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Lacrime di sposa, di Stefano Pastor

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Olorin
view post Posted on 28/3/2013, 13:39 by: Olorin




Racconto che ruota intorno a un’idea molto interessante. Ci sono però a mio parere un paio di passaggi che sospendono l’immedesimazione:

CITAZIONE
Punti dell’esistenza in cui era necessario prendere una decisione. Scegliere una strada da cui era impossibile sfuggire. Io non ci riuscivo, forse non ce l’avrei mai fatta.

Si passa dalla focalizzazione sul problema della scelta di un partner per la vita di un momento prima, a una frase che apre il contesto rendendosi applicabile a molteplici situazioni, anche più determinanti di quella citata poc’anzi. Non so se l’intento fosse quello di ‘spalancare’ l’ampiezza delle considerazioni della protagonista e generalizzarne l’endemica nonché patologica incapacità a dare una svolta definitiva al corso della sua vita, ma quello è l’input che ho ricevuto insieme all'aspettativa che venisse più concretamente declinato in esempi e conclusioni.

CITAZIONE
Continuavo quell’assurdo, infinito, eterno vagabondaggio nel mondo, rinata dalle ceneri di una vita distrutta

E la vita distrutta quale sarebbe? In realtà ‘quelle’ vite proseguono autonomamente con delle sorte di cloni, non vengono distrutte, bensì lasciate a sé stesse. Bisogna fare un passaggio interpretativo ulteriore per poter dire che la ‘vita’ viene distrutta nella sua accezione di ‘possibilità di essere vissuta coscientemente dalla protagonista…’
Da questo punto di vista anche il tema lo vedo trattato – perché comunque c’è e viene trattato – in maniera un po’ velata.
 
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7 replies since 26/3/2013, 23:52   155 views
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