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La principessa dell'arcobaleno, di Maurizio Bertino

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Peter7413
view post Posted on 29/10/2012, 23:19




La principessa dell'arcobaleno

– Principe, le terre si sono inaridite, il popolo non ha di che nutrirsi.
Senza distogliere gli occhi dalla principessa, il principe si avvicinò al cavaliere.
– Quindi? – chiese.
– Troppo a lungo le terre non hanno incontrato le piogge del temporale.
– Quindi?
– Suggerisco che lei distolga gli occhi dalla principessa dell’arcobaleno.
Il principe, continuando a fissare la sua principessa, si mise a ridere e fece cenno al cavaliere di uscire dall’arcobaleno.

Temporale e guerra. Sole e pace. Due cicli distinti, uno seguente l’altro.
Il principe guidava la sua gente in battaglia contro le creature dell’ombra risvegliate dal temporale e ogni volta era carneficina e al giungere del sole, disperato, piangeva la parte del popolo che non era riuscito a salvare.
Devi raggiungere la base del grande arcobaleno che saluta il temporale e accoglie il sole, mio principe. – gli disse un giorno un vecchio salvato dalle ombre. – Vi si trova una principessa. Devi guardarla e mai più distogliere lo sguardo. Solo così l’arcobaleno non si ritirerà e il temporale non potrà tornare.
E così fece: non distolse lo sguardo, ma perse di vista il suo popolo.

– Lasciami andare, amore mio. È il ciclo delle cose, lasciami andare. – gli sussurrava la principessa.
– Mai! Tu sei mia, solo mia. E mia rimarrai. – rispondeva lui, continuando a fissarla, senza mai dormire, dimentico di tutto, tranne che di lei.

Un giorno si risvegliò, steso sull’arido suolo, con in mano la coppa che il cavaliere gli aveva donato e che la principessa aveva riempito di infuso di mele, offrendogliela con un bacio. Lampi e fulmini in lontananza. Alzò lo sguardo al cielo, l’arcobaleno si stava ritirando.
– Tradimento, sono stato avvelenato! - biascicò cercando di alzarsi.
– Era l’unico modo, mio principe, il popolo muore di fame. Si alzi, dobbiamo prepararci alla battaglia. – il cavaliere lo aiutò a rialzarsi.
Quando l’arcobaleno si ritira, una base raggiunge l’altra, e poi scompare. La principessa lascia un lato per riapparire dall’altro, attendendo la fine. – il principe ricordò le parole del vecchio.
– L’altro lato… Posso ancora raggiungerla! – urlò. – Lasciami andare! – colpì il cavaliere e saltò in groppa al suo cavallo lanciandosi al galoppo sulla scia dell’arcobaleno.

Il cavaliere lo guardò costernato.
Il vecchio, su una vicina altura, sogghignò e si dissolse nell’ombra.

– Un giorno ancora! – pensava il principe cavalcando, dimentico della battaglia che avrebbe dovuto combattere e che altri, in vece sua, stavano per iniziare.


Fine
 
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Peter7413
view post Posted on 30/10/2012, 14:26




Dal commento di Miksi:
Bella idea, resa appropriata. Solo non capisco cosa importi alla principessa delle sorti umane, per me questo stona, come anche il vecchio che sogghigna e si dissolve. Costruzione “dimentico di..” usata ben due volte in troppo poco spazio.

Per prima cosa, ciao e grazie per il commento! Rispondo ai tuoi dubbi.
Il vecchio sogghigna in quanto ha ottenuto il risultato, ha diviso il principe dal suo popolo. Si dissolve nell'ombra in quanto lui stesso è ombra, una illusione ingannatrice, strumento dei nemici del principe e del suo popolo.
La principessa invero non è interessata alle sorti umane, ma al suo ciclo vitale. Fa parte dell'arcobaleno e il suo destino è di scomparire per poi riapparire. La sua lunga permanenza ne mina il senso, ma forse qualche carattere in più sarebbe stato comodo, del resto questa storia credo abbia bisogno di molto più respiro.

 
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Miksi
view post Posted on 30/10/2012, 14:38




ciao!
hehe sì capisco che più caratteri farebbero comodo a tutti, anche per spiegare meglio nei commenti cosa si intende, ad esempio :)
comunque capito l'interesse della principessa, grazie, e sì, del vecchio in effetti si capiva bene cos'era da com'era scritto e descritto, dico solo che sarebbe stato più d'effetto, secondo me, metterlo proprio alla fine, come ultima frase :)
 
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Peter7413
view post Posted on 30/10/2012, 14:41




CITAZIONE (Miksi @ 30/10/2012, 14:38) 
ciao!
hehe sì capisco che più caratteri farebbero comodo a tutti, anche per spiegare meglio nei commenti cosa si intende, ad esempio :)
comunque capito l'interesse della principessa, grazie, e sì, del vecchio in effetti si capiva bene cos'era da com'era scritto e descritto, dico solo che sarebbe stato più d'effetto, secondo me, metterlo proprio alla fine, come ultima frase :)

Dici? Forse sarebbe stato più ad effetto, sicuramente, però chiudere senza il faro puntato sul principe mi sembra che avrebbe sbilanciato il brano. Cmq grazie per l'interessante osservazione!
 
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Miksi
view post Posted on 30/10/2012, 14:48




beh, beninteso sono comunque piccoli particolari :)
prego comunque!
 
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Peter7413
view post Posted on 30/10/2012, 15:03




CITAZIONE (Miksi @ 30/10/2012, 14:48) 
beh, beninteso sono comunque piccoli particolari :)
prego comunque!

E ma in racconti così brevi è giusto concentrarsi sui particolari ;)
 
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MichelaZ
view post Posted on 30/10/2012, 16:11




Ciao Peter,

Interessante e particolare questo racconto.
Molto denso, va riletto più volte per capirlo, e rimane comunque la sensazione che qualcosa sia sfuggito alla comprensione: questo però lo imputerei più a un mio personale limite con questo tipo di storie che non a una mancanza nel racconto.
Certo che 2500 caratteri sono pochi per un racconto come questo, ma trovo che la densità gli si addica: se decidi di lavorarci potresti ampliarlo, ma non di molto, direi. Il racconto metaforico è un po' pericoloso, il rischio di parlarsi addosso è dietro l'angolo.

Mi piace molto questa idea di una felicità immobile che porta sterilità e morte, e il "perdere di vista" altre cose importanti per cercare la propria ossessione: mi piace anche come il principe non voglia accettare lo stato delle cose, e questo porti al disastro.

Forse la sequenza degli eventi rimane un po' confusa, così come il ruolo del vecchio che desta qualche perplessità: niente che con un po' di spazio in più non si possa risolvere. L'unica cosa che trovo in effetti un po' debole è l'arcobaleno che si "ritira", non risponde proprio all'esperienza comune (di solito l'arcobaleno scompare). Anche qui però, al di fuori dei limiti di spazio te la potresti giocare diversamente.

In generale, al di là del mio personale gradimento sul genere, mi sembra un'ottima base di racconto che ha solo bisogno del suo spazio per svilupparsi.
 
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Peter7413
view post Posted on 30/10/2012, 18:45




CITAZIONE (MichelaZ @ 30/10/2012, 16:11) 
L'unica cosa che trovo in effetti un po' debole è l'arcobaleno che si "ritira", non risponde proprio all'esperienza comune (di solito l'arcobaleno scompare). Anche qui però, al di fuori dei limiti di spazio te la potresti giocare diversamente.

Ciao Micky e grazie per il commento!
Rispondo alla tua perplessità in quanto, in sede di scrittura, è stata anche mia. Lo so che nell'esperienza comune un arcobaleno non si ritira, ma scompare, ma ho cercato di ovviare a questo problema 1) inserendo apposta una linea di dialogo che indica la particolarità di ritiro di questo specifico arcobaleno, 2) considerando che, cmq, si tratta di un mondo fantastico, non reale e che, di conseguenza, qualcosa può divergere dal normale senso comune a patto, appunto, che sia adeguatamente giustificato all'interno del testo.
A presto!
 
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view post Posted on 3/11/2012, 18:07
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Martin Sileno

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La principessa dell'arcobaleno, di Maurizio Bertino
Cosa mi è piaciuto:
Bella l'idea di base di questa favola. Resa bene l'ossessione del principe che fissato sulla principessa perde di vista il resto della vita.
Cosa non mi è piaciuto: Lasciami andare, amore mio. - questa cosa secondo me stona. Il principe la tiene prigioniera perchè, secondo le indicazioni del vecchio, non smette di guardarla; Se lei è innamorata contrasta con la sua voglia di essere lasciata libera. Le due cose, per me, sono in opposizione.
Note: Troppe ripetizioni in così poco spazio: principe, proncipessa, arcobaleno e cavaliere.
Un lavoro nel complesso molto buono, complimenti.
 
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simolimo
view post Posted on 4/11/2012, 12:21




Caspiterina Mau… che dire? Anche ‘sto giro, a me sei piaciuto. Beh… anche perché, con me, sfondi un portone aperto con favole e fiabe (fiaba, in questo caso)
Trovo impressionante come in così poco spazio tu sia riuscito a metterci dentro così tante metafore e parecchi personaggi di spessore, primo tra tutti l’antagonista: il vecchio, l’ombra. Quasi solo un’apparizione, ma essenziale per il risvolto della storia intera. Bravo! Non è facile farlo e tu ci riesci, sempre. Davvero Mau, non so che dirti se non bravo. Troppi messaggi morali e sociali e tutti fatti scivolare su un arcobaleno fiabesco… BRAVO!
Ah..unico appunto: allungalo e dagli maggior respiro, merita di certo!
 
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view post Posted on 4/11/2012, 17:44
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Procuratore spietato

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Ciao Maurizio, pur essendo un genere a me indigesto, la tua favola ha un significato profondo inconsueto che mi piace molto: il pericolo dell'amore quando diventa immobilità e totale annullamento nell'altro. Il racconto è scritto in maniera corretta ma alcune descrizioni hanno richiesto ( da parte mia, certo altri lettori saranno stati più acuti) più di una lettura perché riuscissi a capire. Per esempio "Quando l’arcobaleno si ritira, una base raggiunge l’altra, e poi scompare. La principessa lascia un lato per riapparire dall’altro, attendendo la fine.": non sono proprio riuscita a visualizzare la scena.
Forse è un corto un po' troppo "denso", soprattutto per i non avvezzi all'hard fantasy come me: per esplicitare meglio la storia, come molti ti hanno già suggerito, dovresti concederle maggior respiro.
 
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Peter7413
view post Posted on 6/11/2012, 12:10




Simolino.
Troppi messaggi morali e sociali e tutti fatti scivolare su un arcobaleno fiabesco

Bellissima espressione, ti ringrazio molto! :)

Leggeri.
"Quando l’arcobaleno si ritira, una base raggiunge l’altra, e poi scompare. La principessa lascia un lato per riapparire dall’altro, attendendo la fine.": non sono proprio riuscita a visualizzare la scena.

In assoluto è stata la frase più difficile anche per me. Mi rendevo conto del fatto che un arcobaleno scompare e basta, ma volevo che questo particolare arcobaleno si richiudesse come un ventaglio. Lavorerò su come rendere più digeribile il concetto. Ti ringrazio molto per averlo sottolineato!
 
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silver moon
view post Posted on 6/11/2012, 14:34




Ciao Maurizio! Bel racconto, mi piace. Solo che secondo me avrebbe avuto bisogno di più caratteri per riuscire al meglio. È scritto bene, ma credo che in alcuni punti un paio di descrizioni in più (per esempio per rendere più chiara l’idea delle condizioni del popolo, magari anche attraverso le parole del cavaliere) oppure un paio di righe in più per descrivere le azioni (cosa fa la principessa tutto il tempo?) avrebbero aiutato e migliorato il racconto. A rileggerti! :)
 
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simolimo
view post Posted on 6/11/2012, 17:02




CITAZIONE (Peter7413 @ 6/11/2012, 12:10) 
Simolino.
Troppi messaggi morali e sociali e tutti fatti scivolare su un arcobaleno fiabesco

Bellissima espressione, ti ringrazio molto! :)

Leggeri.
"Quando l’arcobaleno si ritira, una base raggiunge l’altra, e poi scompare. La principessa lascia un lato per riapparire dall’altro, attendendo la fine.": non sono proprio riuscita a visualizzare la scena.

In assoluto è stata la frase più difficile anche per me. Mi rendevo conto del fatto che un arcobaleno scompare e basta, ma volevo che questo particolare arcobaleno si richiudesse come un ventaglio. Lavorerò su come rendere più digeribile il concetto. Ti ringrazio molto per averlo sottolineato!

La "bellissima espressione" è scaturita dalla "bellissima emozione" che il tuo racconto mi ha dato, sennò: cippa! ihih! Quindi...grazie a te. :P

per la frase incriminata, ehi...che ne dici di sfruttare proprio l'associazione d'immagine che hai usato per spiegare a leggEri cosa intendevi descrivere?! Tipo: "L'arcobaleno si chiude a ventaglio, per poi sparire"

Ciao ciao ^_^
 
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-Peppino-
view post Posted on 8/11/2012, 17:38




Ciao Maurizio,
Storia molto interessante e bella.
Belle metafore. Mi hai fatto venire in mente un mio attuale lavoro legato alla scienza politica e alla responsabilità.
Questa fiaba non è scritta male e non ho dei veri consigli da darti se non quello di ampliare il racconto.
Mi piace questo gioco di equilibri che si è purtroppo frantumato a causa dell’ossessione del principe e delle trame del vecchio legato all’oscurità.
Non mi piace quando il vecchio si rivolge al principe con l’espressione “mio principe”, anche se è corretta.
A rileggerti!
 
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14 replies since 29/10/2012, 23:19   237 views
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