Nero Cafè Forum

Necrofilia, di Luigi Locatelli

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view post Posted on 25/6/2013, 21:51
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Martin Sileno

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Necrofilia

La macchina si fermò al posto di blocco sollevando una nuvola di polvere. Sullo sfondo lingue di fuoco si alzavano dalla città in fiamme. La guardia si avvicinò al finestrino del conducente, bussò con la canna del suo fucile facendo cenno di aprire.
Dall'altra parte del vetro, un uomo calvo obbedì fissando il soldato con occhi terrorizzati.
- È solo? - chiese l'uomo in mimetica guardando i sedili posteriori.
- Si, sono solo. - rispose asciugandosi la fronte con il dorso della mano.
- Favorisca l'autorizzazione.
- Autorizzazione? Ha visto l'inferno dal quale sto scappando?
- Senza autorizzazione non passa nessuno, sono gli ordini. - La faccia non tradiva alcuna emozione.
- Brutto stronzo... Ma lei hai mai visto uno zombie dal vivo? Io sono stato caricato da otto di loro. Pensa davvero che ho avuto il tempo di prendere con me i documenti
Il soldato gli puntò il fucile tra gli occhi.
- Scenda e apra il bagagliaio.
- Perché?
- Per l'ultima volta, nessuno può uscire dalla città senza autorizzazione. Scenda.
- Ho capito, mi scusi mi lasci spiegare...
- Non c'è niente da spiegare, lei deve solo fare quello che dico io, oppure saranno guai.
- Invece sì cazzo. Lei non sa chi sono io! - urlò l'uomo. - Se mi lascia passare posso pagarla molto bene.
- Mi interessa solo fare il mio lavoro. Vediamo che cosa c'è nel bagagliaio.
- No.
- Conto fino a tre e poi le apro quella testa vuota che si ritrova. Uno.
- Ho detto di no.
- Due.
- Va bene, va bene. - L'uomo non aveva scelta. Scese dall'auto e si avvicinò al retro dell'auto: uno sbuffo accompagnò lo stendersi dei pistoni della vecchia berlina, il bagagliaio si aprì.
L'odore di carne marcia investì il soldato che indietreggiò di un passo.
Sul fondo dello scompartimento, c'era una ragazzina non più vecchia di sedici anni, aveva il cranio spaccato: era completamente nuda e aveva i polsi e le caviglie legati a una tavola di legno. Le gambe erano aperte come una donna in visita dal ginecologo, la vagina era coperta da riccioli di pelo nero. La bocca era legata con uno strofinaccio bianco tinto di sangue. Nonostante questo il ringhio di quell'essere immondo si poteva udire, per quanto ovattato, indistintamente.
- E questo che cazzo è? - domandò il soldato.
- La mia Becky.
- Fottuto bastardo perché l'hai legata in quel modo.
- Per tenerla sotto controllo ed evitare il contagio quando facciamo l'amore. Noi ci amiamo tanto, diglielo anche tu Bec...
Due colpi di fucile ruppero il silenzio.
Nessun mostro doveva lasciare la città vivo.
 
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simolimo
view post Posted on 26/6/2013, 13:11




Ciao Luigi :)
ben ritrovato, da quanto tempo! Felice che tu sia tornato a scrivere a pieno regime. E ora, veniamo al pezzo.
uhm...non troppo nel mio genere, ma sicuro te lo immagini ^_^ , insomma, zombi e bambine seviziate non mi fanno esplodere d'entusiasmo, ma la scrittura è buona e i dialoghi abbastanza realistici. lasci un po' troppe cose non dette e il quadro generale del perché l'uomo vuole lasciare la città con un mostro da cui fugge dietro non è così immediato. avresti potuto aumentare di patos facendoci vivere quell'amore così impossibile, ma così altrettanto incredibile, forte e vero. perché è così che io me lo sono immaginata. Dai, perché mai un uomo dovrebbe voler salvare una persona già morta, rischiando in ogni momento che la stessa lo uccida se non per un amore immenso? però questo amore non l'hai fatto emergere. ottima invece la caratterizzazione del militare. Il finale rimane comunque un lieto fine: ora i due mostri staranno insieme in quella città, senza più la volontà di scappare dagli altri. no?
...forse non ci ho capito un cazzo... ahahah!
vabbeh, la storia non mi è piaciuta molto, ne ho preferite altre tue, e so come puoi arrivare a certe corde.
Alla prossima Luigi,
ciao ciao :)
 
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view post Posted on 26/6/2013, 14:27
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Martin Sileno

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@Roberto
Grazie per il commento e complimenti per la velocità di risposta. :)

@Simolimo
Grazie anche a te. Grazie per i consigli riguardanti il patos e i pezzi mancanti. Il problema di fondo è che ogni volta che decido di partecipare a questo contest, lo becco in versione ''Minuti Contagocciati'' <_< 2,5K di battute e un'ora e mezza di tempo... Follia? questa è S-P-A-R-T-A! ahahahaah. Bentrovata anche a te. A presto rileggerci. Buona giornata. :)

Edited by GDN76 - 27/6/2013, 15:11
 
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view post Posted on 26/6/2013, 16:58
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Procuratore spietato

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Ciao GDN, è parecchio che non ci si incrocia!
Il tuo racconto è ben scritto, un lungo dialogo teso e gestito senza sbavature.
Il tema è centrato e la frase finale azzeccata.
Non posso nasconderti però di non poterne più degli zombie. Sono diventati un cliché che intrappola storia e autore, alla fine si scivola sempre su una descrizione macabro/putrefatta che forse appassiona una certa categoria di lettori ma che io non sopporto più, mi pare sempre fine a sé stessa ( o al compiacimento del gusto dell'orrido, e a quel punto mi sembra una specie di "sega letteraria", se mi passi il termine). Mi rendo conto che è questione di gusto personale, porta pazienza, ma è abbastanza per impedirmi di metterti ai primi posti.

Edited by LeggEri - 26/6/2013, 18:16
 
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view post Posted on 27/6/2013, 14:10
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Martin Sileno

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@Leggeri
Ti ringrazio per il commento e ben ritrovata anche a te. :)

Ti confesso che il termine ''sega letteraria'' mi ha fatto ridere. L'importante, dal tuo punto di vista, è che non diventi ''saga letteraria'', per questo ti tranquillizzo, è la prima volta che parlo di zombie in un mio racconto e non credo che lo farò ancora. Purtroppo alla lettura delle specifiche nella mente mi si è presentato il finale. Mi piaceva e continunado a pensare, ho scoperto che la retta narrativa poteva solo passare per questa scelta. Forse se ci fosse stato più tempo avrei potuto optare per una soluzione diversa, magari la ragazzina poteva semplicemente essere viva in un altro contesto e ottenere lo stesso effetto. Non lo so. In ogni caso, il vero mostro del racconto non è il morto vivente. La descrizione macabro/putrefatta, l'ho inserita per completezza, ma non aveva lo scopo di essere la parte più importante del tutto. Ma era coerente al contesto e serviva a creare un contrasto. Mettere in evidenza la poca sanità mentale del personaggio. L'unica csa che mi interessava è che, passami tu questa volta il termine brutale, fosse legata e pronta all'uso. Ripeto, il vero orrore che volevo creare era ben altro e, mi dispiace non esserci riuscito. Tutto qua.
Alla prossima. ^_^
 
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Piscu
view post Posted on 27/6/2013, 16:44




questo racconto si regge tutto sulla frase finale. quel "nessun mostro" che è un ordine riferito agli zombie, ma il soldato interpreta applicato anche al pedonecrofilo, conferisce da solo densità al testo. in effetti fino a quel momento mi risultava abbastanza noioso, e anche la descrizione della ragazzina zombie abusata mi è sembrata un po' forte e quasi fuori luogo, ma con il finale il senso viene riacquisito. ho qualche dubbio sull'utilizzo della frase del tema, qui mi sembra inserita un po' a forza, visto che l'uomo in effetti non è nessuno di "particolare".
 
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view post Posted on 28/6/2013, 17:25
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Martin Sileno

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@Angelo F.

CITAZIONE
Il secondo, più importante, è che il tema è solamente sfiorato e non è per nulla essenziale al fine del racconto: se si togliesse la frase in cui dice “lei non sa chi sono io”, tutto funzionerebbe ugualmente.

Posso capire che il tema ti sembra solo sfiorato, ma allora, per onestà intellettuale, avresti dovuto notarlo e farlo notare, anche in altri racconti in cui questo accade. Pur essendocene, almeno un paio, non mi sembra che ciò sia accaduto.


@Angelo & Piscu

La motivazione che dava spessore alla frase del tema è saltata nella fase, sfoltimento selvaggio, che ha preceduto la consegna quando mancava ormai poco allo scadere.
 
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sgerwk
view post Posted on 1/7/2013, 18:49




Con il titolo hai anticipato troppo il finale! Fortuna che almeno io il titolo me lo dimentico subito appena iniziato a leggere il racconto, quindi alla fine non mi ha rovinato la sorpresa. Nel complesso, l'idea del tizio che ha una donna zombie (già vista per esempio nel film Fido, ma penso che non sia stato nemmeno il primo) qui viene declinato in modo originale combinandolo con la pedofilia. A livello di scrittura è abbastanza scorrevole, anche se ha qualche problema sparso qua e là. Il tema del mese qualcosa c'entra, ma davvero poco: anche togliendo quella singola frase, il racconto sarebbe rimasto inalterato.

Commenti sparsi: "canna del suo fucile" ovvio che non lo fa con la canna del fucile di un altro; "un uomo calvo" mi suona un po' innaturale come frase, come se ci fossero più persone nell'auto; suggerimento: "l'uomo calvo al posto di guida obbedì"; "Pensa davvero..." manca il punto interrogativo alla fine; da "scenda e apra" per un certo pezzo c'è un dialogo senza descrizioni dei movimenti del personaggi; non è che sia sempre un problema (data la scarsa lunghezza), ma qui sì, perché ci si aspetta di conoscere in che modo l'uomo calvo stia reagendo alle ingiunzioni della guardia; "Invece sì cazzo" virgola; "L'uomo non aveva scelta" mi sembra implicito.

Verso la fine, il modo in cui è legata la ragazzina l'avevo prima capito in un modo (polsi e caviglie legati davanti), poi ho capito che ha le gambe divaricate ma non sapevo bene dove stavano i polsi (dietro la schiena?) né come era messa la tavola. "Tavola di legno" mi suggerisce qualcosa largo massimo una trentina di centimetri circa, qui mi pare di intuire di più (sennò come potrebbe lei avere le gambe divaricate?). Poi c'è il fatto che l'auto è una berlina, ossia una quattro porte: possibile che la ragazza entri in quella posizione in un bagagliaio del genere?
 
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Peter7413
view post Posted on 1/7/2013, 23:29




Ciao Luigi!
Ma che bel racconto! Ottimo il contesto, ben gestito il dialogo, contrastato il giusto e mai ripetitivo, geniale il finale. Un mostro che fugge dai mostri, più mostro di tutti e quel "lei non sa chi sono io" che è drammaticamente vero, non può proprio immaginarlo, la guardia, che degli zombi possano assurgere al ruolo di vittime di un maniaco del sesso, per giunta pedofilo. Bravo!
Alla prossima!
 
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view post Posted on 2/7/2013, 08:02
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Martin Sileno

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@Marco
Grazie per i consigli tecnici :) Potrei giustificarmi in mille e uno modi ma mi sembra antisportivo, quindi mi limiterò a dire che il tutto è dovuto alla poca esperienza.
E questo probabilmente si nota nell'utilizzo poco accurato che ho fatto di certe parole, come berlina e tavola di legno.
Il bello di questo contest è che si incontrano persone capaci di creare mondi in pochi minuti. Tutto ciò che è utile a migliorare, ben venga. Grazie.

Per quanto riguarda il titolo, non ci avevo pensato, di solito è una cosa che scelgo con calma e cura perchè la reputo importante, volevo fosse parte integrante del testo e non pensavo incidesse sul risultato del finale. <_<

Il film Fido, l'ho visto. In quel caso lo zombie era dotato di sentimenti e il rapporto con la mamma del bambino non mi sembrava fosse anche fisico. Io volevo proprio che uscisse, senza mostrare esplicitamente, l'idea di un rapporto carnale (questo non mi sembra di averlo mai visto, ma magari mi sbaglio). Mi sono chiesto in un mondo infestato da zombie, cosa farebbe un uomo a cui piace copulare con i morti? La risposta ha fatto nascere questo racconto.

Per quanto riguarda l'aderenza con il tema, posso darti ragione ma, come già detto prima, in una prima stesura esplicitavo chi fosse l'uomo, poi ho dovuto eseguire un taglio selvaggio per rientrare nei caratteri. è anche vero che dopo io dico che può pagare molto bene e questo implica il fatto che, nella città da cui sta scappando, l'uomo è influente o comunque potente e quindi abituato a pagare per ottenere. La frase viene detta come sfogo, dopo che il soldato continua a non sentire ragioni, non è inserita a caso tanto per fare. Per me bastava, ma evidentemente è un po' poco. In ogni caso, alla fine il soldato dimostra di sapere benissimo chi è quell'uomo e infatti gli spara. Alla prossima. ^_^

@Peter

Grazie per il commento positivo, fa sempre piacere. :) era da un po' che non mi cimentavo in questo contest e devo dire che i lavori in generale sono sempre di ottima qualità nonostante il poco tempo e il poco spazio. Per me, ogni volta che riesco a postare qualcosa di comprensibile è già una vittoria. Perciò, comunque vada, la sfida contro me stesso posso dirla di averla vinta. Se poi ottengo anche qualche consenso, come in questo caso, beh, può solo fare piacere e invogliare a continuare con più impegno. Grazie e alla prossima. :)
 
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sgerwk
view post Posted on 2/7/2013, 15:54




QUOTE (GDN76 @ 2/7/2013, 09:02) 
@Marco
Il film Fido, l'ho visto. In quel caso lo zombie era dotato di sentimenti e il rapporto con la mamma del bambino non mi sembrava fosse anche fisico. Io volevo proprio che uscisse, senza mostrare esplicitamente, l'idea di un rapporto carnale (questo non mi sembra di averlo mai visto, ma magari mi sbaglio). Mi sono chiesto in un mondo infestato da zombie, cosa farebbe un uomo a cui piace copulare con i morti? La risposta ha fatto nascere questo racconto.

Dicevo il vicino di casa, che ha una ragazza zombie (uno degli elementi più atroci del film, peraltro).
 
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view post Posted on 2/7/2013, 16:11
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Martin Sileno

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CITAZIONE
Dicevo il vicino di casa, che ha una ragazza zombie (uno degli elementi più atroci del film, peraltro).

Hai ragione, lo avevo dimenticato. :P
 
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junglejuly
view post Posted on 2/7/2013, 22:29




Il tema zombie è sempre cosa buona e giusta.
A mio avviso ci sono troppi botta e risposta, va bene forse per il poliziotto, perchè "non tradisce alcuna emozione" e questo serve ad accentuare questo dettaglio, ma nel complesso da troppo poco "tono" al racconto, rendendolo freddo e forse sbrigativo.
Ho trovato disturbante l'immagine della ragazza nel bagagliaio (e anche questa è cosa buona), sei riuscito a farlo con poche battute, nonostante poche righe prima ti sei invece risparmiato qualche piccola descrizione che forse sarebbe servita a dare più suspance e a concedere al cervello qualche immagine in più.

Bravo, comunque, anche la tua idea m'è piaciuta :)
 
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12 replies since 25/6/2013, 21:51   267 views
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