Nero Cafè Forum

Il mio, diversamente dai vostri, bellissimo stage, di "Marco Migliori"

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sgerwk
view post Posted on 27/9/2012, 22:54




— ... quella stronza mi ha fermata prima ancora che salissi le scale. — Marisa tossì. — Mi ha strappato i caffè dalle mani e mi ha mollato il plico delle raccomandate. Da spedire subito, nemmeno potevo risalire... — Un accesso di tosse le impedì di proseguire.
   Davide scosse la testa. — Non dirlo a me...
   — ... non mi ha lasciato prendere il... — Marisa era partita sparata per cercare di finire la frase, ma la tosse l'aveva bloccata dopo poche parole.
   — Ma voi non sapete! — Luca buttò giù una sorsata di birra. — Quel ragazzo che lavora con me, che si crede migliore solo perché è un co.co.pro., mi ha girato la rotella dell'anno del timbro datario per farmi sbagliare dei documenti importanti. Ha paura perché... eh... — Luca tirò indietro la testa e strizzò gli occhi. — eh... eh... ciuuù! Ehm, scusate.
   — ... il cappotto! — disse Marisa con un filo di voce. — Con questo freddo, dovevo andare all'ufficio postale così com'ero. Ma per forza, perché chiudeva alle due e non c'era tempo per risalire e pre... — Ancora due colpi di tosse.
   — Bevi qualcosa! — le suggerì Luca.
   — Sì — mormorò lei. Alzò il suo boccale e ne mandò giù un piccolo sorso.
   Davide fece un respiro profondo. — Non è che avete un'aspirina, vero?
   — Che hai? — Luca starnutì tre volte in sequenza.
   — Mi hanno fatto venire il mal di testa. — Davide appoggiò il gomito sul tavolo e si massaggiò le tempie. — Tutto il giorno davanti allo schermo, con quelle cuffie addosso. Ci fosse gente che parla piano, almeno. Ti urlano nelle orecchie, e intanto devi seguire la procedura sul computer.
   — Ci dovrebbero rimborsare almeno per... — Marisa non riuscì a finire la frase. Ma non tossì. Si portò invece la mano alla gola e prese a respirare con affanno.
   — Calma — disse Luca. — Con calma. Non cercare di ispirare troppo.
   Marisa annuì.
   — Ci dovrebbero pagare almeno per questo — disse Davide. — Pure l'aspirina la devo comprare con i soldi miei.
   Luca si soffiò il naso. — Tutto bene, Marisa?
   Lei annuì. I suoi occhi girarono sui tre ragazzi seduti al tavolo, fermandosi su quello che ancora non aveva parlato.
   Mentre Davide teneva ancora gli occhi chiusi in una posa che poteva sembrare di grande concentrazione, Luca aveva seguito il suo sguardo. — Già, Antonio. E tu, tutto bene?
   Antonio alzò le spalle. — A parte la diarrea! Con la mia laurea in lettere antiche non pensavo proprio di trovare niente. Invece già dal primo giorno mi hanno mandato dentro da solo. C'era da manovrare quella macchina, azionare quell'altra, trasferire quella batteria da lì a lì...
   Luca e Marisa si guardarono. Anche Davide alzò gli occhi.
   — Scusa — disse Luca — ma che lavoro è?
   Antonio sghignazzò. — Be', in realtà non ve lo dovrei dire, ma siete i miei migliori amici, no? Si tratta di un lavoro di laboratorio. Testiamo nuovi virus.
   Marisa alzò le sopracciglia. — Ma dai! Non ti ci vedo proprio con la tuta bianca e la mascherina!
   Antonio sbarrò gli occhi. — Mascherina?!
 
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simolimo
view post Posted on 30/9/2012, 14:18




Ciao Marco :)

Che dire?? Poco, perché a me il tuo pezzo è piaciuto parecchio! Ha un ritmo incalzante, dialoghi ben fatti, un’attinenza alla traccia disarmante e con la chicca di avere più prospettive diverse. Hai saputo magistralmente intrattenere il racconto con molti personaggi, ma senza mai creare un briciolo di confusione su chi fosse chi e chi facesse cosa… Interessante, anche se un po’ nasata, la scelta finale di far cadere dalla pianta del fico il giovane sprovveduto, ma… che ne dici? Forse avrebbe dovuto anche lui avere mezzo malanno, no?! O è talmente “assuefatto” da aver ormai gli anticorpi dopati?! Ihih! Beh… complimenti! Più che consigli, mi sento di prendere alcuni esempi dal tuo pezzo. Quindi: grazie… ihih! E, scusa se non sono riuscita a esserti d’aiuto…

Edited by simolimo - 30/9/2012, 15:56
 
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Olorin
view post Posted on 1/10/2012, 11:26




Ben scritto e ben realizzati i dialoghi inframmezzati dai vari disturbi fisici. Sono però perplesso circa la coerenza della trama e resto piuttosto dubbioso sul fatto di essermi perso qualche aspetto fondamentale della situazione.
Dunque: Marisa, Luca e Davide sono malati perché contagiati dai virus che maneggia incautamente Antonio? Ma perché lui allora non denuncia alcun sintomo, anche nuovo o diverso, visto che starà presumibilmente lavorando con altri virus successivi a quelli già contrati dagli amici? E se anche ne avesse palesati nel passato di acciacchi simili, se non l’hanno ucciso, questi nuovi virus cos’avrebbero di così ‘nuovo’ visto che mi sembrano anche piuttosto innocui…
Tra l’altro mi pare poco credibile il fatto che all’interno di un laboratorio del genere, non ci siano procedure chiaramente illustrate e soprattutto che nessuno evidenzi ad Antonio la mancanza di un’accortezza che riguardi la sua stessa incolumità.
 
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view post Posted on 1/10/2012, 15:27
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Martin Sileno

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Il racconto mi è piaciuto ed è ironico come si addice ai tuoi scritti. È pulito e lineare. Resa molto bene la conversazione degli altri stagisti colpiti da malanni fisici che parlano a pezzi lamentandosi della propria condizione lavorativa. Quello che non capisco è perchè solo uno di loro fa un lavoro diverso!? Piuttosto, avrei fatto chiedere: ma scusa, cosa ti fanno fare? Oppure qual'è il tuo impiego?
Quello che mi viene in mente vedendo che lui è l'unico sano, è che sia stato lui, nella sua sprovvedutaggine all'utilizzo di protezioni personali, a portare fuori dal laboratorio i virus da cui gli altri sno colpiti. In ogni caso complimenti.
 
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silver moon
view post Posted on 1/10/2012, 19:16




Ciao :)
Sebbene abbia trovato l’idea molto divertente, soprattutto nella battuta finale, devo dire che anche dopo averlo riletto un paio di volte, non sono riuscita a sbarazzarmi dal pensiero che qualcosa che non va. Forse i troppi puntini di sospensione (anche se ho capito perché li hai usati), forse quello starnuto tirato un po’ per le lunghe con quegli “eh… eh…” ecc. Inoltre io per indicare che Marisa non riusciva a finire la frase per via della tosse, le avrei fatto spezzare il discorso nel bel mezzo di una parola per renderlo più realistico, e non fra una parola e l’altra (magari marcandolo con un trattino, non con i puntini, anche se mi rendo conto che se per i dialoghi usi il trattino lungo poi si potrebbe creare un po’ di confusione, quindi boh, esprimo solo un mio parere, ovviamente).
 
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Peter7413
view post Posted on 2/10/2012, 18:04




Ciao Sgewrk, finalmente sei di nuovo dei nostri!
Il tuo racconto è sicuramente godibile e divertente, in più intriso da una sana e corrosiva critica al rispetto zero per i poveri stagisti (anche se si ferma al primo livello senza inoltrarsi nel sociale, strada a mio avviso da percorrere una volta che si affronta il tema sotto questa prospettiva). Pur essendomi piaciuto, però, mi lascia incerto il finale: sono d'accordo con chi ha riscontrato una certa indeterminatezza. Cerco di spiegarmi meglio: non mi dà fastidio il fatto che Antonio venga spedito a sua insaputa in una stanza piena di virus (è perfettamente in linea con il tono del racconto), ma trovo strano che proprio lui non abbia alcun sintomo mentre a quanto pare tutti i suoi amici ne risultano infetti. Certo, posso arrivare a pensare che tutto questo stare con i virus più vari lo abbia alla fine reso immune, ma ciò non toglie che sarebbe stato necessario un accenno, nel testo, per indirizzare il lettore verso un'interpretazione e che la sua assenza si faccia sentire.
Un ultimo accenno, infine, alla struttura tutta dialogata che hai scelto: secondo me funziona, ma ho faticato nelle prime battute a ingranare. Forse qualche linea più diretta, tipo una descizione molto sommaria della situazione, avrebbe aiutato, ma è solo una riflessione personale.
 
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strellima
view post Posted on 3/10/2012, 19:39




Ciao sgerwk!
Forse non ti ricordi di me, ma ci siamo incrociati una vita fa in un altro MC :)
Venendo al racconto, per una come me che centellina o addirittura evita i dialoghi nella narrazione, questo è una specie di bombo. Sai, no? Quell'animale del quale dicono che fisicamente non sarebbe adatto al volo, e invece... vola :)
Nota positiva: il fatto che sia riuscito a intessere l'intera storia quasi esclusivamente su scambi di battute ben congegnate.
Nota negativa: perché lo hai fatto? Volevi toglierci del tutto il gusto di ascoltare la tua voce? Sbottonati, suvvia! :) Facci intravedere anche qualche descrizione, qualche frasetta di raccordo, una manina rassicurante che accompagni noi lettori insicuri nel mondo che stai creando.
Per il resto, la storia è divertente e veloce. Potrebbero esserci delle falle logiche sul meccanismo di diffusione dei virus, ma tutto sommato non lo ritengo preminente alla luce dell'ironia quasi surreale del racconto. Puoi comunque sistemarlo aggiungendo qualche precisazione.
Spero di esserti stata utile, a rileggerti presto!
Alessandra :)
 
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MichelaZ
view post Posted on 3/10/2012, 21:05




Ciao,

Poco da dire: questo racconto è davvero simpatico.
Molto svelto e dinamico con questi dialoghi, e sei riuscito a rendere molto bene un'atmosfera in cui interruzioni e rumori di fondo la fanno da padrona. Bravo, ottima realizzazione e tema azzeccato in pieno.
Ti segnalo solo il refuso "ispirare" al posto di "inspirare".
Come storia è un po' debole: il chiacchiericcio continuo che diventa rumore di fondo prepara alla battuta finale che risalta proprio perché gli altri discorsi erano entrati nelle orecchie. Se pensi di ampliarlo un po', potresti far parlare Antonio fin da subito, o magari farlo esprimere con un'aria di sufficienza o di compatimento: così salta fuori troppo all'improvviso nella storia. Comunque un racconto ben scritto e in pieno tema.
 
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view post Posted on 4/10/2012, 11:34
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Procuratore spietato

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Mi piacciono i dialoghi serrati e quindi non posso che apprezzare questo racconto, quasi cinematografico, in cui il narratore si mette da una parte e si limita a mostrare una vicenda (tragicamente) divertente senza interferenze. La punteggiatura non mi convince sempre, non perché grammaticalmente scorretta ma per una personale idiosincrasia nei confronti dei puntini di sospensione ( penso si potessero limitare, pur mantenendo in sospeso le frasi) che del punto di domanda accompagnato dall'esclamativo ("Mascherina?" era più che sufficiente, sbarrando gli occhi Antonio dimostra già lo stupore).
Qualcuno ha dei dubbi sulla "resistenza" di Antonio ai virus ma, se rileggete, vi accorgerete che il protagonista ha la diarrea.
 
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8 replies since 27/9/2012, 22:54   101 views
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