Nero Cafè Forum

Cuore d'acciaio, di Angelo Frascella

« Older   Newer »
  Share  
AngeloF
view post Posted on 28/5/2013, 22:27




— Inizia, Simone!
Simone lasciò i compiti e, all’urlo di: — Jeeg, robot d’acciaio! —, atterrò accanto alla sorella.
— Heidi, oggi, è stata bellissima — lo informò Rosa.
— Zitta. Inizia.
Corri ragazzo laggiù…

— Papà, è stato incredibile! Il ragazzo congelato non era cattivo. Jeeg non voleva combatterlo. Ma la Regina Himica gli aveva fatto qualcosa alla testa e lui vedeva Jeeg come se era un mostro preistorico.
— Mangia Simone. Si fredda.
— Papà, anche Heidi è stata bellissima — puntualizzò Rosa.
— Papà, ma davvero una persona può dormire nel ghiaccio, tanto da svegliarsi nel futuro?
Il padre si schiarì la voce e con la testa inclinata annuì, serio: — Però non so quanto sarebbe bello. Pensa a un uomo primitivo che si svegliasse adesso. Vedendo le automobili e i TV color, impazzirebbe in quattro e quattr’otto.
—Ti ci metti pure tu a dargli corda? Mangiate, che il brodo si fredda.

La casa era silenziosa. Gli altri dormivano, ma lui, non poteva. Doveva vedere il futuro.
Prese le chiavi della cantina e una coperta. Forse avrebbe fatto meglio a tornare indietro. Invece si fece coraggio, scese in cantina, richiuse la porta, svuotò il congelatore, vi adagiò la coperta, vi entrò e chiuse il coperchio.

La luce irruppe improvvisa. Un essere, per metà di carne e per metà d’acciaio, lo guardava. L’essere gli porse una mano metallica e lo aiutò a uscire.
Il dolore e il freddo erano stati lancinanti, prima di riuscire ad addormentarsi, ma ne era valsa la pena: una città scintillante si estendeva a perdita d’occhio. Veicoli volteggiavano come uccelli lucenti.
— Benvenuto nel futuro — disse l’essere. — Mi chiamo Shiakaru. Questa è la mia base volante. Tu devi essere stato mandato dagli dei, per salvarci da Galuà.
Lo stupore e la gioia riscaldarono ogni angolo del corpo di Simone.
— Mi chiamo Simone.
—Da oggi, Sim, guiderai il Grande Ambu — disse Shiakaru.
Simone si voltò. Alle sue spalle troneggiava la testa di un immenso robot, dallo sguardo severo.
— Tocca a te, Sim. Galuà sta attaccando.
Sim salì a bordo di Ambu e partì in volo.
Era incredibile. Si sentiva tutt’uno con il robot. Eppure qualcosa non gli tornava.
Galuà era lì che lo aspettava, accanto a un palazzo in fiamme. Atterrò accanto a lui, mentre le sirene dei mezzi di soccorso gli perforavano le orecchie. Lo attaccò con tutte le armi disponibili: missili rotanti, calci spaziali, raggi diabolici.
Galuà si limitava a schivare, mentre l’uomo alla sua guida continuava a fargli dei segni.
Sim capì.
Galuà era il buono. Shikaru lo aveva ingannato.
Si voltò per attaccare la base volante, quando sentì una scossa. Shikaru doveva averlo colpito con il Grande Fulmine.

— Uno, due, tre. Libera.
Il dottor Galuardi prese il polso del bambino. I battiti parevano ricominciati.
— Dottore — pianse la madre, — la prego, lo salvi.
— Signora, il battito è tornato. Questo bambino ha davvero un cuore d’acciaio.
Dobbiamo solo sperare il cervello non abbia subito danni, pensò il medico, mentre la sirena dell’ambulanza continuava a urlare la sua rabbia.
 
Top
Margherita gialla
view post Posted on 28/5/2013, 23:50




Mamma mia che angoscia che m'ha messo questo racconto. Perfetta l'idea che hai avuto di gestire la storia all'inizio con leggerezza (tutti quei riferimenti ai cartoni) e di portarla avanti poi con la stessa leggerezza. Per gusto personale non ho amato molto la frase finale, mi è sembrato un po' come se calcassi la mano su qualcosa che si poteva già intuire, un po' come se spezzassi quella leggerezza nel narrare, quella delicatezza che tanto mi è piaciuta nel resto del racconto.
 
Top
AngeloF
view post Posted on 30/5/2013, 09:58




Grazie Antonella.

In effetti il finale l'ho buttato giù in fretta, perché la scadenza si avvicinava, ma non mi soddisfaceva
 
Top
view post Posted on 30/5/2013, 10:25
Avatar

Procuratore spietato

Group:
Member
Posts:
634

Status:


Ciao Angelo, piacere di conoscerti. ^_^
Il racconto mi è piaciuto. La storia è gradevole, forse un filo prevedibile ma è stato comunque divertente cercare i fili per riunire il sogno manga alla realtà del soccorso. Le citazioni iniziali mi fanno pensare a una storia che si svolge negli anni ottanta e anche questo, per ragioni anagrafiche, mi colpisce al cuore! :B):
Dal punto di vista tecnico, nulla da dire, se non che eliminerei l'ultima frase ( didascalica) e lascerei alla fine le parole "cuore d'acciaio".
 
Top
Olorin
view post Posted on 31/5/2013, 09:42




Ciao Angelo,

un dramma che coinvolga un bambino ha sempre un impatto immaginifico iniziale molto forte su di me e il realismo del contesto familiare in cui riesci a calarlo in così pochi caratteri, ha aiutato a soprassedere su alcune sfumature.

Intanto imperdonabile è l'errore nel nome della regina del popolo degli Aniba, dell'Impero Yamatai: Himika, con riferimento alla principessa Pimiko (Himiko) e alle stauette funerarie Haniwa... :P

L'altro passaggio su cui avrei dei dubbi è quello relativo ai ruoli di buono e cattivo nella sezione onirica del brano: Shikaru inizialmente viene percepito da Simone come buono, imagino quale rappresentazione del fraintendimento circa la situazione in cui si è messo infilandosi nel frigorifero, poi Simone giunge alla rivelazione e al ribaltamento della natura di Shikaru, che però è colui che lo risveglia col fulmine...

La considerazione finale del dottore 'doveva' essere annegata nella frase precedente, quando si rivolge alla madre: — Signora, il battito è tornato. Dovremo valutare la presenza di eventuali danni cerebrali, ma intanto... questo bambino ha davvero un cuore d’acciaio.

Nel complesso un bel racconto.
 
Top
AngeloF
view post Posted on 31/5/2013, 10:57




Grazie anche a LegEri.

Piacere mio
 
Top
Peter7413
view post Posted on 2/6/2013, 22:38




Ciao Angelo e bentrovato!
Davvero un bel lavoro, intelligente, ben narrato con appena un paio di sbavature: quella frase finale che mi sembra quasi decontestualizzata rispetto alle intenzioni del racconto e quella ripetizione cantina... cantina. Grande utilizzo dei dialoghi, tra l'altro, molto dinamico con tutte le informazioni principali che ci arrivano in quella forma, tra cui spicca la risposta del padre, scherzosa negli intenti, ma estremamente drammatica nelle sue conseguenze. Ottima anche la declinazione del tema. Insomma, un racconto bello bello bello :)
A rileggerti presto!
 
Top
AngeloF
view post Posted on 3/6/2013, 11:10




Grazie Maurizio!
 
Top
fra.maia
view post Posted on 3/6/2013, 12:14




Mi è piaciuta l'idea, forse sì un po' prevedibile nello sviluppo, ma allo stesso tempo realistica, anche se noi la vediamo dagli occhi del bambino. Purtroppo i pochi caratteri hanno a parer mio, fatto condensare troppo la parte centrale, per poter permettere di narrare la storia nella storia, che appare un po' sbrigativa, come ritmo, ma comunque c'è tutto quello che deve esserci.
Piccolo appunto personale: i dialoghi familiari mi sono piaciuti molto, tranne la bambina che ripete heidi era bellissima, mi sembrava un po' scema ^^ anche se forse intendevi solo mostrala piccola, ma anche alle bambine potevano piacere i cartoni da maschi. ^^
Un appunto scemo, comunque, nulla che pregiudica il piacere di leggere questo racconto.
 
Top
MichelaZ
view post Posted on 4/6/2013, 22:37




Racconto carino, con potenzialità non del tutto valorizzate a causa dei limiti di tempo e caratteri. L'allucinazione del bambino avrebbe forse richiesto qualche riga in più di introduzione: è vero che per il bambino è un sogno, quindi si butta senza fare domande nel vivo dell'azione, ma il lettore non lo sa e uno scambio così rapido lascia disorientati. Il finale con l'ambulanza che urla mi piace, mi ricorda un racconto di Stefano Benni, però qui io avrei visto meglio come battuta finale quella sul cuore, eliminando del tutto le ultime due righe.
 
Top
9 replies since 28/5/2013, 22:27   112 views
  Share