Nero Cafè Forum

In due per sempre, di Marco Fronzoni (2996 car.)

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Olorin
view post Posted on 28/11/2012, 23:56




Alla fine eccoci qui, io e te, forse per l’ultima volta.
Ricordi il momento in cui tutto è cominciato, vero? Io me lo ricordo nitidamente.
Fu un concatenarsi di imprevisti alla fine dei quali, c’eri tu.
Insomma, quel giorno, quello della gara intendo, tutto mi aspettavo fuorché di incontrarti.
Eppure, così a prima vista, mi pareva proprio che non c’entrassimo nulla l’uno con l’altra, che non avremmo mai avuto niente da condividere.
Per questo ho desiderato che fosse una relazione fugace la nostra, ma persino i giornali scrissero sin dal primo istante che non ci saremmo più separati, che saremmo rimasti per sempre insieme.
E da allora di strada ne abbiamo davvero fatta parecchia tu e io, di sfide ne abbiamo affrontate, anche di apparentemente impossibili, ma ce la siamo sempre cavata egregiamente.
Sono tornato piccolo con te, ma lungo la strada sono cresciuto più che mai.
E i giornali hanno continuato a scrivere di noi, non più delle mie gare, bensì delle nostre, dei trofei vinti, delle medaglie conseguite.
Un palmares notevole, non c’è che dire, anche se io e te sappiamo essere ben più ricco di quello ufficialmente visibile a tutti.
Quanti traguardi invisibili abbiamo tagliato, vecchi e nuovi, quanti sacrifici.
In alcuni momenti ti ho odiato, lo ammetto.
La tua intransigenza, la tua ineluttabilità, la tua ostinazione.
Mi hai sempre sostenuto, ma alla fine ero io dei due quello che doveva darci dentro, questo mi è stato chiaro sin dall’inizio.
Ti ho odiato profondamente perché a volte confondevo la debolezza che avevo dentro, con te che eri lì ad alleviarla, a trasformarla.
Perdonami…
Ma sì, in fondo lo hai sempre fatto.
«Signor Franzosi, è pronto?»
«Sì, solo un attimo ancora per…»
«È la stessa cosa che mi ha detto un’ora fa».
Sento la porta richiudersi e mi volto a guardare. Un raggio di sole entra dalla finestra e fa risplendere il camice del dottor Ranzulli, fermo sulla soglia.
Si toglie gli occhiali e con aria perplessa comincia a sfregare le lenti dentro il fazzoletto, candido anch’esso. Prende tempo, sceglie le parole. Glielo’ho visto fare migliaia di volte.
«Carlo, tutto questo porterà solo giovamento alla sua vita, ripareremo il danno subito dalla schiena in quel tremendo incidente, riporteremo indietro il tempo» inforca nuovamente gli occhiali che rimandano un lampo di luce «Insomma, tornerà a camminare!»
“Il tempo indietro”.
Quella frase mi si conficca nel cuore e mi viene istintivo guardarti, per cercare ancora quella sicurezza che tu mi avevi saputo restituire.
«La sedia… è la sedia a rotelle il problema? Potrà portarsela a casa ed esporla nella stanza dei trofei, potrà sedercisi ancora sopra se lo desidera, con la differenza non da poco, di potersi poi anche alzare».
Addio.
«Andiamo».
Due infermieri irrompono nella camera, afferrano il letto e lo sospingono verso l’uscita.
«L’equipe ci attende, sarà un intervento epocale!» civetta Ranzulli.
Un altro traguardo da tagliare, ma non saremo più io e te a farlo.
Tu ti fermerai questa volta, giusto prima della linea…
 
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marcoad82
view post Posted on 30/11/2012, 11:45




Ciao Olorin, il tuo racconto è ben scritto e scorre liscio; non ho refusi da segnalarti e anche la punteggiatura è al posto giusto. l'idea della sedia a rotelle è originale, e come hai affrontato la paura del protagonista di tornare a camminare è stato interessante. Ma sto diventando allergico all'espediente della rivelazione. Tutto il racconto si basa su quello dopotutto. Avrei trovato più onesto dichiarare dall'inizio quale fosse la questione e affrontarla, visto che hai dimostrato di avere argomenti per farlo.
 
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view post Posted on 30/11/2012, 13:53
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Arrotolatrice di boa

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Ciao! Se non ricordo male ho letto qualche tempo fa (parecchio) un racconto su un mulino, che poi un semplice mulino non era, ma si apriva in un mondo estraneo. Ricordo male? Mi era anche piaciuto!
E mi piace anche questo.
La sedia è tutto per chi non può camminare, è il contatto con il mondo e la possibilità di rapportarsi con esso. E tu hai reso questi sentimenti in maniera perfetta. Come sganciarsi da un vecchio amico, uno che, nel momento del bisogno c'era.
Hai ecceduto con gli avverbi in "mente" ma rileggendolo, lo avresti probabil"mente" notato da solo.
Bravo.
 
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Olorin
view post Posted on 30/11/2012, 14:38




CITAZIONE (Polly Russell @ 30/11/2012, 13:53) 
Ciao! Se non ricordo male ho letto qualche tempo fa (parecchio) un racconto su un mulino, che poi un semplice mulino non era, ma si apriva in un mondo estraneo. Ricordo male? Mi era anche piaciuto!

sono ufficialmente commosso... :cry: :D
 
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Olorin
view post Posted on 30/11/2012, 14:58




CITAZIONE (marcoad82 @ 30/11/2012, 11:45) 
Ma sto diventando allergico all'espediente della rivelazione. Tutto il racconto si basa su quello dopotutto. Avrei trovato più onesto dichiarare dall'inizio quale fosse la questione e affrontarla, visto che hai dimostrato di avere argomenti per farlo.

Se ti fossi fermato all'allergia, non avrei avuto nulla da dire, ma i due concetti che esprimi dopo ritengo richiedano una replica.
Citi il concetto di espediente in una accezione per forza negativa, tanto che arrivi a imputarmi una sorta di disonestà nel rapporto col lettore.

L'espediente di non delineare subito l'interlocutore di Carlo è appositamente utilizzato per far sì che il lettore possa entrare in sintonia con le sensazioni evocate dal protagonista, senza rischiare di discriminarne l'intensità, senza farsi fuorviare dalla natura del destinatario di quei sentimenti.
L'idea era quella di coinvolgere quanto più possibile il lettore, consentendogli di sostituire l'oggetto con cui il protagonista ha un legame esperienziale di natura piuttosto esclusiva, con qualcuno che sostenesse la logica di quel rapporto così umanizzato.
Quindi non era l'effetto sorpresa lo scopo dell'espediente, bensì l'immedesimazione.
 
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Olorin
view post Posted on 30/11/2012, 19:59




@RobertoBommarito
CITAZIONE
Bella l'idea, e lo sviluppo mi è piaciuto pure. Ho apprezzato che non venga rivelato subito il tutto, ma sono una volta ingranato il racconto. Non mi convince la prima parte, prima dell'inizio dei dialoghi, che suona troppo diaristico. So che è una necessità, dato il racconto, ma forse si sarebbe potuto in qualche modo sviluppare differentemente, facendo precedere a quella parte una parte di dialogo. La mia è solo un'idea buttata lì.

Ciao Roberto,

non hai ragione... di più! Forse sarei potuto arrivare sul finale addirittura alternando il dialogo col dottore e i pensieri del protagonista, ma sai com'è... se nel tempo concesso si riesce a imbroccare anche una sola tra l'idea giusta, la trama corretta, lo stile migliore e la forma adeguata è tutto grasso che cola!
 
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RobertoBommarito
view post Posted on 1/12/2012, 07:45




sì, appunto uno sviluppo più "equilibrato" secondo me risulterebbe in un salto di qualità del racconto :)
 
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marcoad82
view post Posted on 1/12/2012, 13:39




Le mie intenzioni non erano quelle di offenderti, né di accusarti di disonestà. Il tuo racconto mi è piaciuto, e te l'ho detto :)
Volevo soltanto offrirti le mie impressioni, cioè le impressioni di qualcuno che ha letto ciò che hai scritto. Sei libero di farne ciò che vuoi, puoi valutarle e poi scartarle se le ritieni di scarsa utilità.
 
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Olorin
view post Posted on 1/12/2012, 14:01




CITAZIONE (marcoad82 @ 1/12/2012, 13:39) 
Le mie intenzioni non erano quelle di offenderti, né di accusarti di disonestà. Il tuo racconto mi è piaciuto, e te l'ho detto :)
Volevo soltanto offrirti le mie impressioni, cioè le impressioni di qualcuno che ha letto ciò che hai scritto. Sei libero di farne ciò che vuoi, puoi valutarle e poi scartarle se le ritieni di scarsa utilità.

Così come in altre edizioni, non comprendo perché l'autore che replichi in maniera circostanziata a un commento negativo, debba per forza farlo ai vostri occhi col livore che gli scolora le gote o il fazzoletto intriso di lacrime d'odio! :huh:
Hai espresso un giudizio in parte negativo sul brano, e io ti spiego perché ritengo sia un commento superficiale (IO lo ritengo tale) o perlomeno troppo legato a un pregiudizio stilistico.

Altri hanno evidenziato difetti determinanti per la qualità del racconto, e mi hanno trovato concorde.
Altri ancora ne arriveranno (alcuni li potrei già elencare qui con largo anticipo :P :P :D :D ) e ne discuteremo.

Non capisco perché vi sottraiate a una sana discussione appioppando etichette di pscicolabile a destra e a manca.

salus.
 
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view post Posted on 3/12/2012, 23:21
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Procuratore spietato

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L'argomento è interessante, certo un'originale e azzeccata interpretazione del tema proposto.
Ho trovato la prima parte del racconto inferiore alla seconda: la componente diaristica mi è sembrata un po' ripetitiva, il fatto di non conoscere l'oggetto dell'attaccamento non ha favorito l'immedesimazione quanto una più prosaica e distaccata curiosità ( mi chiedevo solo "dove andrà a parare?")
Molto più interessante il dialogo, ben gestito. Come già ti ha consigliato qualcuno, se alternassi le riflessioni agli eventi, coinvolgeresti maggiormente il lettore (o, almeno, coinvolgeresti di più me).
 
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simolimo
view post Posted on 4/12/2012, 09:00




Ciao Marco, ben ritrovato. 'sta volta il pezzo mi è piaciuto senza alcuna considerazione negativa. Ho trovato molto calzante l'idea di far parlare uno sportivo con l'oggetto che gli ha permesso comunque di "andare avanti". Molto, molto bello lo svolgimento, e le frasi che possono facilmente perdersi nel pensiero di una "lei" umana. C'è stato un momento in cui credevo stessi parlando delle droga, di anfetamine... ma... poi hai svelato egregiamente il tutto. Però, c'è un però. Spero non me lo recriminerai :unsure: Come la mia amica LeggEri, trovo che il paletto non sia stato rispettato. Si parla di dialettica tra...presuppone due soggetti. Tu, invece, come altri fai un lungo monologo rivolto a. Quindi, promosso il tuo pezzo, ma non la posizione in classifica. Ma credo che non ti turberà questa dichiarazione, visto che il pezzo è stato apprezzato, insomma, la classifica serve si e no. Per me. Ciao ciao Marco, e a rileggerci. Mi preparo le spalle per le tue bastonate... ho fatto un macello... ups.

ps: il titolo poteva essere più figo. Non convince il “per sempre”, anche se, come fai risultare dal dialogo col dottore, continuerà a usarla pure dopo l’operazione. Mi sembra improbabile, ecco…
 
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Olorin
view post Posted on 4/12/2012, 18:43




@simolimo
CITAZIONE
Si parla di dialettica tra...presuppone due soggetti. Tu, invece, come altri fai un lungo monologo rivolto a

boh, questa non l'ho capita... intendi dire che il tema 'io e te' prevedesse necessariamente un dialogo tra due persone? E per quale ragione? 'Io e te' presuppone due persone in rapporto, ma non necessariamente in dialogo. Inoltre ti faccio notare che la forma 'IO e te' pone come figura logica dominate l'IO (il tema non è 'due persone inseparabili', 'loro, indivisibili'), ed è quindi l'IO a generare/individuare il 'te' il quale - quest'ultimo - potrebbe addirittura essere ignaro del rapporto che io ho creato con lui.
Un ragazzo segretamente innamorato di una compagna di classe, un atleta che sin da bambino viva una celata rivalità con un coetaneo lungo tutta la carriera sportiva, un'anziana signora sola col suo gatto, lo scrittore col libro che non riesce a concludere.
Insomma, mi pare che tu ponga un limite eccessivamente castrante all'interpretazione del tema, ma tant'è...
 
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simolimo
view post Posted on 4/12/2012, 21:24




Scusa Marco :cry: , ma io ho letto tutto come tema...
CITAZIONE (L'Inquisitore @ 28/11/2012, 21:35) 
Tema: Io e te
Dialettica fra nemici di sempre come il sottoscritto e l'Aguzzino? Rapporto di coppia? Amicizia? Altro? Stupitemi.
E, voglio essere chiaro, starà ai partecipanti giudicare in tema o no i racconti che ammetterò in questa edizione. In effetti ammetterò tutti i testi che staranno nei tempi di consegna e nel numero di caratteri. Mi esprimerò riguardo la coerenza al tema solo alla fine, quando avrete postato tutte le vostre classifiche e vi sarete scannati per bene.

Ecco... non per giustificarmi, però...un po' sì. :unsure:
Comunque il pezzo mi piace, non ti lamentare!! sob...
 
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Olorin
view post Posted on 4/12/2012, 22:46




CITAZIONE (simolimo @ 4/12/2012, 21:24) 
Scusa Marco :cry: , ma io ho letto tutto come tema...
CITAZIONE (L'Inquisitore @ 28/11/2012, 21:35) 
Tema: Io e te
Dialettica fra nemici di sempre come il sottoscritto e l'Aguzzino? Rapporto di coppia? Amicizia? Altro? Stupitemi.
E, voglio essere chiaro, starà ai partecipanti giudicare in tema o no i racconti che ammetterò in questa edizione. In effetti ammetterò tutti i testi che staranno nei tempi di consegna e nel numero di caratteri. Mi esprimerò riguardo la coerenza al tema solo alla fine, quando avrete postato tutte le vostre classifiche e vi sarete scannati per bene.

Ecco... non per giustificarmi, però...un po' sì. :unsure:
Comunque il pezzo mi piace, non ti lamentare!! sob...

Scusa, ho ingrandito dei dettagli, nel caso ti fossero sfuggiti... ;)
 
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simolimo
view post Posted on 4/12/2012, 23:38




Marco :unsure: ... fossero solo "dei dettagli" quelli che mi sono sfuggiti -_- ... :o: :cry:
Si vede che non hai ancora letto il mio racconto censored2
pray
 
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15 replies since 28/11/2012, 23:56   148 views
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