Polly Russell |
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| Ciao! Se non ricordo male ho letto qualche tempo fa (parecchio) un racconto su un mulino, che poi un semplice mulino non era, ma si apriva in un mondo estraneo. Ricordo male? Mi era anche piaciuto! E mi piace anche questo. La sedia è tutto per chi non può camminare, è il contatto con il mondo e la possibilità di rapportarsi con esso. E tu hai reso questi sentimenti in maniera perfetta. Come sganciarsi da un vecchio amico, uno che, nel momento del bisogno c'era. Hai ecceduto con gli avverbi in "mente" ma rileggendolo, lo avresti probabil"mente" notato da solo. Bravo.
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