CITAZIONE (fra.maia @ 27/3/2013, 03:10)
Questo racconto ha il sapore della fiaba classica, compresa di morale, e funziona, perché anche se non è inaspettato è un finale giusto, in linea con il resto. La scrittura è buona, guida bene anche se forse avrei allungato un po' le descrizioni, sono particolari, molto fantasiose e proprio per questo lasciare che il lettore si soffermasse un po' di più avrebbe dato maggiore spazio al senso di meraviglia. Ma in generale mi è piaciuto.
Grazie mille, un commento molto utile e apprezzato. Terrò presente le tue osservazioni per le prossime fiabe!
CITAZIONE (Margherita gialla @ 27/3/2013, 03:17)
Premetto che io adoro le fiabe e i racconti per bambini, quindi sono di parte. ^^ Appena ho iniziato a leggere, mi sono ritrovata immersa in questo mondo fantastico e ho apprezzato molto il messaggio finale della storia, come ogni buona fiaba che si rispetti. Quello che mi ha limitata nell'inserire il testo fra i primi tre (gli ho dato il quarto posto) è la poca originalità. A livello di trama è un po' scontato, il finale è facilmente intuibile sin da quando inizia a palare con la fenice. Però resta una bella storia, ben scritta e con una morale di fondo che ho apprezzato
Ciao Margherita! Ti ringrazio per gli apprezzamenti; per quanto riguarda la tua annotazione, ammetto di non sapere bene che pesci pigliare: non mi vengono in mente fiabe il cui finale riservi un colpo di scena a un lettore adulto. La maggior parte delle mie storie si basano tra l'altro proprio su un turnover finale, ma volendo cimentarmi in un racconto per bambini ho volutamente scritto una cosa molto lineare. E' il mio primo tentativo, quindi essendo tu una patita di fiabe forse puoi venirmi in soccorso e spiegarmi in che modo avrei potuto far meglio! Grazie fin da ora!
CITAZIONE (Peter7413 @ 30/3/2013, 13:03)
Ciao Livio!
Interessante scelta la tua, mi piace come alterni stili e generi, bravo. In questo caso è tutto funzionale alla fiaba che hai deciso di narrare, non vedo grossi problemi a parte, forse una linearità eccessiva che tende a fare perdere in minima parte il senso di meraviglioso e a non permettere al giudizio complessivo di arrivare al grado di "ottimo". Altra segnalazione che ti faccio è sul protagonista: il farlo arrivare su una nuvoletta rimanda troppo direttamente a Goku (DragonBall, mitico e sempre sia beato) e di conseguenza, non specificandolo chiaramente dall'inizio, ho pensato che fosse un bambino, non un adulto quale in effetti era.
A rileggerci presto!
Maurizio, ben ritrovato e grazie per la lettura! Tu che qualcosa di mio l'hai letto comprenderai meglio la mia difficoltà (da patito di trame intricate e colpi di scena) ad affrontare un genere come quello della trama. La linearità era in effetti proprio quello che mi ero prefisso, ma sei già il secondo a farmi notare che è eccessiva. Consigli? Su DragonBall, ammetto che pur avendo pensato all'ovvia similitudine, non avevo considerato l'influenza che essa avrebbe avuto sulla figurazione mentale del protagonista. Un appunto molto intelligente, grazie!
CITAZIONE (Olorin @ 2/4/2013, 10:38)
Ciao Livio,
nel tuo brano ci sono tutte le caratteristiche di una fiaba: nessuna premessa a parte il “c’era una volta...” alias "In una notte...", il soprannaturale che diventa quotidiano, ragioni e soluzioni che
appaiono più che accadere.
In questo ambito potrebbe anche darsi che, tecnicamente parlando, siamo di fronte a un capolavoro, ma io al fiabesco, per tutte le premesse sopra riportate, sono allergico fino allo shock anafilattico. Per pura combinazione ho appena concluso di leggere una fiaba (titolo: “La padellina”) che mia figlia doveva trasporre in disegni per la scuola e ho or ora contattato il mio avvocato per verificare la possibilità di intentare una causa contro l’istituto.
Ciao Olorin. Sì, ovviamente si tratta di una fiaba... non darmi fuoco!
non sono un esperto né un patito, ma era semplicemente il prossimo genere sulla lista di quelli che mi sono prefisso di sperimentare (quello dopo ancora sarà l'erotico... incontra di più i tuoi gusti?
) Bello il tuo discorso di
ragioni e soluzioni che appaiono più che accadere, mi sembra un bel modo di descriverlo.
CITAZIONE (Olorin @ 2/4/2013, 10:38)
‘Gocce che gocciolano’ mi pare un’ovvietà. E poi secondo me ci sono anche il ribaltamento e la forzatura della similitudine: ‘gocce di pioggia color latte’ sono più semplicemente gocce bianche come il latte.
Hai ragione, è stata una svista. Ho scritto dalla camera da letto di una coppia di amici da cui mi ero trattenuto dopo cena, avevo vino in corpo in abbondanza, e il loro bambino mi colpiva il gomito con il pad del suo videogioco. Chiedo venia!
CITAZIONE (Olorin @ 2/4/2013, 10:38)
CITAZIONE
Non sai che una Fenice non teme nemmeno il fuoco più ardente?
Ma la Fenice brucia, tanto che risorge dalle sue ceneri. Mi pare dunque una contraddizione la sua resistenza alle fiamme…
Stavolta invece non mi trovi d'accordo. Il fatto che le fenici siano creature associate alle fiamme rende già di per sé plausibile una loro resistenza alle fiamme che non siano prodotte da loro stesse; ma soprattutto, la Fenice dice genericamente di non temere il fuoco: potrebbe essere stata consumata dall'incantesimo e subito rinata dalle sue ceneri, come da potere canonico. Non essendo importante ai fini della storia, ho scelto di lasciare che il velo delle fiamme bloccasse semplicemente la visuale per non richiedere ulteriori spiegazioni. La stessa battaglia aveva altri scopi che non la glorificazione dell'uccellone di fuoco (questa la potrei riciclare per il prossimo genere...
ok, era pessima ma non ho resistito
).
Grazie dell'analisi e della pazienza, a rileggerci!