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La superstite, di Viola Killerqueen Lodato

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Olorin
view post Posted on 2/1/2013, 10:13 by: Olorin




Ciao Viola.
Racconto a mio parere rimboccato nei 1800 caratteri. Le premesse tecniche (quelle fantascientifiche, intendo) sono date per scontate, fatto non sconcertante a priori, ma in questo caso l'inusualità dei dettagli e la loro incidenza sull'intensità della vicenda, fanno sì che questa indeterminatezza rimanga un po' indigesta.

Per esempio:

CITAZIONE
Lui sorrise e le diede una pacca sulla spalla

un ologramma che dà una più che mai consistente pacca sulla spalla della corporea protagonista? :blink:
Questo passaggio è un flash che innesca un sacco di domande su 'sti ologrammi e la loro capacità di rapportarsi con Julia.
E poi, perché li distrugge se nemmeno la speranza di portarli con sé nell'aldilà sostiene questa decisione?
Tra l'altro:
CITAZIONE
Ciò che le dispiaceva non era morire. Il problema era che, se davvero ci fosse stato un aldilà, ci sarebbe andata solo lei.
Non esisteva alcun paradiso per le creature create dalla sala ologrammi.

In questo passaggio molto nostalgico, non viene eccessivamente omesso il possibile desiderio da parte Julia di rivedere gli affetti della vita che conduceva prima di quella che viene definita 'la fine del mondo' , tutte le persone care che probabilmente erano state spazzate via da quel tragico evento? Loro in un eventuale paradiso ci sarebbero state...
 
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5 replies since 27/12/2012, 21:28   118 views
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