Nero Cafè Forum

Alba, simolimo

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simolimo
view post Posted on 24/1/2013, 22:58




Sandro fissa la tazza con sguardo perso. Ha occhi acquosi, come lo zucchero appena sciolto. I ricordi vorticano a ogni giro di cucchiaino, in pensieri sempre più piccoli risucchiati nel mulinello nero. La mente straborda, la porcellana si riga. La lingua corre a bloccare il rivolo che la sporca, si scotta, e si ritrae. Il pensiero è andato oltre, a nulla serve provare.
Ricordi.
Troppi.
Lui. Alice. L’amore che cerca una vita. La vita che nega una nascita. Odio. Impotenza. Rabbia.
Poi, la svolta. Un cuore che batte, una mano che spinge, l’esistenza prende fiato. Una, due, tre volte. Ma la terza, una vita la porta e una la prende: Alice muore.
Il conforto sul volto dei medici se n’è andato girato l’angolo, quello dei parenti ha solo aspettato il primo treno, agli amici è bastato girare faccia. Accade sempre così quando non si è il protagonista del Dramma. Ma il ruolo è suo, il copione impresso a vita negli occhi allungati della figlia, in quelle mani che non sanno trattenere, nella bocca carnosa aperta alla lingua che la bagna, spessa e secca. Il mostro si è portato via la sua parte più bella, Alice, e continua ad affondare le radici, sempre più in profondità, fino a soffocarlo.
La tazza fuma, come il sangue che gli gonfia le vene. Il cucchiaino riflette la sua immagine: è al contrario, distorta. Lo lancia contro il muro. Si afferra i capelli, li stringe. Urla. Afferra la tovaglia e la strappa al tavolo, livido in volto. La tazzina si rompe, il caffè si spande, come la disperazione che spinge dietro gli occhi. Cade sulle ginocchia. Le lacrime si mischiano al liquido scuro. Si chiude sulle cosce e dondola, impotente. Solo.
È una mano a consolarlo, gli avvolge la guancia. Non si sottrae, e lascia che quella carezza goffa smorzi il dolore. Solleva lo sguardo: anche se in una forma diversa, gli occhi di lei sono gli occhi di Alice. Le lacrime s’asciugano, la forza cresce. Dietro il corpo tozzo di Alba, Alma e Anna sono una aggrappata all’altra, gli occhi fissi sul padre. Il rimorso lo stringe nella vergogna. Allunga la mano verso il cucchiaino, lo avvicina al naso, sorride alla figlia che non avrebbe mai voluto e gli mostra il volto capovolto riflesso nell’acciaio. Non è lei il mostro.
 
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black cat walking
view post Posted on 25/1/2013, 19:11




Uno spaccato di storia scritto molto bene (però toglierei quel debordante "Alice muore"). ^_^
Ora non resta che inserirlo in un contesto. ;)
Brava La'. :B):
 
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simolimo
view post Posted on 26/1/2013, 09:17




CITAZIONE (black cat walking @ 25/1/2013, 19:11) 
Uno spaccato di storia scritto molto bene (però toglierei quel debordante "Alice muore"). ^_^
Ora non resta che inserirlo in un contesto. ;)
Brava La'. :B):

Lu' :woot: , ma che bella sorpresa! Grazie :wub: ! Maaaa... se non metto "il debordante", dici che sa capìs istèss che l'Alice la mör? Vedrò di trovare un contesto al tutto. Ci proverò.
Sciao Belo :B): , e grazie.

@Roberto:
CITAZIONE
“Il conforto sul volto dei medici se n’è andato girato l’angolo, quello dei parenti ha solo aspettato il primo treno, agli amici è bastato girare faccia.” Questa frase descrive molto bene la realtà, mi è piaciuta. Mi è piaciuto anche il processo di “auto-redenzione”, se vogliano dire così, del protagonista, che ha una propria traiettoria molto ben definita, cosa difficile da fare in così poche battute. Belle anche le scene che offri, sia all'inizio che durante il racconto.

Roberto... che dire? Se non che mi fa piacere leggere ogni parola del tuo commento? Grazie, soprattutto per la sensibilità :wub: . E anche un po' per la posizione in classifica :P ... avuta da te, eh eh, mi ha entusiasmata. Senza vergogna lo ammetto: ho guardato almeno tre volte la classifica - in relatà saranno state almeno il doppio -_- (ihih) - prima di capirlo bene! Ahah! Grazie ancora!
Ciao ciao, a presto ^_^
 
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Peter7413
view post Posted on 28/1/2013, 14:33




Ciao Simo!
Un racconto molto delicato e un tema, quello della perdita, molto difficile da affrontare, ma ci sei riuscita bene, grazie soprattutto a una forma davvero valida, complimenti. Alcune frasi restano impresse: l'amore che anela la vita, la vita che rifiuta la nascita, bella. Inciampi un po' nel giustificare il tema dell'edizione, non ho ben capito se le tre bambine sono gemelle o se sono nate a distanza di anni, da come ce le mostri nel finale sembrano essere tutte più o meno della stessa età. Questa considerazione porta a un altro piccolo problema, la risoluzione del conflitto interiore che non avviene nell'arco del racconto, ma nell'arco di anni, visto che le bambine già possono camminare e andare dal padre. La logica avrebbe voluto una bimba neonata e due bimbette di pochi anni che si stringono al padre, magari con la neonata che sorride con qualcosa che ricorda Alice, non trovi? Detto questo, un lavoro senz'altro più che buono.
A rileggerti presto!
 
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simolimo
view post Posted on 29/1/2013, 09:28




CITAZIONE (Peter7413 @ 28/1/2013, 14:33) 
Ciao Simo!
Un racconto molto delicato e un tema, quello della perdita, molto difficile da affrontare, ma ci sei riuscita bene, grazie soprattutto a una forma davvero valida, complimenti. Alcune frasi restano impresse: l'amore che anela la vita, la vita che rifiuta la nascita, bella. Inciampi un po' nel giustificare il tema dell'edizione, non ho ben capito se le tre bambine sono gemelle o se sono nate a distanza di anni, da come ce le mostri nel finale sembrano essere tutte più o meno della stessa età. Questa considerazione porta a un altro piccolo problema, la risoluzione del conflitto interiore che non avviene nell'arco del racconto, ma nell'arco di anni, visto che le bambine già possono camminare e andare dal padre. La logica avrebbe voluto una bimba neonata e due bimbette di pochi anni che si stringono al padre, magari con la neonata che sorride con qualcosa che ricorda Alice, non trovi? Detto questo, un lavoro senz'altro più che buono.
A rileggerti presto!

Caio Mauuuu ^_^ :woot:
Grazie del commento, mai gratuito e sempre utile. Alura: mi ha colta in castagna, come si suol dire... ahah! Non aver voluto specificare l'età delle figlie è stato un intento voluto, per il pezzo che è esula dall'importanza di saperlo...a mio modestissimo parere. Ma capisco che forse può infastidire il lettore. La risoluzione del problema invece arriva sì nel racconto, ma deriva e si sviluppa da prima. Questo è un momento di rabbia, l'esplosione che esce accumulata dalla disperazione che lo scorrere del tempo alimenta. Infatti le bambine sono con lui, non affidate a altri e rimangono spiazzate davanti a quella reazione sconsiderata, tutte, tranne lei, la figlia diversamente abile e odiata.
Ci penserò su, se mai ne farò un pezzo più ampio e completo terrò sicuro in considerazione le tue parole ^_^
Grazie mille, e a prsto. Il tuo commento, già c'è eeee... ihih!
ciau Mau :D
 
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Peter7413
view post Posted on 29/1/2013, 09:59




Perfetto! Allora, più che altro, cerca di mettere maggiormente in evidenza questo aspetto della terza bimba che, lei avanti a tutte, si avvicina al padre: è il momento topico del racconto e deve risaltare di più.
A presto!
 
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simolimo
view post Posted on 30/1/2013, 09:21




@Luigi:

QUESTO


CITAZIONE
Dunque, la mia classifica segue un criterio "emozionalista". Non entro dunque nel merito delle scelte tecniche, estetiche o stilistiche che ciascuno di voi ha voluto impiegare, che a mio avviso son tutte valide.

PIù QUESTO



CITAZIONE
Mi é piaciuta molto la descrizione dello stato d'animo, degli elementi fisici e sensoriali, l'attenzione per il corpo e poi il passaggio alla vicenda. Molto bella l'immagine finale:
"Il rimorso lo stringe nella vergogna. Allunga la mano verso il cucchiaino, lo avvicina al naso, sorride alla figlia che non avrebbe mai voluto e gli mostra il volto capovolto riflesso nell’acciaio. Non è lei il mostro".

UGUALE



Solo una gioia averti regalato delle emozioni ^_^ . Ne sono davvero felice, guarda? :D ihih! Grazie per il commento Luigi ^_^ , a rileggerci presto :)
 
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luigi bonaro
view post Posted on 30/1/2013, 17:19




@Simolino - Beh, sì. Dall'emoticon direi che è così. È vero. Sebbene io appartenga, di fatto, alla stirpe del pianeta di Vulcan devo confessarti che l'immagine che si sposta gradatamente dallo zucchero alla porcellana, mani, lingua, cuore è come una sorta di climax composta di un susseguirsi di veloci e potenti elementi simbolici che catturano il lettore dentro la storia.
 
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view post Posted on 1/2/2013, 14:37
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I'm gonna be sincere, so get ready for it.

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Ciao Laura! Lo so, sono in ritardo, ma mica lascio senza commento la mia lettrice preferita ;)

Allora; questo super-corto ha diversi passaggi interessanti:
" Un cuore che batte, una mano che spinge, l’esistenza prende fiato" mi è piaciuta;
"Il conforto sul volto dei medici se n’è andato girato l’angolo, quello dei parenti (...) protagonista del Dramma." mi è piaciuta anche di più, e altri passaggi non sono da meno. Hai scelto un tema parecchio difficile, ma so che da sempre l'intimità delle relazioni (e della loro fine, causata in questo caso dalla morte) è al centro delle tue attenzioni di scrittrice; da questo punto di vista posso anzi dirti che mi sembra di vedere buoni passi avanti rispetto a certi vecchi racconti dello Skannatoio;
Sul piano di ciò che non va, però, c'è ancora qualcosa da dire. Penso che il problema principale sia l'eccesso, la mancanza di armonia tra interiore ed esteriore. La mia impressione è che tu, molto concentrata sulla resa dei movimenti interiori del protagonista, non ti sia accorta di aver creato una sproporzione tra esterno e interno, sproporzione che nonostante i pregi della prosa ha reso la mia lettura lenta e faticosa, per un racconto così breve. Anche una più netta distinzione tra azione mostrata e interiorità espressa potrebbe giovare alla storia, poiché le due componenti sembrano fuse insieme a un grado eccessivo; espressionistico da un certo punto di vista, farraginoso da un altro.
A rileggerci presto!!
 
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simolimo
view post Posted on 2/2/2013, 15:29




CITAZIONE (Signore dei Benelli @ 1/2/2013, 14:37) 
Ciao Laura! Lo so, sono in ritardo, ma mica lascio senza commento la mia lettrice preferita ;)
Adulatore -_- ...ihih! :P :wub:
Allora; questo super-corto ha diversi passaggi interessanti:
" Un cuore che batte, una mano che spinge, l’esistenza prende fiato" mi è piaciuta;
"Il conforto sul volto dei medici se n’è andato girato l’angolo, quello dei parenti (...) protagonista del Dramma." mi è piaciuta anche di più, e altri passaggi non sono da meno. Grazie per l'apprezzamento Livio, credevo che tu li reputassi, onestamente, troppo "melensi"...consocendo i tuoi gusti ;) Hai scelto un tema parecchio difficile, ma so che da sempre l'intimità delle relazioni (e della loro fine, causata in questo caso dalla morte) è al centro delle tue attenzioni di scrittrice; da questo punto di vista posso anzi dirti che mi sembra di vedere buoni passi avanti rispetto a certi vecchi racconti dello Skannatoio;Stai andando troppo bene...dove sta la fregatura??! :unsure: ihih! Scherzi a aprte, grazie. Se non facessi anche millimetrici passi avanti sarebbe il caso di dirmi da sola: "Ehi Lau lasa stà che te se mia bona!" eheh!
Sul piano di ciò che non va, però, c'è ancora qualcosa da dire. Penso che il problema principale sia l'eccesso, la mancanza di armonia tra interiore ed esteriore. La mia impressione è che tu, molto concentrata sulla resa dei movimenti interiori del protagonista, non ti sia accorta di aver creato una sproporzione tra esterno e interno, sproporzione che nonostante i pregi della prosa ha reso la mia lettura lenta e faticosa, per un racconto così breve. Anche una più netta distinzione tra azione mostrata e interiorità espressa potrebbe giovare alla storia, poiché le due componenti sembrano fuse insieme a un grado eccessivo; espressionistico da un certo punto di vista, farraginoso da un altro.Come sempre sei limpido, ma...permettimi Livio, secondo me è più un problema legato al tuo gusto che alla resa del pezzo. Non credo sia così in disequilibrio la sensazione interna verso quella esterna... almeno. Però, sai... per chi scrive è sempre tutto chiaro e facile. Quindi, presupposto che chi legge ha sempre (spesso) ragione, ci penserò su e vedrò come trovare un miglior equilibrio. A prescindere da questo testo, in generale. GRAZIE tesorone!!! :D
A rileggerci presto!!
Lo spero proprio!!! ^_^
 
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