patriktroll |
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| ciao Viola e ben ritrovata. a me il racconto è piaciuto molto, e trovo che l'atmosfera finale e malinconica che lo caratterizza sia resa bene e arrivi. in più, ho immaginato la protagonista vagare e poi scoprire un tendone, o non so cosa, con dentro quella realtà illusoria... tocca archetipi forti dal punto di vista psicologico. forse è il morbo l'elemento che ho trovato meno integrato. di certo serviva una spiegazione, una fattore mortale rispetto al quale Julia doveva essere, appunto, la superstite. resta il fatto che l'accenno al morbo è veramente estemporaneo, rapidissimo e resta lì senza altre informazioni. comunque avevamo pochi caratteri, quindi era molto difficile non sacrificare qualcosa, e l'allusione è una strategia che piace anche a me. a rileggerti!
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