Vino e parole, di Erika Adale

Vino e parole

Le macchine sfrecciavano sulla provinciale, la luce dei fari illuminava a scatti due figure che si muovevano nell’ombra sotto il ponte.
“Cos’hai lì?” chiese Alvise e cercò di sbirciare nella busta dell’Esselunga in cui frugava Ugo.
“Roba mia". Ill vagabondo chiuse il sacchetto e fissò il compagno con aria di sfida. “Roba bella...”, aggiunse mostrando i denti rotti in un sorrisino furbo.
“Dai, anche a me. Siamo fratelli, no?” Alvise avvicinò la testona grigia stretta in una cuffia rattoppata.
“Fratelli di strada, fratelli per strada” canticchiò Ugo guardando il cielo. Poi, come colto da un’ispirazione improvvisa, spalancò il sacchetto.
“Oh…”Alvise spalancò gli occhi e la bocca “Chi te le ha date?”
“Una signora, fuori dal supermercato. Lei ne aveva tante, si vede che queste le avanzavano”
“Non riempiono mica la pancia”
Ugo scosse la testa, solenne. “No. Sono belle e basta”
“Sai cosa vogliono dire?”
Il clochard si strinse nelle spalle e fissò la strada.
Alvise estrasse dal pastrano una confezione ammaccata di vino. “Facciamo a metà? Io ho questo”.
“Bastardo, oggi non mi avevi detto che l’avevi rimediato”.
“E tu non mi avevi detto di …quelle”.
Si guardarono in cagnesco, sospirarono e scoppiarono in una risata rauca.
“Me ne dai un sorso? Ho la gola secca”
“ E tu dammene una”
“Va bene, scegli a caso, però”
Ugo aprì il sacchetto e lasciò che Alvise frugasse con la mano.
Si sedettero per terra, bevvero il vino e, finché il sonno non li raggiunse, ciascuno si cullò nel suono di una parola sconosciuta.

@Peter 7413
Ciao Maurizio, sono contenta che tu abbia cambiato idea sul mio racconto, ma credo che le tue osservazioni iniziali non siano sbagliate. Un po' di "lima" avrebbe giovato: ho scritto davvero in pochissimo tempo e con un bicchiere di prosecco in corpo...e io non reggo come Ugo e Alvise ! Grazie e a presto!
@Livio
Concordo, anch'io ho apprezzato il racconto di Roberto e ritengo che il suo sia più completo. Sono anche felice di non averti fatto strappare i capelli...non vorrei mai una calvizie sulla coscienza !
@Patriktroll
La tua osservazione è molto utile perché l'effetto moralistico non piace neppure a me, vorrei evitarlo. Rifletterò su come "sfumare" i simbolismi, è un problema che non mi ero posta.
@Simolimo
Se non fosse per il tuo sms ( e il prosecco di Valdobbiadene) questo racconto non ci sarebbe...e di fatto non ci sarebbe neppure il tuo (che pure si è giovato di un paio di bicchieri, mi risulta )! Quindi il vero titolo dovrebbe essere "Vino e SMS" Grazie delle belle parole. Mi spiace che il Michi non abbia capito (forse non aveva bevuto abbastanza! ). Anche Lore ha qualche difficoltà con i miei racconti...uff, uomini!

Edited by LeggEri - 5/3/2013, 17:23