vecchio mulino riceverà un bacio”.
E così la noia svanisce prima dell’arcobaleno.

Anche andare a capo spesso aiuta a tributare a ogni pensiero la sua giusta importanza, a creare una pausa, e a preparare la mente del lettore per un nuovo concetto.

CITAZIONE
crudelmente

lo sostituirei con "con crudeltà", che ha un suono meno molliccio dell'avverbio di modo, più definitivo. Crudele, appunto.

CITAZIONE
distrattamente

perchè distrattamente? I due ragazzi sono tesi, attendono lei, hanno gareggiato per un suo bacio... gettano un'occhiata nervosa, semmai, trepidante, piena di speranza, ma distratta no (quella distratta si getta quando il rapporto è stanco e se lei non arriva, vabbè, si fa altro.)

Ps: per un certo momento ho sperato che Harold fosse un coniglio sanguinario, indurito dalla prigionia del lagerallevamento e che si avventasse sui ragazzini sfigurandoli, per poi fuggire verso la libertà clandestina. Zoppo ma pieno di ardore e speranza crutch

Buenaventura!

Edited by Nauthiz7 - 19/8/2012, 19:17
 
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William Munny
view post Posted on 25/8/2012, 12:19




Ciao Libero Neri,
il proprio destino e crescere sono due pericoli che minacciano tutti. Riuscire a sfuggire è possibile, ma quanta fatica...
Leggere i tuoi racconti è sempre un piacere, oltre allo stile "teso" riesci sempre a trattare argomenti scomodi o su cui è sempre bene riflettere.
Crescere e rassegnarsi, esistono due orrori più grandi?
Complimenti.
Buon Lab.
 
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Libero Neri
view post Posted on 28/8/2012, 10:23




Ciao a tutti
rientro adesso da una meritata vacanza (che non mi concedevo da un biennio) e mentre facevo il morto a mare sono arrivati buoni consigli :) Grazie Nauthiz per i suggerimenti accolti in pieno, e a William per il suo commento che centra in pieno il bersaglio :) Grazie anche a Irene per il simil-augurio che mi ha fatto (vendere milioni di copie): ma sono costretto a specificare che se ti bastano 17 minuti (tanto è passato dall'invio del mio commento all'invio della tua risposta) per capire e inquadrare una persona, anzi voglio esagerare, un aspirante narratore (perchè di questo qui si tratta), allora sei davvero fortunata :)
Buenaventura!
 
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dagon77
view post Posted on 28/8/2012, 15:14




;) Allora Libero, parto col dire che il tuo racconto mi è piaciuto, cinico e con un messaggio ben preciso: prima o poi l'età dell'innocenza la si deve lasciare. Certe volte, anzi spesso direi, lo si fa attraverso situazioni forti che spiazzano il fanciullo fino a sgretolargli la realtà davanti agli occhi. Un deflagrazione che irrompe a scombussolargli corpo e mente. La protagonista ne è un esempio lampante e la metafora del coniglietto come innocenza perduta mi sembra azzeccata. Mi sarebbe piaciuto e un pò, devo dire, l'avevo immaginato, che scoprendo la mannaia la bambina l'avrebbe data in faccia ai suoi amici invece che sul coniglio ma va bene, in quel caso sarebbe stato tutto anche piuttosto horror (non che sarebbe stata male la cosa comunque...). Per il resto poche descrizioni fisiche dei personaggi e degli ambienti, ma non è poi così grave, e un pò troppo infantile e melensa la cosa del fiore-bacio, ma forse ti serviva per caricare sul lato innocente dei bambini. Bravo
 
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Libero Neri
view post Posted on 28/8/2012, 15:58




Ciao Dagon77
grazie della lettura e del commento: la cosa del fiore-bacio, come dici tu, mi serviva per il lato innocente, ed è stata la prima cosa che mi è venuta in mente, ma serviva anche per dare risalto all'innamoramento di Andrea per Sara; e l'innamoramento mi serviva per distrarre il lettore...tante cose mi sono servite per distrarre il lettore...
La mannaiata contro gli amici era stata presa in considerazione ma ora che è stata accantonata (per lasciare tutto il palcoscenico al coniglio/innocenza e perchè mi sembrava una cosa che il lettore magari si aspettava) è inutile spenderci altre parole :) sulle descrizioni (fisiche dei personaggi, e degli ambienti) hai ragione, sono poche (forse mancano addirittura, non ricordo bene) ma spesso le evito, un po' perchè mi pesano (sia come lettore che come aspirante scrittore - anche se sono consapevole dell'importanza che possono avere in un racconto, o in certi racconti), un po' per perseguire l'idea, forse malsana, di dare più spazio all'azione dei personaggi (e con azione intendo anche i pensieri, o i dialoghi - muovendomi sull'affermazione di Henri Wallon in merito allo sviluppo del bambino: pensiero è azione).
Buenaventura!
 
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Libero Neri
view post Posted on 3/9/2012, 15:14




è già arrivato il tempo dei voti ai commenti?
Eviterò di motivare il voto e sarò telegraficamente alfanumerico:
- Giorgio Simoni: 3
- Irene Vanni: 2
- Nauthiz7: 4
- William Munny: 3
- Dagon77: 3

Buenaventura!
 
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11 replies since 1/8/2012, 10:42   180 views
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